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Jimmy’s Hall: nuove clip in italiano e una featurette con intervista al regista Ken Loach

Jimmy’s Hall: video, trailer, poster, immagini e tutte le informazioni sul film drammatico di Ken Loach nei cinema italiani dal 18 dicembre 2014.

pubblicato 15 Dicembre 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 02:57

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 18 dicembre esce nei cinema Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà, il nuovo film di Ken Loach.

Bim Distribuzione ha reso disponibili due nuove clip in italiano con scene tratte dal film e una featurette sottotitolata con un’intervista al regista Ken Loach.

Vi lasciamo alle clip e ad alcune note dello sceneggiatore Paul Laverty ricordandovi che anche disponibile una recensione in anteprima del film.

Note dello sceneggiatore Paul Laverty

Incoraggiato ad approfondire le ricerche sulla vita e la sala da ballo di Jimmy, la mia prima tappa è stata la cittadina di Effernagh, nella contea di Leitrim, e il desolato incrocio davanti al pub “Black Swan”, in mezzo alla campagna. A un angolo c’era un cartello di legno con la scritta: “Sito della Pearse-Connolly Hall. In ricordo di Jimmy Gralton, socialista del Leitrim espulso per motivi politici il 13 agosto del 1933”. Benché la sala sia stata bruciata da “ignoti” la notte di Capodanno del 1932, ancora si intravedeva il perimetro di quello che restava delle pareti esterne, tra l’erba alta.

Era una giornata grigia e piovosa di gennaio, e l’unico suono era quello prodotto dalle cornacchie appollaiate sugli alberi vicini. Ma lentamente, nella mia immaginazione, ho cominciato a sentire il rumore dei passi di danza e la musica che arrivava da un tempo lontano. Non ho potuto fare a meno di sorridere pensando alle armi segrete di Jimmy nella sua battaglia contro il grigiore e l’apatia: l’elegante grammofono portato dagli Stati Uniti e la sua collezione di dischi. C’era gente pronta a farsi cinquanta chilometri in bicicletta per ascoltare l’ultimo disco americano,
mentre i parroci locali tuonavano contro la musica del diavolo e la“losangelizzazione” della cultura irlandese.

Clip 2 – Vieni via con me!:

In un documento dell’epoca, ho letto che centinaia di persone affollavano la sala, quando ospitava le udienze del tribunale repubblicano, istituito durante la guerra d’Indipendenza nel 1921, in alternativa ai tribunali gestiti dagli inglesi, che venivano boicottati. Per fare rispettare le sentenze del tribunale, Jimmy e i suoi compagni avevano costituito il Comitato di azione diretta, che non soltanto sfidava i diritti di proprietà dei grandi allevatori, ma dava anche fastidio alle frange più reazionarie dell’IRA. In un’occasione, la sala fu circondata dai soldati e Jack riuscì a mettersi avventurosamente in salvo saltando da una finestra sul retro. Alla fine, nel maggio del 1922 fu costretto a fuggire negli Stati Uniti, un mese dopo l’inizio della Guerra civile che avrebbe devastato il paese.

Me ne stavo lì, con i sermoni dei parroci O’Dowd e Cosgrove – i rappresentanti locali della Chiesa, all’epoca – che mi ronzavano nelle orecchie, quando mi sono tornate in mente le parole pronunciate da un ricco agricoltore nel film Il vento che accarezza l’erba, quando dice ai due fratelli militanti dell’IRA che se quelli come loro avessero vinto la guerra, l’Irlanda sarebbe diventata “un acquitrino infestato di preti”. A pochi passi dalla sala da ballo c’era la casa di Jimmy, oggi abbandonata e in rovina, che sorgeva sui pochi acri di terra paludosa di proprietà della sua famiglia, ora interamente ricoperti di canne. Non era difficile immaginare una vita dura, passata a combattere contro gli elementi.

La storia della Plantation (l’insediamento dei coloni inglesi e scozzesi in Irlanda) è inscritta nel paesaggio di quei luoghi in cui tante umili famiglie cattoliche tiravano faticosamente avanti lavorando una terra poverissima, e integrando il magro bilancio con le trasferte in Scozia, per la raccolta delle patate. Immaginavo che fosse questo il contesto in cui era maturato il forte senso di giustizia sociale di Jimmy, alimentato anche dalla coscienza politica dei suoi genitori.

