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Cannes 2014, vincitori: Winter Sleep è Palma d’oro, Le Meraviglie è Gran Premio della Giuria, tutti i premi

Festival di Cannes 2014: Winter Sleep, il vincitore della vigilia, vince la Palma d’oro, mentre l’Italia si becca il “secondo posto” grazie a Le Meraviglie di Alice Rohrwacher. Ma il premio più geniale è quello della giuria, che premia assieme il più giovane e il più anziano, Dolan e Godard. Peccato che forse il primo avrebbe meritato di più…

pubblicato 24 Maggio 2014 aggiornato 31 Luglio 2020 01:26

Sul red carpet c’è mezzo mondo. Qualcuno scherza e dice che a questo punto è possibile un ex-aequo per la Palma per tutti i 18 film in concorso. Ci sono Dolan, Ceylan, la Kawase e la Rohrwacher, Miller, Zvyagintsev… e tutti praticamente con il cast dei loro film al completo. Non si è vista invece Julianne Moore, che pareva essere stata richiamata per il premio come miglior attrice per Maps to the Stars.

Lambert Wilson, il cerimoniere, sale sul palco e introduce la cerimonia. La tensione è alle stelle: non si riesce a capire chi abbia vinto cosa. Il primo Presidente a entrare è Abbas Kiarostami per consegnare la Palma al miglior cortometraggio, che va a Leidi. Poi è il momento di far entrare Jane Campion, la Presidentessa del concorso ufficiale, che introduce la giuria al gran completo.

La Camera d’or, premio per la miglior opera prima di tutte le sezioni, viene presentata dalla Presidentessa di Giuria Nicole Garcia assieme a Gilles Jacob, Presidente del Festival di Cannes al suo ultimo mandato. Vince Party Girl, il film che ha aperto l’Un Certain Regard. I tre registi del film, Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis, salgono assieme sul palco. Samuel, figlio dell’attrice protagonista che interpreta sé stessa, fa i ringraziamenti di rito. Poi tocca alle due ragazze.

Si inizia infine coi premi ufficiali del concorso. Monica Bellucci presenta il premio per il miglior attore, che va a Timothy Spall per Mr. Turner: meritatissimo. L’attore legge il suo (lunghissimo) discorso dal cellulare, che per un momento sembra essersi spento…

Daniel Auteuil presenta il premio per la miglior attrice, che va a Julianne Moore (che purtroppo non è presente) per Maps to the Stars! Il rumor era vero, verissimo, e l’attrice ha il record (con Juliette Binoche e Sean Penn) per aver vinto a Cannes, Venezia e Berlino. Paz Vega presenta invece il premio per la miglior sceneggiatura, che va a Leviathan, ritratto di una Russia devastata.

Sale poi sul palco Daniel Brühl per presentare il Premio della Giuria, che va ex-aequo al più giovane (Dolan) e al più anziano (Godard). Dolan ci è rimasto malissimo: puntava alla Palma, e la sala stampa resta male assieme a lui. Un peccato, anche se un premio era comunque doveroso (e poi essere associati a Godard…). Mommy uscirà in Italia grazie a Good Films.

Adrien Brody presenta il premio per la miglior regia, che va a sorpresa a Bennett Miller per Foxcatcher. Miller ringrazia ovviamente i suoi attori, senza i quali il film non sarebbe quel che sarebbe. Una clip presenta Sophia Loren (che saluta Marcello: ed è magone immediato), chiamata ad assegnare il Gran Premio della Giuria, per molti detto anche “il secondo posto”: e il premio va a Alice Rohrwacher per Le Meraviglie. Da italiana a italiana. Alice ringrazia emozionatissima il festival che le ha dato questa possibilità e tutti quelli che hanno lavorato al film.

A quasi fine percorso tutto è stato confermato solo parzialmente, con premi mescolati rispetto alle attese. Quentin Tarantino e Uma Thurman salgono sul palco per presentare assieme la Palma d’oro: 20 anni fa Pulp Fiction vinceva il premio, se ben ricordate. E la vince finalmente Ceylan per Winter Sleep, dopo troppi premi “minori”. Si tratta del film più lungo in concorso quest’anno, ben 3 ore e 16 minuti: ma a questo punto, dopo un po’ di casino coi premi precedenti, questa pare la conclusione più degna.

