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Oscar 2015, migliore colonna sonora: Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Interstellar, Turner, La teoria del tutto

Il prossimo 22 febbraio saranno annunciati i vincitori degli Oscar 2015. Scopri e vota con Blogo tutti i candidati alla categoria Migliore colonna sonora.

pubblicato 3 Febbraio 2015 aggiornato 30 Luglio 2020 18:31

Manca meno di un mese alla consegna, il prossimo 22 febbraio, degli Oscar 2015 e proseguiamo con il proporvi i nostri approfondimenti con annesso sondaggio sui film candidati categoria per categoria.

Dopo avervi proposto i candidati per la miglior scenografia, costumi, trucco, sonoro, montaggio sonoro e fotografia, è arrivato il turno di un’altra categoria tecnica con i 5 nominati alla Migliore colonna sonora.

I nominati di quest’anno per le migliori musiche sono il francese Alexandre Desplat per The Imitiation Game e Grand Budapest Hotel, il tedesco Hans Zimmer per Interstellar, l’inglese Gary Yershon per Turner e l’islandese Jóhann Jóhannsson per La teoria del tutto.

A seguire trovate il sondaggio in cui potete esprimere la vostra preferenza sulla categoria e a seguire il consueto approfondimento sui film candidati.

Alexandre Desplat per “Grand Budapest Hotel” e “The Imitation Game”

– Sono 9 in totale le nomination ricevute dal Grand Budapest Hotel di Wes Anderson che narra la storia di Gustave H., il leggendario concierge del Grand Budapest Hotel interpretato da Ralph Fiennes, e del suo giovane protetto Zero, alle prese con il furto e il recupero di un dipinto rinascimentale inestimabile e la battaglia per un enorme patrimonio di famiglia.

– Sono 8 in totale le nomination collezionate da The Imitation Game di Morten Tyldum, con protagonista Benedict Cumberbatch nei panni del matematico e crittoanalista Alan Turing. La pellicola è l’adattamento cinematografico della biografia “Alan Turing. Storia di un enigma” scritta da Andrew Hodges nel 1983.

– Il compositore francese Alexandre Desplat è alla sua ottava candidatura all’Oscar con nessuna statuetta vinta. Le altre nomination le ha ricevute per le musiche dei biografici The Queen – La regina e Il discorso del re, gli adattamenti Il curioso caso di Benjamin Button e Philomena, il film d’animazione Fantastic Mr. Fox e il thriller Argo.

– Nato da madre greca e padre francese, Desplat è cresciuto in Francia dimostrando da sempre un grande amore per la musica dei film hollywoodiani; ha iniziato a lavorare nell’industria cinematografica francese nel 1980. Con un debole per il lirismo, le orchestrazioni eleganti, e la drammatizzazione accurata, è di diritto considerato tra i più grandi di tutti i tempi. “Ero in macchina con un amico che mi aveva dato un doppio vinile di Star Wars,” ricorda Desplat, “Sarà stato il ’78. Mi ha passato questo disco, e mi ricordo di avergli detto,”Hmm. ‘Musica composta e diretta da John Williams.’ Questo è quello che voglio fare. “Ed è quello che sto facendo”.

– Nel carnet di riconoscimenti di Desplat figurano un Golden Globe per il film drammatico Il velo dipinto, un BAFTA e un Grammy per il biografico Il discorso del re; un Orso d’argento al Festival di Berlino e un César per le musiche del crime Tutti i battiti del mio cuore.

Altri crediti: Syriana (2005), La bussola d’oro (2007) Il profeta (2009), Coco avant Chanel – L’amore prima del mito (2009), L’uomo nell’ombra (2010), Harry Potter e i doni della morte parte 1 & 2 (2011), The Tree of Life (2011), Moonrise Kingdom (2012), Zero Dark Thirty (2012), Monuments Men (2014).

Colonna sonora The Imitation Game 

Colonna sonora Grand Budapest Hotel

Hans Zimmer per “Interstellar”

87th Annual Academy Awards Nominee Luncheon - Arrivals

– Sono 5 in totale le nomination collezionate da Interstellar, il dramma fantascientifico di Christopher Nolan su Buchi neri, tunnel spazio-teporali ed esplorazione spaziale che prende spunto da un trattato del fisico teorico del “California Institute of Technology” Kip Thorne e vede protagonista l’attore Premio Oscar Matthew McConaughey.

Hans Zimmer è alla sua nona candidatura con una statuetta vinta nel 1995 per il film d’animazione Il re leone. Le altre nomination Zimmer le ha ricevute per le musiche di Rain Man, Uno sguardo dal cielo, Qualcosa è cambiato, La sottile linea rossa, Il principe d’Egitto, Il gladiatore, Sherlock Holmes e Inception.