Featurette in italiano con intervista a Ken Loach:

Jimmy’s Hall: prima clip in italiano del film di Ken Loach

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 18 dicembre Bim distribuirà nei cinema italiani Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà, il nuovo film del regista inglese Ken Loach di cui oggi vi possiamo mostrare la prima clip in italiano.

A seguire trovate alcune note di produzione dello sceneggiatiore e avvocato inglese Paul Laverty collaboratore di lunga data di Ken Loach e vi ricordiamo che è anche disponibile una recensione in anteprima del film.

Note di produzione

A volte l’idea per una storia arriva all’improvviso come un dono del cielo, e devi solo ringraziare la tua buona stella. L’idea per Jimmy Hall è arrivata così, attraverso un vecchio amico – l’attore e drammaturgo Donal O’Kelly – che avevo incontrato in Nicaragua negli anni ottanta, quando gli Stati Uniti erano impegnati a reprimere la rivoluzione sandinista e il suo popolo. Tre anni fa, Donal e Sorcha Fox stavano lavorando a un progetto teatrale nella contea di Leitrim, per richiamare l’attenzione sulla drammatica condizione dei richiedenti asilo in Irlanda, molti dei quali vivevano per anni in un limbo sotto la costante minaccia dell’espulsione. Donal voleva coinvolgerli in un evento di teatro-danza che ricollegava la loro storia a quella di Jimmy Gralton, l’unico irlandese espulso dal suo paese come “immigrato clandestino”, senza processo, nell’agosto del 1933.

Quando scegli un progetto cinematografico a cui sai che dovrai dedicare tante energie c’è sempre una componente istintiva: è una questione di pancia. Quando ho letto la vita di Jimmy Gralton mi sono subito chiesto – e ho chiesto a Donal – se si prestasse a una trasposizione cinematografica. Mi aveva colpito lo sforzo collettivo, volontario e gratuito, compiuto da un’intera comunità per costruire una sala da ballo dove la gente potesse incontrarsi per discutere, pensare, studiare, tenere corsi e, naturalmente, cantare e ballare senza interferenze, neppure da parte della Chiesa e dello Stato, all’epoca saldamente alleati. Jimmy e i suoi compagni volevano costruire uno spazio libero in un paese sempre più autoritario e dominato dall’ideologia della chiesa cattolica, abituata a considerare l’istruzione come una sua prerogativa esclusiva*.

L’immediatezza della storia e insieme la complessità dei temi che sollevava rendevano estremamente allettante la prospettiva di farne un film. La sala da ballo era già un personaggio in sé. Ne ho parlato con Ken, e ho percepito la mia stessa reazione istintiva: gli brillavano gli occhi all’idea di raccontare una storia così intensa e avvincente. Anche la produttrice Rebecca O’Brien era entusiasta di girare un altro film in Irlanda, dieci anni dopo Il vento che accarezza l’erba. [Paul Laverty]

* E’ difficile quantificare il controllo che la Chiesa esercitava sulla vita quotidiana di un intero paese, soprattutto dopo il Congresso eucaristico del 1932, che sancì l’alleanza tra governo e gerarchie ecclesiastiche. In molti hanno sottolineato il declino subito dal cattolicesimo in Irlanda negli ultimi dieci anni, ma la verità è che la Chiesa è sempre rimasta ostinatamente e saldamente aggrappata al potere. Mentre scrivo queste note, 23 settembre 2013 e terz’ultimo giorno di riprese, l’Irish Times parla di un accordo appena raggiunto sul “trasferimento della prima scuola elementare cattolica statale che diventerà interconfessionale e sarà posta al di fuori del controllo della Chiesa cattolica”. Il giorno in cui abbiamo iniziato le riprese, un sacerdote che fa parte del consiglio di amministrazione di un grande ospedale di Dublino si è opposto all’applicazione di una recente disposizione di legge introdotta dal governo per tutelare la vita delle donne.

