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I 10 film horror più sottovalutati

Perché il genere horror a volte non viene preso in considerazione come si dovrebbe?

di carla
pubblicato 5 Giugno 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 13:47

Il sito HeyUGuys se lo chiede:

Per qualche strana ragione il genere horror ha film più sottovalutati rispetto a praticamente qualsiasi altro genere. La ragione di questo sembra essere che, nonostante film come L’esorcista, La Cosa e Un lupo mannaro americano a Londra (ormai considerati dei classici), il genere ancora non viene preso sul serio.

Ecco che così il sito stila 10 film horror che non hanno ottenuto l’attenzione che meritavano. Giocate con noi e diteci la vostra top 10.

10. Daybreakers (2009): I vampiri dei fratelli Spierig furono un disastro al botteghino nei primi mesi del 2010. Ma Daybreakers è per molti aspetti un film incredibile, che costruisce un diverso mondo del mito del vampiro. Daybreakers ha un sacco di parallelismi sul disagio con il mondo in cui viviamo oggi e la crisi energetica che si avvicina. I Fratelli Spierig fanno un ottimo lavoro con un budget limitato che ritrae un mondo spaventoso e disperato in cui ci sono tutte le possibilità di distruggere la società stessa attraverso l’avidità. Quando uscì si parlò di una trilogia ma purtroppo ora non sembra probabile.

9. In corsa con il diavolo (1975): Fondamentalmente ci sono due coppie (Peter Fonda, Warren Oates, Loretta Swit e Lara Parker) in una gita su un grande camper e… sbagliano strada. Invece di incontrare uomini di montagna, sono testimoni di un sacrificio rituale satanico e mentre le forze dell’ordine locali non credono alle loro parole, il quartetto è minacciato e terrorizzato dai membri del culto. Tetro e cinico.

8. L’insaziabile (1999): La macabra commedia nera di Antonia Bird doveva in origine avere un regista diverso, Milcho Manchevski che è stato licenziato in extremis. Di conseguenza, il film ha un tono un po’ confuso ma è divertente e intelligente, come molti film horror non lo sono. Il film ha stile, una grande sceneggiatura e grandi prestazioni. Gli ultimi dieci minuti sono brutali ed emozionanti.

7. Grace (2009): Il film d’esordio dello scrittore e regista Paul Solet ha fatto un botto ai festival nei primi mesi del 2009, poi più nulla. Il film non è nemmeno uscito e langue in oscurità. E’ tutt’altro che un film perfetto, ma il racconto di Solet di un bambino che brama il sangue al posto del latte ha un senso di terrore strisciante e l’atmosfera che ricorda il miglior lavoro di Lynch. La maggior parte dei film horror sono contenti di dare una sensazione leggermente sconcertante ma questo film si propone di sfidare e provocare e ti fa sentire a disagio.

6. Frailty – Nessuno è al sicuro (2002): nessuno sembrò interessarsi, 10 anni fa, all’esordio alla regia dell’attore Bill Paxton nonostante la presenza di Matthew McConaughey. Quelle persone che hanno ri-scoperto McConaughey come attore nel 2012 farebbero bene a rivedere Frailty. Il film regala brividi e suspense con grandi prestazioni di Paxton e dei due bambini che interpretano i suoi figli. Inoltre ha un gran finale che consente visioni ripetute.

5. Sinistre ossessioni (1995): In qualche modo, pur essendo brillante, il regista Philip Ridley ha diretto solo tre film in 20 anni. Il suo secondo film è una grande fiaba oscura su una coppia che vive nel bosco (Ashley Judd e Viggo Mortensen) che incontra un uomo ferito in fuga, di nome Darkly Noon (Brendan Fraser). Il film è bello, surreale e ha una strana aria da sogno che solo i più abili possono evocare. E’ anche un promemoria su come Brendan Fraser un tempo potesse effettivamente recitare.

4. The Revenant (2009): Ecco un altro film favorito ai festival che è rimasto su uno scaffale da qualche parte. Nel 2009 The Revenant ha avuto sacco di consensi alle proiezioni ed è stato confrontato con Il buio si avvicina di Kathryn Bigelow in più di una occasione. Poi il film è rimasto nascosto fino all’inizio di quest’anno quando è uscito direttamente in DVD a livello internazionale. Il film ha anche un sottotesto su come vengono trattati i soldati americani che combattono per la libertà e il ciclo della violenza presente nel paese.

3. Behind the Mask – Vita di un serial killer (2006): questo film funziona dieci volte meglio di qualsiasi film di slasher. Nathan Baesel è assolutamente perfetto nel ruolo principale, carismatico, affascinante e terrificante. Se ti consideri un fan dell’horror, allora questa è una visione fondamentale.

2. Society – The Horror (1989): Brian Yuzna dipinge la società come mostri disumani che prosperano su incesto e cannibalismo. La pellicola può essere considerata datata per tanti aspetti ma quello che non è datato è la scandalosa festa/orgia. Bello.

1. The Mist (2007): l’adattamento di Frank Darabont del racconto di Stephen King dovrebbe essere considerato come film del calibro di La Cosa e L’Esorcista, come un classico, ma il mondo non sembra averlo ancora capito. Il film ha floppato potentemente quando venne rilasciato. In apparenza si tratta di un racconto su un gruppo di persone intrappolate in un supermercato che devono fronteggiare una nebbia inquietante e mostri che si nascondono in essa. Ma guardando più da vicino questo film è un riflesso della società verso la fine della presidenza di Bush. The Mist ha tutto l’orrore che dovrebbe avere, è spaventoso, emozionante e con qualcosa da dire sul mondo reale.