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Stasera in tv: “Nour” con Sergio Castellitto su Rai 3

Rai 3 stasera propone “Nour”, dramma sull’immigrazione del 2019 di Maurizio Zaccaro con Sergio Castellitto nei panni del medico di Pietro Bartolo.

1 Ottobre 2022 11:15

Cast e personaggi

Sergio Castellitto: Pietro Bartolo
Claudia Raffaella: Rea
Linda Mresy: Nour
Valeria D’Obici: Mediatrice culturale
Fabio Bussotti: Prete
Thierry Toscan: Fotografo

La trama

Nour ha dieci anni ed ha affrontato da sola il viaggio verso l’Europa attraverso il Mediterraneo. Cosa ci fa da sola a Lampedusa, fra i sopravvissuti a un naufragio? Pietro Bartolo, medico dell’isola, se ne prende cura e, un passo dopo l’altro, cerca di ricostruire non solo il passato della bambina, ma anche il suo presente e un nuovo futuro.

Curiosità

  • Maurizio Zaccaro (Un uomo perbene) dirige “Nour” da una sua sceneggiatura scritta con Monica Zapelli e Imma Vitelli da un soggetto di Pietro Bartolo, Diego De Silva, Maurizio Zaccaro, Monica Zapelli Liberamente tratto da Lacrime di sale
    di Pietro Bartolo e Lidia Tilotta con la collaborazione di Giacomo Bartolo. Edito da Mondadori Spa.

La sinossi ufficiale del romanzo: “È gelida l’acqua. Mi entra nelle ossa. Non riesco a liberare la stazza dall’acqua. Uso tutta la mia forza e la mia agilità ma la lancia resta piena. E cado. Ho paura. È notte fonda e fa freddo. Siamo a quaranta miglia da Lampedusa e, se non riesco a farmi sentire subito, mi lasceranno qui e sarà la fine. Non voglio morire così. Non a sedici anni. Il panico sta per impadronirsi di me e comincio a urlare con quanto fiato ho in gola, cercando di rimanere a galla e di non farmi trascinare giù da questo mare che ci consente di sopravvivere ma che può anche decidere di abbandonarci per sempre. “Patri” urlo. “Patri.” Lui è al timone e non mi sente. La fine si avvicina, penso. Poi qualcosa accade… Ciò che non potevo sapere allora è che non solo quella notte sarebbe rimasta per sempre impressa nella mia mente ma che la mia esistenza sarebbe stata segnata da un mare che restituisce corpi e vite e che sarebbe toccato proprio a me salvare quelle vite e toccare per ultimo quei corpi.” Pietro Bartolo è il medico che da oltre venticinque anni accoglie i migranti a Lampedusa. Li accoglie, li cura e, soprattutto, li ascolta. Queste pagine raccontano la sua storia: la storia di un ragazzo mingherlino e timido, cresciuto in una famiglia di pescatori, che si è duramente battuto per cambiare il proprio destino e quello della sua isola. E che, non dimenticando le difficoltà passate, ha deciso di vivere in prima persona quella che è stata definita la più grande emergenza umanitaria del nostro tempo.

Il libro “Lacrime di sale” di Pietro Bartolo è disponibile su Amazon.

  • “Nour” è prodotto da Donatella Palermo, Elisabetta Olmi. Una produzione Stemal Entertainment, Ipotesi Cinema in collaborazione con Rai Cinema Realizzata con il sostegno della Regione Siciliana – Assessorato Turismo Sport e Spettacolo
    – Sicilia Film Commission in collaborazione con Consulcesi Onlus e Sanità di Frontiera.
  • Sanità di Frontiera –Salute senza confini– Onlus è un’associazione senza scopo di lucro, apolitica e aconfessionale, che realizza interventi nel settore delle diseguaglianze, del benessere psicofisico, dell’inclusione sociale e del rispetto dei diritti umani in Italia e all’estero.