Jimmy’s Hall: trailer ufficiale italiano del film di Ken Loach

Aggiornamento di Pietro Ferraro

Il prossimo 18 dicembre Bim Distribuzione porterà nelle sale italiane Jimmy’s Hall – Una storia d’amore e libertà, l’ultimo film del regista Ken Loach accolto al Festival di Cannes con dieci minuti di standing ovation.

In un’irlanda sull’orlo della guerra civile Jimmy Gralton (Barry Ward) apre una sala da ballo dando ai giovani un posto dove incontrarsi e divertirsi, ma ben presto Chiesa e politici ne faranno un bersaglio da distruggere…

Vi lasciamo alla sinossi ufficiale ricordandovi che è disponibile anche una recensione in anteprima del film.

Nel 1921, il peccato di Jimmy Gralton è stato quello di avere costruito una sala da ballo a un incrocio di campagna, in un’Irlanda sull’orlo della Guerra civile. La Pearse-Connolly Hall è un locale dove i giovani possono andare per imparare, discutere, sognare… ma soprattutto per ballare e divertirsi. Giorno dopo giorno, il locale diventa sempre più affollato e popolare, finché la sua fama di ritrovo di socialisti e liberi pensatori arriva alle orecchie della Chiesa e dei politici, che alla fine costringono Jimmy a fuggire in America e la sala da ballo a chiudere.

Dieci anni dopo, nel pieno della Grande Depressione, Jimmy torna nella Contea di Leitrim per prendersi cura di sua madre, deciso a condurre una vita tranquilla. La sala da ballo è sempre lì ma abbandonata, e nonostante le pressioni dei giovani del posto resta chiusa. Ma col passare del tempo, Jimmy tocca con mano la povertà e l’oppressione culturale che affliggono la sua comunità, e il leader e l’attivista che sono in lui prendono il sopravvento. Così, decide di riaprire la sala, costi quello che costi…

Jimmy’s Hall: trailer e foto del film di Ken Loach

Praticamente già confermato in concorso al Festival di Cannes, Jimmy’s Hall è l’ultimo film di fiction in assoluto del grande Ken Loach. Che racconta la storia vera dell’attivista politico irlandese James Gralton (interpretato da Barry Ward, volto da tenere d’occhio). Ecco il primo trailer, tra comunismo, religione, politica e guerra.

Dopo Jimmy’s Hall ha annunciato che girerà solo documentari. Sono convinto che a molti la notizia non farà né caldo né freddo: e invece il cinema di Ken Loach dovremmo tenercelo stretto, anche quando funziona meno (gli è capitato, ogni tanto, di sbagliare). A questo punto speriamo che con Jimmy’s Hall chiuda col botto.

Siamo all’inizio del ‘900. James Gralton è un attivista politico costretto ad emigrare dall’Irlanda negli Stati Uniti. Si tratta dell’unico uomo irlandese ad essere stato espulso dal paese. Torna per combattere nella guerra d’indipendenza e decide poi di aprire un salone da ballo, che diventa anche luogo di raduno per discussioni politiche. Ma la Chiesa cattolica inizia ad osteggiare gli incontri, e James si trova in una guerra personale per la difesa della libertà di pensiero e parola nel periodo oscuro della “paura rossa”.

Insomma: politica, Irlanda, comunismo vs. religione. Ci sono tutti gli ingredienti del cinema di Loach, che conclude la sua carriera da cineasta di fiction con un film che sembra seguire le orme di Terra e libertà e Il vento che accarezza l’erba (qui i suoi 5 film migliori secondo Cineblog). Come sempre in cabina di sceneggiatura c’è Paul Laverty, fidato collaboratore del regista da anni e anni.

Ma attenzione soprattutto al protagonista Barry Ward: è una delle stelle nascenti del cinema inglese e siamo sicuri che la sua interpretazione resterà impressa. Lo rivedremo a Venezia nel film Blood Cells, sviluppato grazie a Biennale College – Cinema.

Jimmy’s Hall uscirà nei cinema inglesi il 30 maggio 2014, data che conferma – se ce ne fosse bisogno – la sua presenza in concorso al Festival di Cannes. In attesa di averne la conferma e di vederlo, ecco il primo convincente trailer e una gallery di foto.


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