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E’ morto Jonathan Demme – il ricordo di Blogo

Un cancro all’esofago ha stroncato uno dei più grandi registi degli ultimi 30 anni. Jonathan Demme.

pubblicato 26 Aprile 2017 aggiornato 28 Agosto 2020 07:00

Hollywood piange uno dei suoi registi più talentuosi, deceduto oggi all’età di 72 anni. Jonathan Demme è morto a causa di un cancro all’esofago, negli anni combattuto e sconfitto ma ultimamente tornato a far danni. Oltre 40 anni fa, poco più che 30enne, l’esordio alla regia con Femmine in gabbia, nel 1974, per poi tornare dietro la macchina da presa con il più quotato Il segno degli Hannan, thriller con Roy Scheider e Janet Margolin basato sul racconto The 13th Man di Murray Teigh Bloom. Nel 1980 è tempo di Una volta ho incontrato un miliardario, commedia candidata a 3 premi Oscar e a 5 Golden Globe. Anni ’80 che proseguono su questa strada con Qualcosa di travolgente (1986), interpretato da Melanie Griffith e Jeff Daniels, e con Una vedova allegra… ma non troppo (1988), interpretato da Michelle Pfeiffer e Matthew Modine, per poi lasciare strada ad un film che è entrato di diritto nella Storia del Cinema.

Il Silenzio degli Innocenti, uscito nel 1992 e diventato il 3° terzo film in assoluto, dopo Accadde una notte e Qualcuno volò sul nido del cuculo, a vincere i cinque premi Oscar più importanti: miglior film, miglior regia, miglior attore (Anthony Hopkins), miglior attrice (Jodie Foster) e sceneggiatura (di Ted Tally). Demme si porta a casa anche il premio per la miglior regia al Festival di Berlino, oltre ad un Golden Globe per il miglior film. L’anno dopo, è il 1993, arriva il bis di critica e di pubblico con Philadelphia, tra i primissimi titoli hollywoodiani a trattare il tema dell’omosessualità, vista attraverso le drammatiche lenti dell’AIDS. Tom Hanks vince il suo primo Oscar come miglior attore, così come Bob Dylan, premiato per la miglior canzone originale.

Nel 1998 l’inatteso, immeritato e pesante flop di Beloved, con Thandie Newton, Danny Glover e Oprah Winfrey, vergognosamente neanche distribuito in Italia, per poi passare a The Truth About Charlie, remake di Sciarada alquanto dimenticabile. Ancora un remake nel 2004 con The Manchurian Candidate, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nonché rifacimento del film del 1962 Va’ e uccidi di John Frankenheimer, mentre nel 2008 la critica torna ad applaudire compatta Rachel sta per sposarsi, titolo che porta ad una nomination ai Golden Globe e agli Oscar la giovane Anne Hathaway. 5 anni fa l’esperienza tutta italiana con il doc Enzo Avitabile Music Life, per poi girare il suo ultimo film nel 2015, al fianco dell’amica Meryl Streep: Dove eravamo rimasti.

Ad una carriera poliedrica e straordinaria, anche se caratterizzata da alti e bassi, ci verrebbe da rispondere, mai esageratamente prolifica eppure segnata da almeno un paio di capolavori che rimarranno per sempre nell’Olimpo del cinema. Addio Jonathan Demme.