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Golden Globe 2014: La grande bellezza miglior film straniero. Sorrentino: «Italia Paese strano ma bellissimo»

Dopo quattordici anni il Golden Globe torna in Italia. Da Giuseppe Tornatore a Paolo Sorrentino. La grande bellezza è il miglior film straniero

pubblicato 13 Gennaio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 05:15

Si sperava in un trionfo e trionfo è stato. Il cielo di Los Angeles si tinge coi colori della bandiera di casa allorché una dolce ed elegante Zoe Saldana, in uno stentato ma apprezzabile italiano, pronuncia quelle tre parole: La grande bellezza. Era il 1990 e a vincere fu uno dei film italiani più apprezzati degli ultimi trent’anni fuori dai nostri confini, ossia Nuovo cinema paradiso. Dopo tutti questi anni il Golden Globe torna in Italia e ad aggiudicarselo è il film di Paolo Sorrentino.

Se l’1 marzo non sarà facile, oggi lo era addirittura meno, non fosse altro per la presenza de La vita d’Adéle, che a questo punto chiude una stagione fulminante senza né Golden Globe né Oscar, dopo essere partito a razzo con la Palma d’Oro a Cannes – anche ai danni proprio de La grande bellezza. Ad ogni modo, il regista partenopeo porta a casa un importante riconoscimento, il cui valore da queste parti sinceramente tendiamo ad estendere non tanto al nostro cinema quanto al Paese tutto. Non importa se e quanto a ragione. Un Paese, l’Italia, che Sorrentino ha definito «strano ma al tempo stesso bellissimo», ed in cui produttori e finanziatori vari che vi operano all’interno non dovrebbero in alcun modo lasciar cadere nel vuoto questo chiaro segnale.

Perché, al di là di ogni legittima opinione personale su La grande bellezza, ad essere stata riconosciuta in questa notte losangelina (notte per noi, s’intende) è stata anzitutto la libertà di un autore che ha potuto anche strafare, correndo più di qualche rischio. Rischio senza il quale, parafrasando un antico aforisma, non potrà mai esserci vera gloria.

A caldo però ogni ulteriore commento è superfluo. Per ora ci si goda questo in fondo atteso traguardo, senza troppo soffermarsi su un futuro dai contorni oltremodo incerti. Ci sarà tempo per tirare le somme su questo premio così come sull’impatto che potrebbe comportare. Da parte della redazione di Cineblog giungono intanto i nostri più sentiti complimenti a tutti coloro che hanno lavorato al film. Dal primo all’ultimo.