Home Berlinale - Festival internazionale del cinema di Berlino Prince Avalanche: trailer e poster per il ritorno di David Gordon Green

Prince Avalanche: trailer e poster per il ritorno di David Gordon Green

Il primo trailer di Prince Avalanche arriva in rete, rivelando le prime scene del film di David Gordon Green. Che, dopo commedie molto discutibili, sembra tornato sulla cresta dell’onda, grazie all’accoglienza entusiastica al Sundance e al premio per la regia a Berlino.

pubblicato 26 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 18:23

Girato in gran segreto quest’estate, Prince Avalanche è già una delle prime sorprese del 2013. Perché riporta David Gordon Green sulla cresta dell’onda dopo opere più che discusse e criticate. Perché al Sundance ha avuto critiche entusiaste. E perché infine a Berlino, dov’era in concorso, ha vinto a sorpresa il premio per la miglior regia.

Prince Avalanche è il remake dell’islandese Either Way, vincitore al Torino Film Festival nel 2011, e vede Emile Hirsch e Paul Rudd in mezzo al “nulla” in Texas. I loro personaggi lavorano tracciando segnali orizzontali su una strada sperduta e messa non proprio benissimo, e sono costretti a stare in contatto per forza di cose.

Dal trailer possiamo vedere come il personaggio di Hirsch sia quello più pazzo fra i due: ma insieme, il livello di “follia” potrebbe essere altissimo. Come se non bastasse, David Gordon Green ha già praticamente pronto un altro film, Joe, che vede per protagonista Nicolas Cage nei panni di un ex detenuto che stringe amicizia con un quindicenne.

Prince Avalanche uscirà negli States nei cinema e in VOD il 9 agosto 2013.


Il ritorno del “vero” David Gordon Green?


21 gennaio 2013 – Avete detto Mario e Luigi? Secondo noi Emile Hirsch e Paul Rudd ci assomigliano parecchio in questa foto. E scommettiamo che David Gordon Green l’ha fatto apposta a vestirli così, ovviamente. Prince Avalanche ha avuto da poche ore la sua premiere al Sundance, e le prime reazioni sono estremamente positive. Ma di cosa tratta questo film, sicuramente tra i titoli più attesi del programma del festival indie?

Innanzitutto è un ritorno, da quel che leggiamo in giro: quello del “vecchio” David Gordon Green, e non dell’ultracorpo che l’ha sostituito negli ultimi cinque anni (basti citare Lo spaventapassere). Si tratta poi di una storia d’amicizia ambientata nell’estate del 1988. Due uomini, che non si sono mai visti prima, devono lasciare le loro vite per andare a tracciare segnali orizzontali su una strada sperduta e messa non benissimo. Pian piano iniziano a conoscersi e a diventare amici.

Le riprese di Prince Avalanche si sono concluse in Texas quest’estate, dove si sono tenute in gran segreto. Green ha portato con sé solo una piccola crew di amici, così ha potuto mantenere il silenzio attorno all’operazione. Che, tra l’altro, è un remake: quello di Either Way, il bel film islandese che vinse il Torino Film Festival nel 2011. Curiosamente, è lo stesso festival in cui Green è stato per ben tre volte in concorso, e che ha pure vinto con il capolavoro d’esordio, George Washington.


Prince Avalanche segna poi il ritorno del regista al Sundance: la sua ultima volta al festival di Park City fu con il bellissimo Snow Angels. Era il 2007: l’ultimo anno del “vero” Green, prima delle commediacce (giustamente) massacrate dalla critica. A tal proposito, il regista ha una “strana” idea – tutta sua e personalissima – di come la sua carriera sia recepita dal pubblico. In un’intervista con Filmmaker Magazine, Green ha infatti dichiarato:

Sto facendo diversi tipi di film per diversi tipi di pubblico. Non sono quel genere di regista che ha un gran numero di fan, ma va bene così perché non ho la pressione di dover essere geniale o coerente o robe del genere. Non credo che nessun mio film sia stato meno che indipendente. Infatti, i due film con i quali credo di aver avuto più libertà creativa e “indipendenza” durante la mia carriera sono stati quelli prodotti dagli studio, e anche le più grandi pubblicità che ho girato per delle grandi corporation.

Uh. Sarà: allora forse Green semplicemente non è bravo a girare le commedie demenziali. Il che conferma che forse Strafumati è stato un vero abbaglio per molti. E poi forse Green non è conscio del seguito che ha… Ma detto questo, noi speriamo parecchio in Prince Avalanche: non che sia un altro All the Real Girls, anche perché quest’ultimo film è innanzitutto una commedia (drammatica, ma una commedia). Ma speriamo che sia almeno un ritorno a certe atmosfere rarefatte e a certe emozioni più sentite.

Le prime reazioni dal Sundance vanno proprio in questa direzione, e qui stiamo già facendo i salti di gioia. Il fatto che il film sia anche in concorso al Festival di Berlino, infine, ci fa alzare il sopracciglio. Poi Green potrà tornare a dedicarsi anche ad altro (La casa nella prateria, o il travagliato remake di Suspiria, se mai si farà). Ma un suo bel film… quanto ci manca.

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