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Locarno 74, Pardo alla carriera a Dante Spinotti per i 40 anni di Cinema

A quarant’anni dal suo primo film, Locarno celebra Dante Spinotti, con un Pardo alla carriera e la proiezione di due film di Michael Mann

31 Maggio 2021 15:18

E Locarno ha individuato la persona alla quale conferire il Pardo alla carriera della settanquattresima edizione. La scelta è caduta su un maestro della fotografia per il cinema, quel Dante Spinotti che, una volta varcati i confini di Hollywood, non ne è uscito più. Un riconoscimento importante, per una delle figure che meglio si è distinta nell’ambito del nostro cinema.

L’occorrenza sarà accompagnata da due tra i film più rappresentativi di Spinotti, con particolare riferimento al sodalizio storico con Michael Mann. Oltre alla conversazione che si terrà il 13 agosto, infatti, è prevista la proiezione di Heat (1995) e The Insider (1999). Proprio il film con protagonisti Al Pacino e Russell Crowe valse a Spinotti una candidatura agli Oscar. Ma, come ci ricorda il comunicato ufficiale, il nostro vanta un curriculum piuttosto variegato: dai thriller metropolitani (L.A. Confidential, Curtis Hanson, 1997, anche nominato per un Oscar), al western (The Quick and the Dead, Sam Raimi, 1995), passando per le commedie romantiche (Frankie and Johnny, Garry Marshall, 1991) ed i film di supereroi (X-Men: The Last Stand, Brett Ratner, 2006, Ant-Man and the Wasp, Peyton Reed, 2018).

La premiazione avverrà il 12 agosto in Piazza Grande, dopo la quale si terrà la proiezione di Heat. Per il direttore artistico del Festival, Giona A. Nazzaro, «Dante Spinotti è un maestro della luce e un’eccellenza italiana. Un vero e proprio autore della fotografia cinematografica», e prosegue poi nel rimarcare quale sia l’importanza di questo riconoscimento: «celebrare Dante Spinotti significa rendere omaggio a un talento immenso della fotografia cinematografica, a un artista che ha cambiato il modo di percepire le immagini sul grande schermo. Senza l’immenso contributo di Dante Spinotti il cinema sarebbe più povero, meno bello. Celebrare Dante Spinotti è una gioia e un privilegio».