Note di regia

“Tutti i figli di Adamo formano un solo corpo, sono della stessa essenza. Quando il tempo affligge con il dolore una parte del corpo le altre parti soffrono. Se tu non senti la pena degli altri non meriti di essere chiamato uomo”. Non so se Pietro Bartolo conosca questa riflessione del filosofo persiano Sa’di di Shiraz (1203-1292), ma non ha importanza. Quello che colpisce, è che la sua vita è diventata, in trentacinque anni di lavoro sul molo Favaloro di Lampedusa e nel suo poliambulatorio, la trasposizione fisica di quelle parole, scritte in un tempo lontanissimo ma straordinariamente vicino alla storia dei nostri giorni. “C’è chi alza muri, chi tira su fili spinati, ma non saranno né muri né fili spinati a fermare questa gente”, dice Pietro parlando dei migranti che giungono a Lampedusa. Questa e altre bellissime cose si trovano nel libro che ha scritto con la giornalista Lidia Tilotta, “Lacrime di sale”, da cui abbiamo tratto la sceneggiatura. Il personaggio di Nour s’ispira a Kebrat: “Non dimenticherò mai il volto di Kebrat, una ragazzina eritrea… – scrive Bartolo – …era la mattina del 3 ottobre 2013, sul molo i pescherecci scaricavano uno dietro l’altro decine di corpi di uomini e donne morti nel naufragio davanti alle coste dell’isola. Quella ragazza era lì, allineata tra i cadaveri. Sembrava morta, ma quando l’ho toccata e le ho sentito il polso ho avvertito un flebile segno di vita. È stata una corsa contro il tempo, l’ho presa in braccio, l’abbiamo portata in ambulatorio. Era viva, l’abbiamo salvata. È stata una delle gioie più grandi della mia vita”. Mi sono chiesto come mettere in scena con il dovuto rispetto la storia di Nour (Kebrat nella realtà) questo fatto e tante altre vicende simili ma, soprattutto, i sentimenti di Pietro. Sono giunto alla conclusione che nulla, in questo film, poteva essere ricreato in modo posticcio. Nour per essere autentico, e quindi credibile, doveva necessariamente collocarsi a metà strada fra il vero vissuto, quello che Pietro Bartolo descrive nel suo bel libro, e il vero narrato, quello di Sergio Castellitto che lo interpreta sullo schermo. Due modi di raccontare il vero e il verosimile in modo da rendere una storia, pur complessa che sia, vicina a tutti anche se affonda le sue radici nella realtà più dura, scomoda e controversa che si conosca. Per questo, stare con Pietro a Lampedusa, fare con lui i sopralluoghi, è stata un’esperienza che ha indiscutibilmente lasciato in me un segno importante. Lontano dai riflettori e dai palchi dei suoi interventi pubblici di grande impatto emotivo, ho scoperto un uomo forte e tenace. Abbiamo parlato a lungo di tutto e alla fine sono tornato a casa ancora più convinto che il nostro mondo ha bisogno di persone così: esseri umani che insegnino ad altri esseri umani la compassione e il rispetto per chi è in difficoltà come i migranti che, per guerre o carestie, decidono di attraversare il Mediterraneo a rischio della loro stessa vita. Pietro Bartolo non è un “attivista”, non si muove al di fuori delle regole costituite. È solo un medico della ASL, l’unico di Lampedusa. Come tale compie la sua quotidiana missione fra la gente che abita sull’isola e fra chi su quell’isola (che a volte sembra Alcatraz) arriva. Il film si basa su questa quotidianità apparentemente senza tempo e spazio, dove un medico non si può porre la domanda se chi sta per salvare sia un’anima semplice o un’anima nera. Per lui è solo un’anima, un “cristiano” come si dice da quelle parti. [Maurizio Zaccaro]

Chi è Maurizio Zaccaro?

David di Donatello come miglior regista esordiente con il film Dove comincia la notte. Premio Solinas per la sceneggiatura di L’Articolo 2. Cinque nomination e un David di Donatello per Il carniere. Altre nomination e un altro David per Un uomo perbene. Oltre ai documentari, fra i quali Il Piccolo, Un foglio bianco, Adelante Petroleros – L’oro nero dell’Ecuador, La felicità umana (tutti presentati in festival internazionali) ha realizzato diversi tv-movie e miniserie per Raiuno e Mediaset. Nel 2017 pubblica per Maggioli Editore il suo primo romanzo, “Bleu”.

1990: Dove comincia la notte – 48° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Wurtzburg Int. Festival, Annecy Film Festival. David di Donatello miglior regista esordiente. Premio Cinema e Società. Targa Anec. Con: T. Gallop, C. Wilder, Kim M. Guest
1992: Kalkstein – La valle di pietra – 49° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, Montreal Int. Goteborg Film Festival. Valladolid Film Festival, Annecy Film Festival. Grolla d’Oro miglior sceneggiatura, Targa Anec miglior regista, Premio Ciack d’oro migliori costumi, Premio San Fedele miglior film. Premio O.C.I.C. Montreal IFF. Con: C. Dance, A.Bardini.
1993: L’Articolo 2 – Berlin Film Festival, Annecy Film Festival. Premio Solinas miglior sceneggiatura. Premio Cinema e Società, Premio miglior sceneggiatura Storie di Cinema, Menzione speciale FCE a Karlovy Vary. Globo di Cristallo 1994. Con: M. Mifta, N.El Mcherqui, R. Ben Abdallah, F. Bussotti, F. Sartor.
1995: Testa matta – Annecy film Festival, Globo d’Oro miglior attore protagonista A. Haber. Cont: A. Galiena, A.Haber, R. Citran.
1996: Il Carniere – David di Donatello miglior attore coprotagonista L. Gullotta, quattro nominations Globo d’Oro, Premio S.Leone Annecy FF. Premio S. Amidei miglior sceneggiatura. Premio del pubblico Festival Cinema Grosseto. Premio del pubblico Freistadt IFF. Menzione Sperciale Kiev IFF. Con: M. Ghini, A. Catania, R. Zibetti, P. Djukelova. H. Shopov
1999: Un uomo perbene – Premio Pasinetti 56° Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Premio I. Silone Sulmona FF. Grolla d’Oro S. Acmiglior attore S. Accorsi. David di Donatello miglior attore coprotagonista L. Gullotta. Nastro d’Argento miglior soggetto S. Tortora. Globo d’Oro miglior attore L. Gullotta.. Con: M. Placido, M. Melato, G. Mezzogiorno, S. Accorsi, L.Gullotta, G. Gemma.