Snobbati i fratelli Dardenne (che hanno già dato, vero: peccato per Marion Cotillard, che non ce la può fare…), Assayas, la Kawase (ma non era sul red carpet?) e Sissako tra i potenziali vincitori di un premio. E in conferenza stampa arriva la conferma che la Campion avrebbe dato a Dolan la Palma:

Chi sarà stato quindi il giurato che si è opposto alla vittoria del giovane canadese?

    Palma d’Oro al miglior film: WINTER SLEEP – Nuri Bilge CEYLAN

    Grand Prix Speciale della Giuria: LE MERAVIGLIE – Alice ROHRWACHER

    Prix d’interprétation féminine (migliore attrice): Julianne MOORE per MAPS TO THE STARS

    Prix d’interprétation masculine (miglior attore): Timothy SPALL per MR. TURNER

    Prix de la mise en scène (miglior regista): Bennett MILLER per FOXCATCHER

    Prix du scénario (miglior sceneggiatore): Andrey ZVYAGINTSEV e Oleg NEGIN per LEVIATHAN

    Premio della giuria: MOMMY – Xavier DOLAN e ADIEU AU LANGAGE – Jean-Luc GODARD

    Camera d’Or (miglior opera prima di tutte le sezioni): PARTY GIRL – Marie AMACHOUKELI, Claire BURGER, Samuel THEIS

    Palma d’oro al miglior cortometraggio: LEIDI – Simón MESA SOTO
    Menzioni speciali: AÏSSA – Clément TREHIN-LALANNE e JA VI ELSKER – Hallvar WITZØ

17.30, gli ultimi rumor – Alle 18.55 inizia la cerimonia di premiazione del Festival di Cannes 2014. La rosa per la Palma d’oro, come avevamo previsto, si è particolarmente ristretta a tre titoli: Mommy, Winter Sleep e Leviathan. I tre rispettivi registi, Xavier Dolan, Andrei Zvyagintsev e Nuri Bilge Ceylan, sono già tutti sulla Croisette.

Ultimi rumor vogliono invece che siano state richiamate anche le due registe donne del concorso, Alice Rohrwacher e Naomi Kawase, che potrebbero prendere dei premi “minori” per Le Meraviglie e Still the Water. A sorpresa i Dardenne non avrebbero vinto nulla, mentre Julianne Moore sarebbe stata richiamata in fretta e furia perché vincitrice della Palma come miglior attrice per Maps to the Stars.

Cannes 2014: tutti i premi di tutte le sezioni

23 maggio 2014 – Mancano poche ore alla cerimonia di chiusura del Festival di Cannes 2014, che noi di Cineblog seguiremo in diretta dalla Croisette. Ma ecco arrivare i vincitori delle altre sezioni del programma: Un Certain Regard, Quinzaine des Réalisateurs e Semaine de la Critique.

L’Un Certain Regard premia White Dog di Kornél Mundruczó, in cui il regista s’immagina un’apocalisse in cui i cani si ribellano all’uomo. Per chi scrive, un film orrendo. Ha molti difensori, certo. Molto più interessante il film che ha vinto il Premio della Giuria, Turist di Ruben Östlund, tra le punte assolute di questa edizione. Snobbato il principale candidato alla vittoria di questa edizione, Jauja di Lisandro Alonso. Fuori dal palmares anche Asia Argento con Incompresa.

Nella Quinzaine è un trionfo totale per Les Combattants (Love at First Sight) di Thomas Cailley, che si è pure beccato il Fipresci per il miglior film delle sezioni parallele. Protagonista è Arnaud, che vive una ordinaria estate diviso fra amici e azienda famigliare. Finché un giorno non incontra Madeleine: un fascio di nervi, intesita, che si aspetta il peggio dal destino. Il film è stato descritto come una storia d’amore e una storia di sopravvivenza.

