Home Notizie Onward posticipato al 16 aprile, la conferenza stampa: “contenti di aver rappresentato tutte le diversità”

Onward posticipato al 16 aprile, la conferenza stampa: “contenti di aver rappresentato tutte le diversità”

Causa Coronavirus il nuovo film Pixar è slittato di 40 giorni.

pubblicato 25 Febbraio 2020 aggiornato 29 Luglio 2020 13:14

Presentato fuori concorso al Festival di Berlino, e posticipato nei cinema d’Italia al 16 aprile causa coronavirus, Onward vede la Pixar tornare a realizzare lungometraggi inediti. Per il lancio del film in Italia è arrivato a Roma il regista Dan Scanlon, oltre alle voci italiane Sabrina Ferilli, Fabio Volo, Favij, Raul Cremona e David Parenzo.

È una storia molto personale, ho perso mio padre quando avevo 3 anni. Io e mio fratello ci siam sempre chiesti come potesse essere riaverlo con noi, anche solo per un giorno. Questo è un film che parla di sostegno. Di persone che nella nostra vita hanno fatto di tutto per aiutarci, a diventare quel che siamo oggi. Un amico, un fratello, un insegnante. E questo è un modo per ringraziarli.

Questo il commento iniziale di Scanlon, già regista Pixar di Monster University, con Sabrina Ferilli chiamata a doppiare la mamma dei due protagonisti: “Con la Pixar ho fatto tre film, adoro il doppiaggio, ho iniziato la mia carriera come doppiatrice. È una passione, non tutti gli attori amano il doppiaggio. Io lo amo perché è un arte a se stante, e aiuta anche nel realizzare un tuo film, potendo ridoppiare una scena venuta male. È un arricchimento, io poi adoro i film d’animazione. È stato un onore fare i due Cars, e ora questa mamma in Onward. Un’esperienza ottima. Il ruolo della mamma che sprona questi due ragazzi, che cerca di proteggerli, aiutandoli in questa avventura, è un personaggio più caldo rispetto a quello della Manticora. Ho potuto lavorare maggiormente anche in ambito interpretativo, a seconda di come si evolvevano gli eventi. È un film maturo, dalla trama matura, perché porta questi adolescenti a fare scelte importanti. Ci sono passaggi di maturità affettiva ed emotiva. Io ho un fratello e una sorella, sono fortunata, avere fratelli è una cosa preziosa, ci si sente meno soli. Affettivamente si è più seguiti, coccolati, riempiti. Probabilmente è anche questo uno dei motivi per cui ho amato il film“.

Nei panni del papà troviamo Fabio Volo, che si è invece concesso pochissime battute: “Anche io ho fatto esperienze precedenti, come doppiatore. È un po’ un ponte tra il fare l’attore e la radio. Nel film ho due figli maschi, spero non diventi autobiografico perché sono il padre morto. La storia è particolarmente commovente, anche io sogno di rivedere mio padre, avendolo perso. C’è una bellissima canzone di Jenis Joplin, che dice “cambierei tutto il mio domani per un solo giorno del mio passato”. Questa è una storia che tocca tutti noi. Il desiderio di rivedere una persona che non c’è più. Un film che oltre la magia tocca sentimenti molto sani. C’è anche il primo personaggio LGBT che entra nella storia dei bambini. Importante anche dal punto di vista sociale“.

Un personaggio storico, è vero, ma assolutamente decontestualizzato. Una donna ciclope poliziotta che compare in un’unica scena, con un’unica battuta utile a svelare la sua omosessualità/bisessualità. Ma il regista difende questa scelta.

Abbiamo voluto che i mondi da noi creati fossero estremamente realistici, rappresentando tutte le diversità. Per quanto riguarda questo film siamo contenti di aver rappresentato la realtà.

Tra i doppiatori italiani anche Davide Parenzo, che ha pochi secondi nei panni di un cameriere: “Il mio è un cameo, ma sono onorato di averlo fatto per i miei 3 figli, che a luglio saranno 4. Ho fatto radio, scritto libri, ma questa è stata una bellissima esperienza. È un film che si presta a moltissimi livelli di lettura, perché per grandi e piccoli. Sarebbe bello se diventasse una visione collettiva, familiare. Nel percorso di ognuno di noi, in ogni famiglia, ci sono grandi talenti inespressi, e il film ti insegna a come fare per cavarli via. In questo film tutti i personaggi sono positivi, ma hanno bisogno di una situazione che cambi la loro condizione. La vera magia di Onward è proprio questa, la magia di unire la famiglia, il far riscoprire la magia tra i nostri rapporti interersonali“.

