Home Trailer Inu-Oh: trailer italiano e colonna sonora del lungometraggio anime di Masaaki Yuasa (Al cinema dal 12 ottobre)

Inu-Oh: trailer italiano e colonna sonora del lungometraggio anime di Masaaki Yuasa (Al cinema dal 12 ottobre)

Tutto quello che c’è da sapere su “Inu-Oh”, il nuovo lungometraggio anime del regista Masaaki Yuasa proiettato al Festival di Venezia e nei cinema italiani a partire dal 12 ottobre 2023.

11 Ottobre 2023 14:31

Dal 12 ottobre nei cinema italiani con Hikari & Double Line arriva Inu-Oh, il nuovo film d’animazione del regista di anime giapponese Masaaki Yuasa (Devilman Crybaby, Mind Game). La pellicola che nel 2021 ha fatto tappa nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia, parla dell’amicizia tra un musicista non vedente di nome Tomona e un ballerino deforme di nome Inu-Oh, che raggiungono un grande successo e fama esibendosi insieme.

Inu-Ho – Trama e cast

La trama ufficiale: Periodo Muromachi (1336-1573). Tomona è un ragazzo che vive a Dan-no-ura, dove il tesoro dello sconfitto clan Heike giace in fondo al mare da oltre cent’anni. Un giorno, alcuni uomini della capitale chiedono a Tomona e a suo padre di salpare con la loro barca per cercare la spada Kusanagi, una delle tre “insegne imperiali” che parrebbe affondata in mare al termine della celebre battaglia. Ma assieme alla spada viene a galla anche la maledizione degli Heike che acceca il piccolo Tomona e uccide suo padre. Spinto dal
tormento del fantasma del genitore, il giovane si dirige da solo verso la capitale Kyoto. Durante il viaggio incontra Taniichi, un anziano maestro di biwa (strumento a corde) e ne diventa il discepolo. Nella capitale c’è anche un altro ragazzo, solitario e deforme fin dalla nascita. Suo padre è il direttore della compagnia Hie, dedita al perfezionamento del sarugaku (forma di teatro antesignana del moderno noh). Il ragazzo è cresciuto all’aperto come un cane, ma ha ereditato il talento del genitore per il teatro. Ha imparato il sarugaku osservando gli altri ed è in grado di usare le sue peculiari caratteristiche fisiche per danzare in modo innovativo, pur dovendo celare l’orribile volto dietro a una maschera a forma di zucca. Si è dato un nome da sé: Inu-oh, il “re dei cani”. I due ragazzi si incontrano. Uno suona, l’altro balla. Sono in perfetta sintonia. Da lì inizia la loro ascesa. Assieme creano qualcosa di nuovo ed emozionante, mai visto prima. Tomona cambia il suo nome in Tomoari e stupisce il pubblico con le sue performance singolari e spontanee e la sua voce che sembra un grido appassionato dell’anima. Inu-oh affascina il pubblico con le sue esibizioni innovative e il suo stile di danza che nessuno potrebbe imitare, e mentre raggiunge livelli di abilità senza precedenti, il suo corpo, vittima di una maledizione di origine sconosciuta, inizia a cambiare. A Inu-oh e Tomoari viene chiesto di esibirsi per lo shogun Ashikaga Yoshimitsu. Per i due sarà il palcoscenico di una vita, ma anche il momento in cui potranno trovare la verità dietro alle loro origini…

Il cast di doppiatori originali del film include Avu-chan (Inu-ho), Mirai Moriyama (Tomona), Kenjirô Tsuda (Padre di Inu-Oh), Yutaka Matsushige (Padre di Tomona), Tasuku Emoto (Shogun Ashikaga Yoshimitsu).

Inu Oh – trailer e video

Trailer ufficiale in lingua originale pubblicato il 26 luglio 2021

Primo teaser trailer ufficiale sottotitolato in inglese pubblicato il 28 luglio 2021

Secondo Trailer ufficiale sottotitolato in inglese pubblicato il 15 giugno 2022

Nuova featurette sottotitolata in inglese pubblicata il 4 agosto 2022

Nuove clip ufficiali sottotitolate in inglese pubblicate il 14 agosto 2022

Nuovi trailer ufficiali in italiano pubblicati l’11 ottobre 2023

Curiosità sul film

  • “Inu-Oh” è basato su una storia classica che racconta la vita di “King Dog”, un interprete giapponese di drammi musicali del XIV secolo nel momento della sua transizione dall’arte popolare del “sarugaku”, una forma di intrattenimento simile al circo d’oggi, che consisteva soprattutto in acrobazie, pantomime e danze accompagnate da tamburi, alle tradizioni formalizzate di “Noh” e “kyôgen”.
  • L’anime è diretto dall’acclamato regista giapponese Masaaki Yuasa dei film Mind Game, Ride Your Wave e della serie tv Japan Sinks: 2020 di Netflix.
  • La sceneggiatura di “Inu-Oh” è di Akiko Nogi (I Am a Hero), adattata dal libro “The Tale of the Heike” di Hideo Furukawa.