Chi è Pietro Bartolo

Pietro Bartolo nasce a Lampedusa il 10 febbraio 1956. Dopo aver trascorso l’infanzia su quest’isola, per motivi di studio, si trasferisce in Sicilia dove frequenta il liceo scientifico. Consegue a Catania la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 e, successivamente, nella stessa città si specializza in Ostetricia e Ginecologia. Dopo alcune esperienze lavorative a Catania e Siracusa, nel 1988 ritorna sull’isola di Lampedusa dove affianca alla sua attività di medico esperienze nell’amministrazione pubblica in qualità di vicesindaco e assessore alla sanità. Nei primi anni del suo ritorno sull’isola riceve, inoltre, vari incarichi quali: medico convenzionato con l’aeronautica miliare e medico della Croce Rossa presso l’aeroporto di Lampedusa. Dal 1991, dopo aver vinto un concorso pubblico, ricopre il ruolo di dirigente medico dell’unico presidio sanitario dell’isola. Da quella data, inoltre, gli viene affidata la carica di ufficiale sanitario. Dai primi arrivi di migranti a Lampedusa (1991) si occupa della gestione del fenomeno migratorio sull’isola dal punto di vista sanitario fornendo assistenza medica durante gli sbarchi. Dal 18 marzo 2011, con nota prot. N° 26694, è individuato come coordinatore della gestione di tutte le attività sanitarie inerenti l’emergenza immigrazione dall’Assessorato Regionale della Salute. È stato membro del Comitato Tecnico Regionale, Multidisciplinare “Emergenza Migranti”. Nell’ambito della sensibilizzazione al fenomeno dell’immigrazione prende parte al docufilm Fuocoammare (2016) del regista Gianfranco Rosi, vincitore dell’Orso d’Oro a Berlino. Scrive, inoltre, un libro dal titolo Lacrime di Sale (2016, Mondadori) in cui racconta la sua storia e la sua esperienza nella gestione del fenomeno migratorio. Le sua attività è stata riconosciuta con svariati premi e onorificenze tra cui si ricordano: “Paul Harris Fellow” (Rotary International, 2011), Onorificenza di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2014), Premio “Sergio Vieira De Mello” (Cracovia, 2015), Premio “Ripple of Hope “ ed inserimento tra i “Defenders of Human Rights” (Robert F. Kennedy Human Rights Italia), Premio “Don Beppe Diana” (2016), Premio “Living Stone” (Fondazione INLIA, Gröningen, 2016), Onorificenza di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2016), “Prix de la Tolerance Marcel Rudloff” (Strasburgo, 2017), “Goodwill Ambassador” per Unicef (2017), Premio letterario “Leopold Staff” nella categoria personalità dell’anno (Varsavia, 2017), Onorificenza di Cavaliere Ufficiale dell’Ordine Equestre di Sant’Agata (Repubblica di San Marino, 2018). Europarlamentare dal 2019.

La colonna sonora

  • Le musiche originali del film sono di Alessio Vlad (Italia-Germania 4-3, Va’ dove ti porta il cuore, Jane Eyre, Callas Forever, Un té con Mussolini). Vlad e il regista Maurizio Zaccaro hanno collaborato anche per La valle di pietra e Adelante Petroleros! L’oro nero dell’ Ecuador.

TRACK LISTINGS:

1. Il canto dei migranti 1:34
2. I volti dei migranti 1:02
3. 35° parallelo 1:35
4. Hassan 2:07
5. Danza 1:56
6. Nour 1:16
7. Madre e figlia 3:35
8. Titoli di coda 3:55
9. Basta (Mary di Malta) 5:01
10. ‘O Sanghe (James Senese) 4:41

La colonna sonora di “Nour” è disponibile su Amazon.