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Paranormal Activity – Il segnato: le recensioni Americane

Un’occhiata alle recensioni Americane del film horror “Paranormal Activity: Il segnato”, spin-off della famosa saga soprannaturale

di carla
pubblicato 3 Febbraio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 04:39

Ho visto ieri Paranormal Activity – Il segnato perché ormai ho visto tutta la saga precedente e perché, lo ammetto, sono una delle poche a cui era piaciuto Paranormal Activity del 2007. Ma, ammetto anche questo, Paranormal Activity – Il segnato non mi ha detto assolutamente niente. Dopo aver letto la nostra recensione (negativa) mi sono data un’occhiata alle critiche Americane. Eccole. Su Rotten, mentre scrivo, il film ha il 38% di recensioni positive. Ho detto tutto. A voi è piaciuto?

Ed Gibbs – The Sun Herald: Questo ultimo capitolo del found footage franchise domestico-horror opta per una ben maggiore stupidità soprannaturale rispetto ai suoi predecessori.

Jim Schembri – 3AW: Come per le due precedenti puntate di questo low-cost e super-lucroso franchise horror, la tecnica di video vérité è molto efficace nel consegnare alcuni colpi di scena molto ben progettati…

David Nusair – Reel Film Reviews: Un nobile (ma fallito) tentativo di scuotere la serie Paranormal Activity…

Corey Hall – Metro Times (Detroit, MI): Ci sono tocchi sapienti, ma alla fine il tutto degenera negli stessi vecchi imbrogli demoniaci.

Tom Huddleston – Time Out New York: La trama è un guazzabuglio derivato dei cliché soprannaturali cotti a metà.

Jackie K. Cooper – jackiekcooper.com: Uno stupido stupido film che non fa paura!

Quad City Times (Davenport, IA): Questo amplia l’universo “Paranormal Activity” in modo divertente. Il franchise, che sembrava perdere la presa nel quarto film, non è ancora a corto.

Katherine Monk – Canada.com: Un viaggio estremamente prevedibile lungo il viale dei deja-vu.

Neil Genzlinger – New York Times: il fenomeno found-footage è passato da essere fresco e originale ad essere semplicemente fastidioso.

Kevin Carr – 7M Pictures: Questo film è semplicemente inguardabile.

Rafer Guzman – Newsday: Il cast latino dà al film un tocco fresco e moderno, ma la formula di base sta diventando inaccettabile e stantia.

Joe Neumaier – New York Daily News: Il concetto è lo stesso, e altrettanto stanco come lo era il secondo, il terzo e quarto sequel di “Paranormal Activity”.

paranormal_activity_the_marked_onesRob Hunter – Film School Rejects: non è così spaventoso come i quattro precedenti. E’ meglio scritto e recitato, però, e da solo è un trionfo per un film found-footage.

Justin Lowe – Hollywood Reporter: Uno spostamento aiuta a rivivere la serie horror a basso budget, nonostante la quasi assenza di membri del cast di ritorno.

Andrew Barker – Variety: lo spinoff investe il found-footage franchise horror con umorismo.

Paul Chambers – Movie Chambers: Niente di originale qui, gente.

Peter Howell – Toronto Star: Il vero terrore di questo film è il pensiero terrificante che la malattia della strega di Blair imperversa senza sosta, 15 anni dopo.

Claudia Puig – USA Today: Si tratta di un aggiornamento, qualificandosi come la migliore della serie fin dal primo film che ha affascinato e innervosito il pubblico nel 2007.

Chris Bumbray – JoBlo Movie Emporium: Una delle voci migliori della serie.

Drew McWeeny – HitFix: un corpo contundente, ma è efficace.

Travis Hopson – Examiner.com: il film può essere il migliore dal primo film.

Mark Olsen – Los Angeles Times: sembra un nuovo inizio.