Note di regia

Un attore chiamato Inu-oh è esistito realmente seicento anni fa. Fece tremare il mondo ma quasi non ne è rimasta traccia. Lo scrittore Hideo Furukawa, affiancandolo a Tomona, ha raccontato la storia di due giovani che sfidano il fato per dare forma ai propri destini. È però una storia moderna: o ci si adatta al fato e alle mode per raggiungere la gloria o si rinuncia ai riconoscimenti per vivere secondo i propri principi. I due offrono una ricompensa agli sconfitti raccontando la propria storia. Questo film offre la stessa cosa, ma sostiene anche chi soffre per aver vissuto secondo i propri principi. Forse, come gli OOPArt, Inu-oh e la musica di Tomona sono veramente esistiti. Ci sono storie che non conosciamo, ma questo film testimonia la loro. [Masaaki Yuasa]

Il libro “The Tale of the Heike”

Hideo Furukawa nasce l’11 luglio 1966 a Kōriyama, nella prefettura di Fukushima, luogo tristemente noto per l’incidente nucleare dell’11 marzo 2011. Furukawa inizia a lavorare nel campo dell’editoria come scrittore freelance, si occupa del debug di videogiochi e al contempo inizia a scrivere per il teatro: all’età di 25 anni ha al suo attivo quasi 30 opere teatrali. Le sue conoscenze in campo teatrale gli permettono di entrare in contatto con il mondo della novelizzazione (trasposizione letteraria) dei videogiochi che poi abbandonerà per pubblicare il suo primo romanzo originale dal titolo 13 nel 1998.

La sinossi ufficiale del romanzo: Il racconto degli Heike del XIV secolo è l’Iliade giapponese, una rappresentazione commovente delle guerre della fine del XII secolo tra i clan Heike e Genji. Nessun lavoro ha avuto un impatto maggiore sulla successiva letteratura, teatro, musica, film e manga giapponesi, anzi sul senso del proprio passato del popolo giapponese. È stata anche una delle principali fonti di fantasy in inglese basato sul Giappone medievale. Con le xilografie dell’artista del diciannovesimo secolo Teisai Hokuba, uno dei principali studenti del grande Hokusai, la straordinaria presentazione di Royall Tyler di questa pietra di paragone della cultura giapponese ricrea l’epopea orale così come è stata effettivamente eseguita e trasmette il linguaggio ricco e vigoroso dell’originale.

Il romanzo “The Tale of the Heike” è disponibile in edizione inglese su Amazon.

Masaaki Yuasa – Note biografiche

Masaaki Yuasa (Photo by Paras Griffin/Getty Images)

Regista di film d’animazione. Nato il 16 marzo 1965 nella prefettura di Fukuoka. Dopo essersi laureato presso la Facoltà di Arte e Design della Kyushu Sangyo University, Diparfimento di Belle Arti, è entrato a far parte dell’affermato studio di animazione AJIADO.

Come animatore, ha partecipato a serie animate come Kiteretsu Daihyakka (1988-1996) e Chibi Maruko-chan (1990-1992) e ha curato una parte delle scene musicali del film Chibi Maruko-chan: My Favorite Song (1992). In seguito, ha iniziato a lavorare come freelance ed è stato incaricato non solo delle animazioni ma anche degli sfondi della serie di film Crayon Shin-chan (1992-in corso).

Dopo aver diretto diversi cortometraggi, nel 2004 ha debuttato alla regia di un lungometraggio con Mind Game. Il film ha attirato velocemente l’attenzione della critica, grazie al fascino del suo stile visivo – con immagini stupefacenti e un’animazione che sembra libera, anarchica, proiettata verso ogni direzione – e l’originalità della trama, che intreccia un senso di dolore e una visione originale ed effimera della vita.

In seguito, ha diretto diverse serie animate per la televisione, come Kemonozume (2006), Kaiba (2008), The Tatami Galaxy (2010) e Ping Pong: The Animation (2014), tutte caratterizzate da uno stile grafico non convenzionale, più vicino al tratto del fumetto underground che agli stilemi classici dell’animazione televisiva giapponese.