Nella Semaine è un vero trionfo per The Tribe, il film ucraino di Myroslav Slaboshpytskiy tutto girato con il linguaggio dei segni, quindi senza alcun dialogo né sottotitolo. Il film ha vinto sia il premio Nespresso che il France 4 Visionary, replicando così il doppio trionfo dell’anno scorso di Salvo. Protagonista di The Tribe è Sergey, che entra in una scuola specializzata per sordomuti. Qui deve vedersela con la netta gerarchia della scuola e con un giro di crimini e prostituzione. Pian piano Sergey inizia la sua ascesa in questa “tribù”, finché non conosce Anna, una delle amanti del capo…

Sono poi stati anche annunciati i premi collaterali ufficiali di questa edizione del festival. Il FIPRESCI assegnato dalla critica internazionale è andato a Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan. Tra i frontrunner sin da subito per la Palma d’oro, il film turco è ora più che mai in pole position per la vittoria. Ed è ovviamente impossibile vederlo andare via a mani vuote…

Annunciata anche la meravigliosa Palm Dog, premio alla miglior interpretazione canina (e no, gli attori non possono partecipare…). La Queer Palm va invece a Pride di Matthew Warchus, film di chiusura della Quinzaine. Fulvio Risuleo è invece tra i vincitori della Cinéfondation con Lievito Madre.

Un Certain Regard: i premi

Un Certain Regard: i premi
Un Certain Regard Award: FEHÉR ISTEN (White God) – Kornél Mundruczó
Premio della Giuria: TURIST – Ruben Östlund
Un Certain Regard Special Prize: THE SALT OF THE EARTH – Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado
Premio per il miglior cast: PARTY GIRL – Marie Amachoukeli, Claire Burger e Samuel Theis
Miglior attore: David Gulpilil in CHARLIE’S COUNTRY – Rolf de Heer

Quinzaine des Réalisateurs: i premi

Quinzaine des Réalisateurs: i premi
Prix Art Cinema Award: LOVE AT FIRST FIGHT – Thomas Cailley
Prix Label Europa Cinemas: LOVE AT FIRST FIGHT – Thomas Cailley
Prix SACD: LOVE AT FIRST FIGHT – Thomas Cailley
Prix illy (cortometraggio): SEM CORAÇAO – Nara Normande et Tiao
Menzione speciale: TRECE SI PRIN PERETE – Radu Jude

Qui il programma e la spiegazione dei premi.

Semaine de la Critique: i premi

Cannes 2014, vincitori: The Tribe trionfa alla Semaine de la Critique, annunciati i primi premi collaterali

Nespresso Grand Prize: THE TRIBE – Myroslav Slaboshpytskiy
France 4 Visionary Award: THE TRIBE – Myroslav Slaboshpytskiy
SACD Award: HOPE – Boris Lojkine
Sony CineAlta Discovery Prize: A CIAMBRA – Jonas Carpignano
Canal+ Award: CROCODILE – Gaëlle Denis
Gan Foundation Support for Distribution: THE TRIBE – Myroslav Slaboshpytskiy

Qui il programma, le giurie e la spiegazione dei premi.

Premi collaterali

FIPRESCI (critica internazionale)
Concorso: WINTER SLEEP – Nuri Bilge Ceylan
Un Certain Regard: JAUJA – Lisandro Alonso
Sezioni parallele: LOVE AT FIRST FIGHT – Thomas Cailley [Quinzaine]

PALM DOG
Body e Luke in WHITE DOG – Kornél Mundruczó

QUEER PALM
PRIDE – Matthew Warchus [Quinzaine]

Cinéfondation: Fulvio Risuleo tra i vincitori

Primo Premio: SKUNK – Annie Silverstein (the University of Texas at Austin, USA)
Secondo Premio: OH LUCY! – Atsuko Hirayanagi (NYU Tisch School of the Arts Asia, Singapore)
Terzo Premio: LIEVITO MADRE – Fulvio Risuleo (Centro Sperimentale di Cinematografia, Italy) ex-aequo THE BIGGER PICTURE – Daisy Jacobs (National Film and Television School, United Kingdom)

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