Home Recensioni Rec 3 – La Genesi: recensione in anteprima dal Science+Fiction

Rec 3 – La Genesi: recensione in anteprima dal Science+Fiction

Arriva Rec 3 – La Genesi, il film prequel della saga horror spagnola: leggi la recensione in anteprima di Cineblog.

pubblicato 9 Dicembre 2012 aggiornato 31 Luglio 2020 19:30

All’inizio fu Rec, una delle sorprese horror del decennio. Diretto a quattro mani da Jaume Balagueró e Paco Plaza, due registi che prima singolarmente valevano poco, Rec ha riportato in auge il mockumentary e il found footage, rilanciando la moda dello stile di ripresa “amatoriale”, più vero del vero.

Il suo sequel, Rec 2, si sforzava di trovare qualcosa di originale rispetto al prototipo, attraverso la moltiplicazione dei punti di vista della storia e delle videocamere. Si arriva così alla nuova “era” di Rec, in cui i due registi si dividono e decidono di girare da soli i nuovi episodi: Rec 3 – La Genesi è diretto da Plaza, mentre Rec 4 – Apocalypse avrà la firma di Balaguerò.

Col tempo Balaguerò ha dimostrato di essere una voce interessante nel panorama del cinema di genere, comunque la si pensi su di lui. Plaza, invece, è rimasto a Second Name: un regista improponibile. A confermarlo c’è proprio questo imbarazzante Rec 3, filmetto orrorifico che piacerà chi cerca grasse risate con gli amici, ma non può in nessun modo accontentare chi dall’horror cerca altro.


Eppure l’inizio del film fa ben sperare. Siamo al matrimonio di Koldo e Clara, e alla festa ci sono tutti gli invitati che ci si aspetta di trovare: i parenti, tra cui gli immancabili “rintronati”, e i vari conoscenti, tra cui si riconosce subito il gruppo di amici dello sposo. Ma uno degli zii è stato morso da un cane, ed inizia a sentirsi male…

Il found footage è affrontato attraverso una molteplicità di fonti. Una videocamera HD, tenuta in mano da un giovane cugino dello sposo; una Red di un operatore Filmax (la casa di produzione della pellicola…); altre videocamerine e cellulari. Si entra subito dentro la storia, in attesa – tra un ballo e l’altro – che si scateni il putiferio. Poi Plaza sorprende tutti e se ne frega del found footage.

Con un colpo d’ala inaspettato rompe letteralmente la videocamera principale del cugino e fa partire ufficialmente il film, che è diretto con uno stile ordinario. Così il regista si libera della fatica della verosimiglianza a tutti costi per spingere il pedale su tutto quel che vuole, toccando punte di volontario trash non da poco. Ma il trash bisogna saperlo fare, e Plaza – senza Balaguerò, poi! – non è evidentemente adatto.

Rec 3 è puro disordine impazzito che non si sa bene come digerire. Dovremmo ridere di fronte a Koldo che, per “affrontare” gli infetti, ha un'”illuminazione” e si veste con l’armatura di San Giorgio? E come la mettiamo con l’uomo vestito da Sponge Bob (con la gag ripetuta sui diritti d’autore…)? Pare poi che Plaza creda anche che il pubblico debba sentirsi toccato dalla storia d’amore tra i due protagonisti, vista una notizia che ha a che fare con Clara e l’agghiacciante inquadratura finale.


Rec 2, tra l’altro, decideva di puntare sul fattore esorcistico, con omaggi palesi a Friedkin e un abbozzo di teoria sulla lotta tra Bene e Male in salsa religiosa. Rec 3 spinge ancora di più il pedale sulla matrice cattolica della saga e scade involontariamente nella farsa. Il discorso della genesi biblica, forzato e banalissimo, serve solo ad introdurre una novità sull’aspetto degli infetti (il riflesso nello specchio ne rivela la natura demoniaca) e l’insipida figura del prete, che nel finale funziona addirittura da “deus ex machina” (!).

Il gore è copioso, ma non fa alcun effetto se inserito in un calderone dove l’anarchia è solo purissima mancanza d’ispirazione. La stessa figura di Clara, che se ne va in giro con il vestito da sposa strappato, la giarrettiera in vista e una motosega, vorrebbe essere iconica, ma non può non lasciare perplessi.

Solo una cosa funziona, ed è il nonno sordo che, nel finale, regala una simpatica “sorpresa” di sceneggiatura: ma siamo arrivati al punto in cui bisogna accontentarsi di una cosina del genere. Il resto è inguardabile e inascoltabile, cinema di genere nella sua forma peggiore. A questo punto, che Rec 4 – Apocalypse lo diriga Balaguerò cambia di poco le aspettative: se questa è la linea guida…

Voto di Gabriele: 2

Rec 3 – La Genesi ([REC]³ Génesis, Spagna 2011, horror 80′) di Paco Plaza; con Leticia Dolera, Diego Martín, Javier Botet, Àlex Monner, Ismael Martínez, Ana Isabel Velásquez, Mireia Ros, Itziar Castro, Blai Llopis, Emilio Mencheta – Qui il trailer italianoIn sala dal 17 gennaio 2013.