– Hans Zimmer con questo lungometraggio firma la sua quinta collaborazione con il regista Christopher Nolan. “Hans è una parte molto importante del mio team creativo, e nel caso di questo film, gli ho chiesto di scrivere le musiche prima ancora di cominciare a ri-scrivere la sceneggiatura”, spiega Nolan. “L’ho tenuto all’oscuro di tutto, anche sul genere di questo film”. Il regista ha dato seguito alla sua proposta con una busta contenente il dattiloscritto di una breve scena. Zimmer ricorda: “Era la storia meravigliosa di un padre e del suo rapporto con il figlio; e mi ha molto colpito, perché mio figlio non vuole diventare un musicista – e sogna di fare lo scienziato – era evidente che Chris aveva toccato tutti i tasti giusti con me”. Il compositore si è seduto al pianoforte e ha cercato di ricordare le emozioni che vissuto da padre. Poco dopo, Nolan è venuto a sentire quel che aveva composto. Zimmer ricorda: “Gli ho chiesto cosa ne pensasse, e lui ha detto: ‘Beh, suppongo che ora farò sicuramente meglio il film’. E ‘stato solo allora che ha iniziato a descrivere questo film epico, e ho scoperto che non si trattava di un figlio, ma di una figlia. Ma per lui questo piccolo angolo d’intimità della mia esperienza con mio figlio, è racchiuso al centro della storia. E nel plasmare la colonna sonora, abbiamo scoperto che man mano che nella narrazione ci si allontana dalla Terra, si tornava ad evocare l’emozione di quel momento”. Dopo aver trascorso quasi un decennio a lavorare sulla profondità delle tematiche dei film di Nolan, il compositore ha voluto evitare di ripetersi nelle eventuali espressioni musicali, inventando una melodia del tutto nuova per “Interstellar”. “Chris ed io ci siamo avvicinati all’intero processo musicale in modo avventuroso”, dice. “Abbiamo aperto le nostre menti per vedere cosa veniva fuori. Non sarei stato fedele alla storia se non avessi allargato le mie vedute”. Zimmer ha individuato la spina dorsale della colonna sonora nelle note robuste ma esaltanti dell’organo, uno strumento che egli considera un trionfo dell’ invenzione umana. “L’organo racchiude un elemento umano, perché ha bisogno del soffio per emettere il suono”, dice. “Su ogni nota, si sente il respiro, ed all’apice del suono si avverte l’impeto dell’aria nell’ambiente che segue il plesso solare fino a far vibrare le finestre. Così, pur trattandosi di uno strumento complesso tecnologico, crea suoni di una qualità molto primordiale”. Per arricchirne i suoni che emette, Zimmer ha aggiunto un coro di strumenti – fiati, archi, pianoforte ed ottoni – che, come l’organo, appartengono ad un’epoca in cui gli strumenti venivano suonati in modo analogico e meccanico, piuttosto che generati digitalmente. L’idea era quella di coinvolgere dei musicisti di talento che con i loro strumenti emulassero i suoni terreni – un riferimento costante che Cooper sta cercando di salvare dentro di sé, ma che rischia di perdere. Il foro dell’esecuzione di questi suoni, che racchiudono la massima espressione dell’ascesa dell’uomo dal terreno al celestiale è il Temple Church, una chiesa attiva del XII° secolo nel cuore di Londra. “Il punto centrale della sua architettura è quello di trasportarci in altri mondi, e quindi abbiamo voluto sfruttare la qualità dei suoi spazi per farci trascinare in questo viaggio”. Detto ciò, Zimmer ha assemblato un’orchestra di artisti di fama mondiale, e li ha invitati a personalizzare la musica attraverso i loro strumenti, spesso secolari. Dopo l’incredibile cifra di 45 sessioni sottoposte a Nolan, la musica è passata al mixaggio, in cui il regista ha lavorato assieme a Zimmer, King ed il supervisore al montaggio musicale Alex Gibson per armonizzare i suoni con le immagini. Nolan osserva: “Hans è partito dalle emozioni alla base della storia, ed è andato ampliandole, ottenendo dei risultati tra i più eleganti del suo lavoro. E’ davvero una colonna sonora straordinaria, e totalmente diversa da tutto ciò che abbiamo fatto insieme precedentemente. Anche per il compositore scrivere la musica in maniera inversa, e lasciare che il film stesso fosse il direttore d’orchestra, è stata una rivelazione. “La musica va al di là dei campi di grano”, dice. “Va oltre la situazione che vivono i personaggi, gira sempre intorno al concetto dell’amore. Al centro della storia di Cooper c’è l’idea che prima riesce a salvare il mondo, e prima riesce a riabbracciare i suoi figli: al contempo il suo cuore, la sua connessione spirituale, si fortifica”.

