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Halloween, My Best Friend’s Exorcism: recensione e colonna sonora del film horror su Prime Video

Recensione e tutto quello che c’è da sapere su “My Best Friend’s Exorcism”, la commedia horror da guardare ad Halloween su Amazon Prime Video.

16 Ottobre 2022 18:13

Halloween è un bel momento per godersi qualche titolo horror magari rispolverando qualche classico, ma spaziando anche con titoli più recenti. Una di queste uscite recenti che vi vogliamo consigliare è My Best Friend’s Exorcism, una commedia horror ambientata negli anni ottanta disponibile su Amazon Prime Video.

Prodotto dal regista Christopher Landon (Auguri per la tua morte, Manuale scout per l’apocalisse zombie, Freaky), “My Best Friend’s Exorcism” è diretto da Damon Thomas al suo primo lungometraggio cinematografico dopo una gavetta sul piccolo schermo che ha incluso la regia di un paio di film per la tv ed episodi di serie tv tra cui Killing Eve, Dirk Gently, Penny Dreadful, Nightflyers e la recente miniserie Dracula.

La sceneggiatura di “My Best Friend’s Exorcism” è di Jenna Lamia (Diario di una nerd superstar, Good Girls, Resident Alien) basata sull’omonimo romanzo horror di Grady Hendrix. Il libro è descritto come “Schegge di follia incontra Spiagge e L’Esorcista”, mentre per quanto riguarda il film c’è un occhio rivolto a Stranger Things e un approccio che ricorda il classico Ammazzavampiri del 1985, una delle migliori commedie horror di sempre e un altro immarcescibile classico da ripescare per Halloween.

La recensione

La trama ci riporta indietro fino al 1988, quell’anno al cinema uscivano Chi ha incastrato Roger Rabbit, I Gemelli, Trappola di cristallo, il Big con Tom Hanks e Rambo III mentre agli MTV Video Music Awards venivano premiati INXS, Prince, Guns N’ Roses e Suzanne Vega per il brano “Luka”.

Facciamo la conoscenza di Abby e Gretchen, due studentesse del secondo anno delle superiori che sono migliori amiche dalle scuole elementari. La coppia di amiche sono interpretate rispettivamente da Elsie Fisher, la Joy Wilkes della serie tv Castle Rock vista anche nel recente sequel Non aprite quella porta e Amiah Miller, che abbiamo visto nel film horror Lights Out – Terrore nel buio e nei panni di Nova nel film The War – Il pianeta delle scimmie. Dopo che una serata tra amici a base di tavola Ouija, acido lisergico e nuotare nudi prende una piega inquietante, Gretchen inizia a comportarsi in modo bizzarro e inspiegabile arrivando a cambiare personalità. È lunatica, irritabile e bizzarri incidenti continuano ad accadere ogni volta che è nelle vicinanze. L’indagine di Abby la porta ad alcune scoperte sorprendenti e quando la loro storia raggiunge la sua terrificante conclusione, il destino di Abby e Gretchen sarà determinato da un’unica domanda: la loro amicizia è abbastanza potente da sconfiggere il diavolo?

Il film parte in quarta rispetto all’elemento anni ottanta,  con musica dalle sonorità elettroniche e le hit di quegli anni, in un susseguirsi di richiami a quel decennio, tanti e tali che di primo acchito appare evidente l’intento di voler quasi parodiare questa mania da revival iniziata con “Stranger Things”. Poi il film cambia tono e si fa più cupo, l’umorismo sparisce e rimane latente, ad un certo punto lo si può percepire esclusivamente nel trio di “palestrati” cristiani (Lemon Brothers). Il rapporto tra le due amiche che va disfacendosi e tutta una serie di problematiche adolescenziali, dal bullismo ai disturbi alimentari,  prendono forma attraverso le azioni e il cambiamento di personalità di Gretchen. A questo punto la trama si sposta sul terreno del teen-drama trattato con una certa schiettezza e qualche pugno nello stomaco, come a voler ricordare allo spettatore più distratto che siamo nel territorio dell’horror, vedi il frullato dietetico propinato da Gretchen ad una sua amica fissata per la linea, che sfocia nella scena più terrificante del film che sembra uscita da un incubo di Freddy Krueger. Una volta giunti al climax e inizia l’esorcismo sembra che il film entri in una sorta di stallo, ma il regista aggiunge un po’ di azione al finale che si discosta dal classico horror con possessione demoniaca, in primis mostrandoci fisicamente il demone che come una sorta di parassita viene letteralmente vomitato da Gretchen e poi riconsegnato alla fiamme dell’inferno dall’amica Abby.

