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Cannes 2013 – Semaine de la Critique: i film in programma, Ain’t Them Bodies Saints proiezione speciale

La Semaine de la Critique, sezione indipendente del Festival di Cannes 2013, svela i suoi film, tutte opere prime o seconde. Come sempre ci sono sette lungometraggi in concorso e dieci corti, più le proiezioni speciali. Tra i presidenti delle giurie, il portoghese Miguel Gomes e la francese Mia Hansen-Løve.

pubblicato 22 Aprile 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 15:30

Festival di Cannes 2013 non significa solo concorso, fuori concorso, Un Certain Regard, corti ufficiali e Cinéfondation. Cannes significa anche Semaine de la Critique e Quinzaine des Réalisateurs, le sue sezioni parallele ed indipendenti in cui spesso si trovano le gemme più impensate e nascoste della rassegna.

Se la Quinzaine, che ha già fatto il colpaccio (The Congress è il film d’apertura), avrà la sua conferenza stampa domani, la Semaine ha svelato oggi le sue carte. Nel concorso dei sette lungometraggi di questa 52. edizione spicca, come già sapevamo, l’italiano Salvo, opera d’esordio del duo siciliano formato da Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.

Salvo dovrà vedersela con opere prime provenienti da Inghilterra, Canada, Francia, India, Russia e Argentina. Curiosamente non c’è alcun film americano tra i lungometraggi in competizione, ma come proiezione speciale c’è un pezzo da novanta: Ain’t Them Bodies Saints, il film di David Lowery con Rooney Mara, Ben Foster e Casey Affleck che ha fatto impazzire il Sundance.

Noi l’avevamo previsto nell’Un Certain Regard, dove invece è finito il film vincitore del Sundance, Fruitvale Station. Ma siamo contenti di vederlo qui: è uno degli appuntamenti da non perdere, per chi riuscirà ad entrare in sala. Riuscire a partecipare ad una delle sue proiezioni infatti è già il punto di domanda più grande di questo Cannes 2013, visto l’interesse che c’è attorno all’opera.

– Film d’apertura: Suzanne Katell Quillévéré (Francia; fuori concorso)

– Concorso

Lungometraggi
Salvo – Fabio Grassadonia & Antonio Piazza (Italia/Francia)
The Lunchbox (Dabba) Ritesh Batra (India/Francia/Germania)
For Those in Peril – Paul Wright (Inghilterra)
Le Démantèlement (The Dismantlement) – Sébastien Pilote (Canada)
Nos héros sont morts ce soir – David Perrault (Francia)
Los Dueños – Agustin Toscano & Ezequiel Radusky (Argentina)
The Major – Yury Bykov (Russia)

Cortometraggi
Vikingar
– Magali Magistry (Francia/Islanda)
Agit Pop – Nicolas Pariser (Francia)
Pátio – Ali Muritiba (Brasile)
Come and Play (Komm und Spiel) – Daria Belova (Germania)
The Opportunist – David Lassiter (USA)
Pleasure – Ninja Thyberg (Svezia)
Océan – Emmanuel Laborie (Francia)
Tau Seru – Rodd Rathjen (India/Australia)
La lampe au beurre de Yak – HU Wei (Francia/Cina)
Breathe me HAN Eun-young (Corea del sud)

– Proiezioni speciali
Ain’t Them Bodies Saints – David Lowery (USA)
Les Rencontres d’après minuit – Yann Gonzalez (Francia)

– Film di chiusura: 3X3D – Jean-Luc Godard, Peter Greenaway e Edgar Pêra


Nespresso Grand Prize: Miguel Gomes Presidente di Giuria


Il Nespresso Grand Prize è uno dei premi che vengono assegnati all’interno della Semaine, e consiste in 10.000 euro da assegnare direttamente al regista dell’opera vincitrice. Presidente di Giuria è Miguel Gomes, regista portoghese esploso a livello internazionale grazie al suo splendido Tabu, tra le opere più originali del 2012. Il regista, che sarà affiancato da quattro giornalisti internazionali, ha dichiarato:

Sono molto orgoglioso di poter supportare un film premiandolo. Anche se ho da poco completato un corto e sto preparando il mio nuovo lungometraggio, questa è un’esperienza a cui non potevo rinunciare.

Da regista e da Presidente di una giuria di critici internazionali, intendo essere molto aperto e democratico. Tutti questi film fanno un patto con lo spettatore: quest’ultimo dovrebbe poter proiettare il proprio mondo e la propria sensibilità al loro interno. Cercherò e troverò tutto ciò in queste opere prime.


Mia Hansen-Løve Presidente di due giurie


La giovanissima regista francese Mia Hansen-Løve, autrice de Il padre dei miei figli e Un amore di gioventù, sarà la Presidente di giuria di ben due premi. Il primo è il Discovery Award, premio assegnato al migliore tra i 10 cortometraggi in concorso e che consiste in 8.000 euro per poter scrivere il prossimo progetto.

Il secondo premio è il France 4 Visionary Award (4.000 euro), istituito l’anno scorso in rappresentanza della “passione cinefila per i nuovi talenti”. La regista, che sarà affiancata da quattro giovani critici della scena internazionale per assegnare questo premio, ha dichiarato:

In questi tempi difficili per i registi in erba e per coloro che promuovono un modo unico e libero di vedere il mondo, sono particolarmente felice di essere invitata dalla Semaine a guardare, promuovere e supportare le pellicole di giovani filmmaker. Mi approccerò a questo ruolo con grandi aspettative, umiltà e leggerezza.


Gli altri premi della Semaine de la Critique

– SACD Prize: premio per la miglior sceneggiatura tra i sette lungometraggi in concorso. La giuria, formata da registi e membri della Société des Auteurs et Compositeurs Dramatiques (Laurent Heynemann, Christine Laurent, Arthur Joffé e Jean Marboeuf), assegnerà il premio di 4.000 euro.

– Canal+ Award: creato nel 1992, il premio viene assegnato ad uno dei 10 cortometraggi dai dirigenti di Canal+ (Pascal Faure e Brigitte Pardo), che ne comprano i diritti per trasmetterlo in tv.

– Grand Rail d’Or: un gruppo di cinefili, appartenenti all’associazione dei ferrovieri Ceux du Rail, assegna il proprio premio al miglior lungometraggio.

Le opere prime della sezione lungometraggi ovviamente sono in corsa anche per la Camera d’or, premio per il miglior esordio di tutte le sezioni.

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