Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: le recensioni dagli Usa e dall’Italia
Diamo un’occhiata alle recensioni Italiane e Americane del secondo capitolo de Lo Hobbit, “La desolazione di Smaug”
Non ho ancora visto Lo Hobbit – La desolazione di Smaug ma ovviamente sono interessata e sono anche curiosa di leggere le parole dei critici Americani e Italiani. Eccole qui sotto, ma ovviamente vi riporto anche la nostra. Voi l’avete visto? Vi è piaciuto o no? Su Rotten, mentre scrivo, la percentuale delle recensioni positive è del 74% mentre Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato ha il 65%.
Stephen Whitty – Newark Star-Ledger: I nostri eroi arrancano, lottano furiosamente, fuggono. Arrancano qualche altro po’, lottano ancora, e fuggono di nuovo.
Michael Phillips – Chicago Tribune: E’ più vivace e migliore rispetto al suo predecessore. Ha lasciato il posto ad una rapida e imponente avventura che vanta numerose sequenze d’azione.
Peter Howell – Toronto Star: l’audacia e la follia di Peter Jackson vengono alla ribalta, che è molto più di un segnaposto, ma qualcosa di meno di una saga pienamente soddisfacente a sé stante.
Eric D. Snider – Film.com: Un po’ meglio dello scorso anno, un leggero miglioramento su un film che avrebbe dovuto essere facile da migliorare.
Jocelyn Noveck – Associated Press: Peter Jackson è di nuovo in pista.
Todd Gilchrist – The Wrap: Peter Jackson crea un travolgente e coinvolgente sequel che offre l’azione e il coinvolgimento emotivo.
Todd McCarthy – Hollywood Reporter: Quasi tutto ciò che riguarda “Lo Hobbit: La Desolazione di Smaug” rappresenta un miglioramento rispetto alla prima rata di Peter Jackson.
Justin Chang – Variety: Dopo un inizio accidentato con “Un Viaggio Inaspettato”, ecco un capitolo molto più eccitante e propositivo.
AA Dowd – AV Club: Non c’è niente come un drago sputafuoco per iniettare un po’ di calore in un tiepido franchising.
Jeff Beck – Examiner.com: “La Desolazione di Smaug” è una straordinaria continuità della saga che dà ai fan quasi tutto ciò che potevano desiderare da un tale adattamento.
Laura Clifford – Reeling Reviews: Con Peter Jackson, è tutta schiuma, risciacquo, ripeti.
Charlotte O’Sullivan – This is London: Onestamente, non riuscivo a smettere di sorridere.
Henry Fitzherbert – Daily Express: è un po’ frustrante non avere un vero e proprio finale.
Daniel M. Kimmel – Sci-Fi Movie Page: Una storia coinvolgente che dovrebbe entusiasmare i fan più accaniti.
Roger Moore – McClatchy-Tribune News Service: Più oscuro, ma fatto con più slancio e un maggiore senso di divertimento rispetto al primo “Hobbit”.
Chris Barsanti – Film International Journal: Alcuni problemi persistono… ma la serie ha trovato il suo passo.
Mark Adams – Screen International: il secondo film si muove ad un ritmo senza fiato offrendo divertimento e l’eccitazione in egual misura.
Matt Maytum – Total Film: offre un’azione travolgente, grafica incredibile e un drago stupendo.
Edward Douglas – ComingSoon.net: Un gradito ritorno per Peter Jackson che dovrebbe aiutare a ricordare a tutti perché hanno amato così tanto “Il Signore degli Anelli”.
Nick De Semlyen – Empire Magazine: Un enorme miglioramento rispetto alla rata precedente, il secondo capitolo porta i nostri avventurieri in un territorio inesplorato e offre spettacolo a tonnellate.
Alberto Crespi – l’Unità: (…) Il secondo capitolo delle avventure di Bilbo Baggins e dei nani capeggiati da Thorin Scudodiquercia è nettamente migliore del primo. (…) C’è grande compattezza narrativa, grazie ad un lavoro raffinato sulla sceneggiatura.(…) Gli effetti speciali raggiungono risultati mirabolanti nel finale in cui entra in scena, finalmente, il drago Smaug.(…) La desolazione di Smaug innalza nettamente il tono rispetto a Un viaggio inaspettato, e ci lascia un pizzico di acquolina in bocca nell’attesa di Andata e Ritorno, il numero 3.(…) la fuga dei nani in parallelo alla battaglia tra elfi e orchi è una sequenza strepitosa, il miglior videogame mai visto al cinema, così come è bellissima la costruzione digitale di Laketown, una Venezia della Terra di Mezzo. Nonostante le 2 ore e 41 minuti il film ha ritmo e non stanca mai. Se Jackson & soci stanno su questi livelli anche nel terzo capitolo, il (mezzo) miracolo è compiuto.
Francesco Alò – Il Messaggero: Torna il fantasy neorealista di Peter Jackson ovvero la Terra di Mezzo di Tolkien con le unghie sporche, i denti marci e un’immagine in 3D a 48 fotogrammi al secondo che ti fa andare fuori di testa per quanto è vivida. La desolazione di Smaug è il secondo capitolo di quello che sarà una nuova trilogia dal romanzo d’esordio leggermente più frivolo che Tolkien scrisse molti anni prima del potente Il signore degli Anelli. (…) Il divertimento è comunque assicurato e le scene d’azione sono magistralmente coordinate. Il drago Smaug? Geniale per quanto è laido, fluido, viscido. Aspettiamo il terzo per le conclusioni che taglieranno la testa al toro. E al drago.
Alessandra Levantesi Kezich – La Stampa: (…) La desolazione di Smaug è un film incantevole e incantato. Il ritmo è fluido, l’azione incalzante si alternano a momenti di respiro poetico, ogni ambiente è ricreato con una visionarietà e una fantasia straordinarie. In un miscuglio di computer graphic, alto artigianato e scenari naturali di potente bellezza, Jackson si muove nella terra di mezzo come fosse a casa, confermandosi il cineasta di gran talento che sappiamo. Martin Freeman è un Bilbo sempre più maturo, vibrante e sfaccetato, Ian Mckellen e Richard Armitage interpretano Gandalf e Thorin con accenti degni di Shakespeare, l’intero cast andrebbe nominato tutto. Musica e fotografia di prima classe; e finale ovviamente aperto in attesa del conclusivo Andata e ritorno.