Spazio poi allo youtuber Favij, che in italiano doppia uno spiritello: “È il mio 2° film Disney Pixar, dopo il cameo di Ralph Spacca Internet. È stato incredibilmente emozionante, c’è poi una incredibile somiglianza tra me e il protagonista, anche caratteriale. Mi sono messo spesso nei suoi panni, e lui reagiva come avrei reagito io. Mi sono legato molto a lui, e mi son ritrovato a capire varie situazioni. Da figlio unico, non mi era mai mancato così tanto un fratello. Ora capisco quale valore ci possa essere tra fratelli. La figura di mio padre, nella mia vita, è sempre stato importante, per me lui è stato come un fratello. Era tempo che non piangevo per un film, ma ho singhiozzato nel finale. Sono orgoglioso di aver lavorato a Onward“.

Inizialmente annunciato in sala per il 5 marzo, Onward è stato posticipato in Italia al 16 aprile a causa del contagio da Coronavirus. Una psicosi che ha particolarmente coinvolto Milano, come raccontato da Fabio Volo: “Io vengo dal focolaio. Sono il vostro paziente zero. Su a Milano la situazione è surreale, è difficile fare una valutazione, non ci sono confronti passati da poter fare. Ieri sero ero dalla Gruber, mi sono informato sul virus, sulla gravità delle cose, ed è oggettivamente molto meno grave rispetto a quel che si percepisce sui media. Il problema sarà ora anche economico. Non so se queste misure di precauzione siano giuste, ma ci saranno tantissimi falliti e pochissimi morti. Quando io avevo un negozio con mio padre, una settimana senza incasso ci avrebbe fatto fallire. Ci saranno danni a catena, al di là del dicorso della salute“.

Dan Scalon, tra le grandi firme della Pixar, ha poi raccontato le difficoltà nella realizzazione di un simile progetto, durato 6 anni.

Sei anni di lavoro, ma è normale per un film Pixar. Si scrive, riscrive, si fa lo storyboard, si cercano le voci, si perfeziona il progetto. È uno sforzo di grande collaborazione, ci vuole tempo. È fondamentale che qualunque spettatore di qualunque Paese possa provare gli stessi sentimenti, nel vederlo. Nel realizzare questo magico mondo non siamo mai partiti con il dire che la tecnologia sia una brutta cosa. La Pixar esiste grazie alla tecnologia, ma ci lasciamo spesso troppo andare alla comodità. Bisogna spesso scegliere la strada più difficile. Magia è il potenziale nascosto in ognuno di noi, sfidarsi per recuperare quella magia. Il nostro protagonista è un timido, insicuro, impaurito nei confronti di tutti e tutto. Ma si mette alla prova, sceglie la strada più difficile e raggiunge così un equilibrio. La Pixar è sempre stata guidata da un gruppo di artisti che si sono supportati, e ancora oggi impariamo l’uno dall’altro, ci aiutiamo. In futuro vedrete molti altri film originali e storie curiose. Avere un mezzo papà o topi che cucinano poteva sembrare folle, strano, in teoria, eppure si sono realizzate.

Chiusura con Raul Cremona, unico ”mago” tra i doppiatori presenti a cui è stata concessa due solo battute all’interno del film: “Non ho avuto problemi di doppiaggio, perché avevo solo due battute. La magia esiste anche fuori dai cinema, io volevo fare il mago a 16 anni, e oggi 64enne faccio il mago. La magia è attorno a noi, le persone che ci circondano sono la magia. Ma il mondo va verso direzioni diverse. Bisogna continuare a credere che la vita sia un gioco, un divertimento. Continuare a quel che si ama fare“.

Onward – Oltre la Magia è ambientato in un immaginario mondo fantastico e racconta la storia di due fratelli elfi adolescenti, Ian e Barley, che si imbarcano in una straordinaria avventura per scoprire se nel mondo esista ancora un po’ di magia.