Il romanzo originale

Grady Hendrix è l’autore di Horrorstör, l’unico romanzo su un negozio di mobili scandinavo infestato dai fantasmi. È stato tradotto in 14 lingue ed è stato acquisito per farne un film dai produttori che hanno realizzato 1917 e Il cigno Nero – Black Swan, che hanno scelto lo stesso Grady per scriverlo. Il suo romanzo “My Best Friend’s Exorcism”, sulla possessione demoniaca, l’amicizia, l’esorcismo e gli anni Ottanta ha ricevuto recensioni entusiastiche e ha indotto il Wall Street Journal a chiamarlo “un tesoro nazionale”. Nel 2017 Hendrix pubblica Paperbacks from Hell: The Twisted History of ’70s and ’80s Horror Fiction  una storia del boom dei tascabili horror negli anni Settanta e Ottanta, così popolare che vince uno Stoker Award; il suo romanzo successivo è We Sold Our Souls, una versione heavy metal della leggenda del Faust, uscito nelle librerie nel 2018. Il suo ultimo romanzo è il bestseller del New York Times, The Southern Book Club’s Guide to Slaying Vampires, che diventerà una serie tv prodotta da Amazon.

 

La sinossi ufficiale di My Best Friend’s Exorcism: E’ il 1988: Abby e Gretchen, studentesse al secondo anno di liceo, sono migliori amiche fin dai tempi della quarta elementare. Insieme sognano, parlano, respingono i ragazzi troppo disinvolti, ascoltano musica, stringono e sciolgono alleanze all’interno del microcosmo scolastico, eccetera. Tutto più o meno nella norma, insomma. Ma, dopo una serata di esperimenti lisergici, chiacchiere e bagni nel fiume con altre compagne di scuola finita in modo abbastanza disastroso, Gretchen comincia a comportarsi in modo, come dire?… diverso. È diventata lunatica. Irritabile. E ogni volta che c’è lei nelle vicinanze si verificano incidenti ora bizzarri, ora spiacevoli, in alcuni casi francamente terribili. Le indagini di Abby la conducono a scoperte sorprendenti e, quando la loro storia giungerà alla sua sconvolgente conclusione, il destino di Abby e Gretchen resterà appeso a un’unica domanda: la loro amicizia è abbastanza potente da sconfiggere il diavolo? Ambientato durante quell’ondata di Panico Satanico che spinse gli americani a cercare messaggi satanisti sotto o dietro ogni album heavy metal, questo romanzo è una storia toccante di amicizia liceale e possessione demoniaca, un thriller ibrido e soprannaturale al cardiopalma, capace di miscelare angosce e drammi adolescenziali, orrori indicibili e un mix – pericolosamente nostalgico – di canzoni pop degli anni Ottanta.

Il romanzo “My Best Friend’s Exorcism” è disponibile in edizione italiana su Amazon.

Il mito di Andras

“Andras”, il demone che nel film possiede e infesta Gretchen, e il cui nome appare scritto sul muro nella casa fatiscente sul lago dove ha inizio la possessione, è un demone più volte citato in varie pubblicazioni esoteriche e libri di magia (grimori).

Ars Goetia – Chiave Minore di Salomone o Lemegeton (1650 ca.):

“Il sessantatreesimo Spirito è Andras. È un gran Marchese che appare sotto forma di Angelo con la testa di un nero corvo notturno, a cavallo di un forte lupo nero e con una spada affilata e scintillante in mano con cui compie ampi gesti. Il suo Officio è seminare discordia. Se l’Esorcista (il Mago) non sta molto attento, Andras potrà uccidere lui e i suoi compagni. Governa 30 legioni di Spiriti.”

Poteri: Distrugge la pace, crea discordia, litigi, incomprensioni, battaglie, guerre e conflitti, anche tra fratelli (o amici fraterni) o all’interno di una casa e di una famiglia. Se viene costretto adeguatamente nel Triangolo dal Mago può fornire risposte veritiere a qualsiasi domanda, altrimenti tenderà a mentire (altre fonti dicono che risponde in modo veritiero e generoso a ogni domanda, quindi forse anche l’atteggiamento del Mago e la “sintonia” che si instaura con lo Spirito hanno il loro peso in merito). Ha poteri di illusione o di trasmutazione e può far sembrare un uomo simile a un nano o a un gigante. Può curare malattie e malanni di vario tipo oppure può far perdere la sanità mentale. Può insegnare in cinque giorni l’arte della Necromanzia e può insegnare l’amore libero o far diventare molto orgogliosi. Può raccontare ogni tipo di meraviglie e può procurare al Mago tesori e denaro. A coloro che incontrano il suo favore, può insegnare astronomia, astrologia, geomanzia e tutte le scienze liberali, nonché uccidere i loro nemici, che siano Maestri o servitori o ridurli in miseria. Può procurare agli uomini l’amore delle donne, concedere e confermare dignità onori e trasportare tesori da un luogo all’altro, ma ci sono luoghi dove non gli è concesso entrare (forse perché protetti magicamente).

Fonte: La stella a otto punte

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono del compositore Ryland Blackinton (Murder Mystery, Arizona, TMNT).

Le canzoni del film:

1. Take on Me – A-ha
2. I Think We’re Alone Now – Tiffany
3. Somebody’s Watching Me – Rockwell
4. Lose All Sense of Time – John Foxx
5. Ride the Line – Fanfaire
6. One Way or Another (Re-Recorded 2021 Version) – Blondie
7. Little Boxes – Pete Seeger
8. Karma Chameleon – Culture Club

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