Nel 2013 ha fondato lo studio di animazione Science SARU e ha iniziato a dirigere lungometraggi come Night Is Short, Walk On Girl (2017), Lu e la ciftà delle sirene (2017), Ride Your Wave (2019) e anche la serie televisiva Keep Your Hands Off Eizouken! (2020). Le due serie anime originali Nefflix, Devilman Crybaby (2018), tratta dal manga cult di Go Nagai, e Japan Sinks 2020 (2020), scritta da Sakyo Komatsu, ampliano ulteriormente la portata del suo lavoro, consolidandone la fama anche in occidente.

In INU-OH, il suo quinto lungometraggio, ha affrontato la difficile sfida di creare un film musicale ambientato nel Giappone dell’epoca Muromachi, poiché il suo amore per le sfide non conosce limiti.  I suoi film sono stati presentati al Tokyo Internafional Film Fesfival 2018 e INU-OH è stato l’unico lungometraggio giapponese a essere selezionato ufficialmente per la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia nel 2021

Commento di Masaaki Yuasa al momento dell’anteprima mondiale (settembre 2021): “Sarei felice di apprendere che la storia di Inu-oh e Tomona verrà vista da molti spettatori. Questi due individui sono usciti dal baratro in cui si trovavano e si sono costruiti una vita cantando, ballando e suonando il rock durante il periodo Muromachi. Sono certo che questo film vi farà aumentare il battito cardiaco dall’emozione. La storia è piena di elementi che non dovrebbero essere presenti in quel periodo. Ci sono troppe storie che non conosciamo. La loro riscoperta e la loro celebrazione costituiscono una ricompensa per quei giovani che, in ogni generazione, hanno il coraggio di essere fedeli a loro stessi.”

Intervista al regista

Cosa ha pensato quando le è stato proposto di lavorare a questo progetto?

Ho pensato che avrei dovuto concentrarmi sulla creazione di un buon film, piuttosto che preoccuparmi delle vendite. Il primo materiale che ho ricevuto conteneva diversi poster e foto di film live-action su artisti di vari generi da cui attingere ispirazione, come il glam rock, il punk o l’hip-hop. Ho pensato che sarebbe stato interessante vedere le persone del periodo Muromachi impazzire per le star protagoniste, proprio come i fan al giorno d’oggi impazziscono per questi artisti… ed è con questo semplice pensiero che ho accettato il progetto (risate). Come di solito accade, ho iniziato a visualizzare il tema dell’opera gradualmente, mentre la creavo, e poi ho capito cosa dovessi approfondire.

Cosa l’ha colpita del romanzo di Hideo Furukawa ” “The Tale of the Heike: The Inu-Oh Cahpters”?

L’ambientazione mi è sembrata simile a quella di Dororo di Osamu Tezuka, ma la cosa unica e interessante del romanzo è il brio del personaggio di Inu-oh. Sembra essere sempre molto felice, anche se è cresciuto in condizioni difficili e ci si chiede come possa essere così… ma è proprio questo il bello di lui. Forse mi sono sentito così anche perché ero esausto e depresso, molto giù mentalmente, quando ho letto il romanzo (risata forzata). Incontrando il personaggio di Inu-oh in un momento simile della mia vita, ho sentito la sua luce brillare anche su di me.

In questa storia è riuscito a trovare subito elementi che risulterebbero rilevanti anche oggi?

Ho sentito che il tema del “riconoscere un’altra persona” è ancora molto attuale. La morale della vicenda è che, anche se non sono passati alla storia, Inu-oh è stato gratificato per aver avuto Tomona/Tomoari e Tomona/Tomoari è stato gratificato per aver avuto Inu-oh. Spero che anche gli spettatori che guarderanno la loro storia ora sentiranno l’importanza di capire le persone che li circondano. Ha anche a che vedere con il “far luce su persone che sono scomparse senza essere notate ai loro tempi”; credo che fosse uno dei ruoli degli artisti noh e dei monaci biwa, ed è anche quello che il signor Furukawa ha voluto realizzare quando ha fatto luce sul personaggio di Inu-oh, di cui non rimangono molti documenti. Credo che l’aver trasformato questa storia in un film d’animazione sia una cosa molto significativa.

Intendeva da subito interpretare la storia in modo libero, senza essere troppo vincolato dal periodo storico?

La conoscenza è importante, quindi è una buona cosa cercare di seguire il più possibile la ricerca storica, ma dopo averci pensato ancora un po’ ho deciso che avremmo potuto provare a immaginare anche altre cose. Sono sempre stato molto dubbioso verso quel modo di interpretare la storia che vede il passato come “inferiore”, mentre le cose migliorano unicamente con l’evolversi del tempo. All’epoca possono essere vissuti individui che avevano lo stesso modo di pensare di oggi, o anche modi più maturi. Ho pensato che sarebbe stato interessante se le persone del passato avessero avuto un’immaginazione e una creatività al di là delle nostre conoscenze attuali. Per questo ho deciso di creare qualcosa che non fosse basato unicamente su ciò che conosciamo.