Colonna sonora Interstellar

Gary Yershon per “Turner”

Oscar 2015, migliore colonna sonora Grand Budapest Hotel, The Imitation Game, Interstellar, Turner, La teoria del tutto (2)

– Sono 4 in totale le nomination collezionate dal dramma biografico diretto da Mike Leigh e con protagonista Timothy Spall che rievoca gli ultimi 25 anni di vita dell’eccentrico pittore britannico William Turner.

– Il compositore Gary Yershon è alla sua prima candidatura all’Oscar.

– Turner segna è la settima collaborazione di Yershon con Mike Leigh. Yershon è stato direttore musicale del film Topsy-Turvy – Sottosopra, ha composto le musiche per le due pièce “Two Thousand Years” e “Grief” rappresentate al National Theatre, e ha scritto le colonne sonore di Another Year (per cui è stato candidato come Miglior compositore agli European Film Awards 2010) e La felicità porta fortuna – Happy Go Lucky. Yershow scrive musiche per il teatro da quasi quarant’anni. Tra gli ultimi spettacoli di cui ha firmato le partiture ricordiamo “The Roaring Girl” per la Royal Shakespeare Company, “Edoardo II” per il National Theatre, “Giulio Cesare” al Donmar Warehouse (Londra) e al St Ann’s Warehouse (Brooklyn), “The Low Road” al Royal Court, e “Il giro di vite” all’Almeida. Ha scritto musiche per molti successi del West End e di Broadway, tra cui ricordiamo soprattutto i lavori di Yazmina Reza  “Art”, “The Unexpected Man”, “Life x 3” e “Il dio del massacro”. La sua colonna sonora per la ripresa di “Le conquiste normanne” diretta da Matthew Warchus, gli è valsa una candidatura al Drama Desk 2009. Tra i suoi lavori per la televisione ricordiamo la serie d’animazione “Skin Deep” e il film di Lynda La Plante “Trial and Retribution IX and X”. Yershow è anche noto come scrittore, traduttore e insegnante.

Jóhann Jóhannsson per “La teoria del tutto”

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– Sono 5 le candidature collezionate dal film biografico diretto da James Marsh ed interpretato da Eddie Redmayne, nei panni del giovane Stephen Hawking, celebre fisico, astrofisico e cosmologo. La pellicola è l’adattamento cinematografico della biografia Verso l’infinito (Travelling to Infinity: My Life With Stephen), scritta da Jane Wilde Hawking, ex-moglie del fisico.

– Il compositore islandese Jóhann Jóhannsson è alla sua prima candidatura all’Oscar, ma ha già ricevuto un Golden Globe per la colonna sonora di “La teoria del tutto”.

– Jóhann Jóhannsson scrive per cinema e teatro e per i suoi album che, esplorando e mettendo insieme suoni inizialmente diversi, li condensa in una forma originaria, primitiva. Ha cominciato a 11 anni studiando piano e trombone. Quando era al liceo ha smesso di fare studi musicali ‘formali’. A 18 anni ha cominciato a suonare con gruppi rock a Reykjavik, e ha continuato per 10 anni dopo aver studiato lingue e letterature all’università. Si è concentrato su composizioni piene di feedback audio, usando la chitarra per scolpire paesaggi di suoni. Mettendo da parte quest’ultimo strumento, ha poi iniziato a scrivere musica per archi, legni ed ensemble da camera combinando suoni acustici e elettronici digitali per creare una miscela unica e senza sbavature. Scrivere la musica per il teatro e per la danza lo ha condotto al cinema. Da allora ha composto la colonna sonora di un gran numero di film tra cui: il documentario di Eva Mulvad The Good Life; il corto animato di Marc Craste Varmints; For Ellen di So Yong Kim, con Paul Dano; Mystery di Lou Ye; McCanick di Josh C.Waller, interpretato da David Morse e Cory Monteith e il grande successo di Denis Villeneuve Prisoners, con Hugh Jackman e Jake Gyllenhaal, nel quale Jóhannsson ha voluto una massiccia presenza di archi e legni oltre ai particolari strumenti Cristal Baschet e Onde Martenot. La sua varia discografia include anche Virthulegu Forsetar, una fanfara per organo e ottoni; Fordlandia, un’ode cinematografica alla città che Ford ha tentato di costruire nella giungla amazzonica; e “Copenhagen Dreams” una riflessione visiva e musicale sulla città e i suoi abitanti.

Colonna sonora La teoria del tutto

Premio Oscar