Home Premio Oscar Oscar 2014: l’India non sceglie The Lunchbox come film rappresentante, è polemica

Oscar 2014: l’India non sceglie The Lunchbox come film rappresentante, è polemica

Oscar 2014: è polemica in India, dove la commissione ha scelto il film The Good Road come rappresentante nella corsa alla statuetta come miglior film straniero al posto di The Lunchbox. La categoria dei film stranieri viene poi messa in discussione da Wild Bunch, distributore in Francia della Palma d’oro La vita di Adele, non candidabile a causa della data di distribuzione in patria.

pubblicato 23 Settembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 09:21

La categoria dei film stranieri in casa Academy Awards continua ad essere bersaglio di accese discussioni, e la corsa agli Oscar 2014 ha già trovato la sua polemica. Vi ricordate cosa era accaduto nell’annata 2012? Burnt By the Sun 2: Exodus di Nikita Mikhalkov, Presidente dell’Unione dei cineasti russi, veniva scelto come rappresentante agli Oscar al posto di Faust di Sokurov. Un film massacrato a Cannes e flop in patria contro un acclamato Leone d’oro.

L’anno scorso la polemica non era arrivata da una scelta contestata, ma da un paese che direttamente si era ritirato dalla corsa: l’Iran aveva ritirato il suo film A Cube of Sugar dopo l’incidente dovuto a Innocence of Muslims, il film “satirico” anti-Islam all’origine dell’attacco alle ambasciate Usa.

La prima grande polemica degli Oscar 2014 arriva dall’India. The Good Road, scritto e diretto da Gyan Correa (quarantaduenne alla sua opera prima), è stato scelto dalla Film Federation of India come rappresentante nella corsa alla statuetta come miglior film straniero. Si tratta di un road movie che vede tre gruppi di persone le cui storie s’intrecciano su un’autostrada.

Eppure erano in moltissimi ad attendersi che venisse selezionato The Lunchbox, una delle sorprese dell’anno. Si tratta dell’opera prima di Ritesh Batra, e racconta una storia d’amore “epistolare” nella Mumbai di oggi. Prodotto e sviluppato grazie al TorinoFilmLab, ha avuto la sua prima mondiale alla Semaine de la Critique, dove ha ricevuto un’accoglienza calorosa e ottime recensioni.

The Lunchbox ha viaggiato e sta viaggiando in tutto il mondo, anche in diversi festival come Karlovy Vary, Telluride e Londra, ed è stato scelto per la distribuzione americana dalla Sony Pictures Classics. Insomma: aveva tutte le carte in regola per diventare uno dei più forti contendenti ad entrare nella cinquina per il miglior film straniero 2014. E invece… Aseem Chhabra, giornalista indiano, scrive a riguardo:

Non ho nulla da dire su The Good Road.

Come la maggior parte della critica e del pubblico in India e come gli spettatori stranieri di film indiani, non ho visto il film. Ha avuto una piccolissima distribuzione nel Gujarat. E da quel che so è stato proiettato ad un solo festival straniero – il piccolissimo e di nicchia London Indian Film Festival. Non ho letto nulla su di lui. Potrebbe essere un buon film e gli auguro buona fortuna. Ma dire che sono delusa dal fatto che The Lunchbox non è stato scelto è un gran eufemismo. Ho il cuore a pezzi.

Dal canto suo anche lo stesso Batra è rimasto sorpreso, esprimendo il suo disappunto su Twitter:

Distrutto. Avremmo potuto farcela come ci avevano detto il nostro distributore americano e la stampa americana…

Anne Thompson di Indiewire, grande sostenitrice del film, rincara la dose e attacca direttamente la categoria dei film stranieri:

Questo mette in evidenza la necessità dell’Academy di sistemare la categoria dei film stranieri, inceppata da diversi anni. Uno dei problemi di lasciare la scelta ai singoli paesi stranieri è che sono spesso miopi, se non corrotti, e non necessariamente scelgono il film che ha migliori possibilità di competere agli Oscar contro altri titoli.

Allo stesso tempo anche la regola della data massima per uscire in patria per potersi candidare lascia ancora perplessi. Un film straniero, per poter essere selezionato dalla propria nazione, deve uscire in patria entro il 30 settembre dell’anno. Per questo motivo non era candidabile La vita di Adele, il film di Abdellatif Kechiche che ha vinto la Palma d’oro all’ultimo Festival di Cannes 2013. Wild Bunch, distributore del film in Francia, non ci pensa nemmeno a spostare la data d’uscita della pellicola in Francia (9 ottobre!):

Non abbiamo mai pensato di modificare la nostra strategia di distribuzione per assecondare la stupidità delle regole degli Oscar. Dovremmo mettere in rischio la nostra strategia in Francia per un Oscar al Miglior film straniero che non aggiunge nulla alla Palma d’oro? Quelle regole sono uniche, ben specifice e non hanno senso. Allo stesso tempo, non gliene frega nulla a nessuno di questa categoria. Noi puntiamo a… tutte le categorie, che sono quelle che contano.

Fuoco e fiamme, forse anche più degli anni scorsi. Quello che scricchiola è proprio il meccanismo così rigido da apparire assurdo. Certo, serve a dare ordine ad una quantità di film smisurata, che sarebbe impensabile poter visionare completamente se fosse permesso a tutti i film stranieri di autocandidarsi. Però il meccanismo resta piuttosto macchinoso e permette che saltino fuori casi come quello di The Lunchbox che scatenano discussioni spesso feroci.

Anche noi abbiamo avuto le nostre belle beghe: ricordate il caso Io sono l’amore? Vedremo come andrà invece quest’anno: tutto sembra portare ad un titolo solo, ovviamente, ma mai dire mai…

The Lunchbox è uscito in India il 20 settembre 2013. Il nuovo progetto di Ritesh Batra s’intitola A Place in the Future, ed è uno dei 12 progetti selezionati per Biennale College – Cinema 2013/14.

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