Ha un messaggio per le persone che vedranno il film?

Come nel teatro noh, credo che alla base della musica ci siano l’idea e l’emozione di cantare e ballare, oltre che di offrire qualcosa a Dio. Mi auguro semplicemente che tutti coloro che guarderanno INU-OH muoveranno la testa e sentiranno il ritmo della musica. Mi piacerebbe vedere tutti ballare davanti allo schermo!

Elenco sale

Inu-Ho – La colonna sonora

  • Le musiche originali di “Inu-Oh” sono di Yoshihide Ôtomo, compositore e polistrumentista giapponese diventato famoso a livello internazionale negli anni ’90 come leader del gruppo rock sperimentale Ground Zero e da allora ha lavorato in una varietà di contesti, che vanno dall’ improvvisazione libera al noise, jazz, avant-garde e classica contemporanea. È anche una figura pionieristica nella scena “EAI” ed è presente in importanti dischi di etichette come la Erstwhile Records. Ha composto musica per molti film, fiction televisive e spot pubblicitari.
  • La colonna sonora del film include il brano “INU-HIME” di Queen Bee.
  • Nato nel 1959, Yoshihide Otomo è stato inizialmente legato ai generi jazz e rock, fondando anche una band rimasta attiva per tufti gli anni Novanta. Ha iniziato la sua carriera musicale negli anni ’80 esibendosi all’estero, producendo musica per film e spettacoli televisivi e dirigendo festival artistici e altri eventi. Il suo lavoro sulla serie Ama-chan (2013) gli è valso il premio speciale ai Tokyo Drama Awards, nonché il premio come miglior compositore ai 55esimi Japan Record Awards e molti altri riconoscimenti. Altri suoi lavori famosi sono le musiche per Journey to the Shore (2015), lungometraggio intimista di Kiyoshi Kurosawa, il drammafico The Town’s Children (2011), e la serie sportiva di ambientazione storica IDATEN The Epic Marathon to Tokyo (2019). Nel 2019 è stato promotore del ripristino del più famoso festival estivo della città di Fukushima, il Waraji Matsuri. Per INU-OH, Otomo ha realizzato una colonna sonora che trascende i generi classici. Le sue composizioni libere e flessibili, in cui gli strumenti classici possono passare rapidamente dal rock ‘n’ roll moderno alla musica orchestrale, confermano la sua notevole versatilità.
  • Commento di Yoshihide Otomo al momento dell’anteprima mondiale (settembre 2021): Sarò onesto. Per tre anni sono stato in balia delle direttive stravaganti del signor Yuasa, in bilico tra concretezza e astrazione, e dell’animazione approssimativa dei suoi schizzi, da cui l’occhio non esperto non poteva decifrare ciò che stava accadendo. Se mi fossi sentito preso in giro, me ne sarei andato quasi subito. Ma ho poi provato un’immensa emozione nel vedere le sue immagini prendere vita. E, prima di rendermene conto, ero completamente immerso nel mondo di INU-OH. È un’opera incredibile. Un capolavoro!

1. Birth (Otomo Yoshihide) 2:22
2. A Thousand Biwa Players (Otomo Yoshihide) 1:02
3. Journey (Otomo Yoshihide) 1:53
4. Dengaku (Otomo Yoshihide) 1:29
5. Masked Creature (Otomo Yoshihide) 0:44
6. Growth (Otomo Yoshihide) 3:36
7. Encounter (Otomo Yoshihide) 0:57
8. Prayer (Otomo Yoshihide) 0:50
9. Divine Sword (Otomo Yoshihide) 2:40
10. Soliloquy (Inu-oh (CV: Avu-chan)) 0:29
11. Ghosts of the Heike Clan (Otomo Yoshihide) 1:13
12. INU-OH I (Tomoichi (CV: Mirai Moriyama)) 5:15
13. Burial Mound of Arms (Inu-oh (CV: Avu-chan)) 5:36
14. INU-OH II (Tomoichi (CV: Mirai Moriyama)) 5:14
15. The Whale (Inu-oh (CV: Avu-chan)) 7:04
16. Viewing the Cherry Blossoms (Otomo Yoshihide) 3:09
17. Sinister Designs (Otomo Yoshihide) 0:52
18. INU-OH III (Tomoari (CV: Mirai Moriyama)) 1:19
19. Dragon Commander (Inu-oh (CV: Avu-chan) & Tomoari (CV: Mirai Moriyama)) 13:17
20. Ending Theme (Otomo Yoshihide) 4:40

La colonna sonora di “Inu-Oh” è disponibile su Amazon.

Foto e poster