Home Notizie La voce umana: Sofia Loren torna sul set a 79 anni

La voce umana: Sofia Loren torna sul set a 79 anni

65 anni dopo L’amore, film in due episodi di Roberto Rossellini, La voce umana di Cocteau torna in sala grazie ad Edoardo Ponti e alla 79enne Sopia Loren

pubblicato 6 Luglio 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 12:24

Una leggenda. Due Oscar, un Golden Globe, un Leone d’oro, la Coppa Volpi, una Palma d’oro a Cannes, un BAFTA, sei David di Donatello e due Nastri d’argento. Tanto ha vinto nella sua lunga carriera d’attrice Sofia Loren, tornata in questi giorni sul set, a 79 anni, grazie all’adorato figlio Edoardo Ponti, che l’aveva già diretta nel lontano 2002, nel tutt’altro che esaltante Cuori estranei.

Direttamente da Napoli, tra Palazzo Reale, i vicoli del Pallonetto di Santa Lucia, lo storico rione Sanita’, il Belvedere Sant’Antonio e Posillipo, Sofia si è prestata alla macchina da presa per una scena di una ventina di minuti, da inserire all’interno di un film intitolato «Voci umane», volutamente ispirato a quel ‘La Voce Umana‘ dello scrittore francese Jean Cocteau, il cui celebre monologo divenne cinema con l’Amore di Roberto Rossellini, trascinato da una magnifica Anna Magnani.

Lo scrittore Erri De Luca si è occupato dello script, per un adattamento volutamente in dialetto napoletano e in grado di stupire, soprattutto nel finale, tanto da portare la città di Napoli nella storia. Rodrigo Prieto, nominato agli Oscar per «I segreti di Brokeback Mountain», si occuperà della fotografia, mentre scenografie e costumi, entrambi dal taglio anni 50, saranno ad opera di Maurizio Sabatini e Mario Lupano.

Sofia potrebbe quindi andare a confrontarsi con la prima attrice italiana a vincere un Oscar, ovvero quella Magnani che a detta di molti, leggi sottoscritto, è stata semplicemente la più grande di tutti in questo Paese. Tralasciando il doppiaggio in Cars 2, per la Loren l’ultimo film ‘recitato’ fu il deluente Nine di Rob Marshall, fino alla chiamata di quel secondogenito che da anni ‘tenta’ il grande salto registico. Fino ad oggi, è innegabile, tutt’altro che riuscito.