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I migliori film d’animazione del decennio, la Top10

Un decennio in cui persino l’Italia, con il bellissimo e sottovalutato Gatta Cenerentola, è tornata a farsi vedere.

pubblicato 26 Dicembre 2019 aggiornato 29 Luglio 2020 14:51

È stato un decennio ricchissimo, dal punto di vista dell’animazione, a tal punto da portare l’Academy ad ampliare i film in nomination, passati dal minimo di 3 ai tradizionali 5 per quantità e soprattutto qualità oggettivamente impressionante.

Un decennio in cui persino l’Italia, con il bellissimo e sottovalutato Gatta Cenerentola, è finalmente tornata ad emergere dalle secche produttive in cui era finita, provando faticosamente a contrastare l’animazione europea che vede da sempre la Francia davanti a tutti. Dall’altra parte dell’Oceano è il Giappone, con i suoi mirabolanti anime, ad aver acquisito sempre più spazio, sia negli incassi che tra i premi, dove ovviamente giganteggia Hollywood.

Otto degli ultimi 10 Oscar animati sono finiti tra le mani della Disney/Pixar, con rarissime eccezioni (Rango e Spider-Man: Un nuovo universo) e svolte tecnologiche (vedi il remake de Il Re Leone) che potrebbero condurre l’intero genere verso lidi ad oggi tanto ambigui quanto fascinosi. Ma dopo aver visto i nostri 10 migliori film italiani del decennio, e i 10 film del 2019, ecco arrivare i 10 ‘migliori’ lungometraggi animati usciti nel Bel Paese tra il 2010 e tutto il 2019.

[accordion content=”la Top10″ title=”I migliori film d’animazione del decennio”]

10) La mia vita da Zucchina di Claude Barras: autentica meraviglia in stop-motion (recensione).
9) Dov’è il mio corpo? di Jérémy Clapin: Una mano mozzata co-protagonista di una pellicola francese, made in Netflix, che è pura folgorazione.
8) Anomalisa di Charlie Kaufman e Duke Johnson: tragico e al tempo stesso comico, tra i colpi di fulmine della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia del 2015, dove vinse un più che meritato Leone d’Argento. (recensione)
7) Your Name di Makoto Shinkai: anime cult, ha incassato oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo, andando ora incontro al temuto live-action americano (recensione).
6) Frankenweenie di Tim Burton: l’ultimo vero capolavoro di un regista che da due decenni scimmiotta se stesso. Scippato di un Oscar che avrebbe ampiamente meritato da Ribelle – The Brave (recensione).
5) La storia della principessa splendente di Isao Takahata: Acquerelli e carboncino, l’ennesimo azzardo Ghibli. Spaventosamente bello (recensione).
4) Frozen – Il regno di ghiaccio di Jennifer Lee e Chris Buck: ha rilanciato con travolgente forza le principesse Disney in salsa musical. Il vero grande classico contemporaneo dello studios (recensione).
3) Spider-Man: Un nuovo universo di Peter Ramsey, Robert Persichetti Jr., Rodney Rothman: come riscrivere l’animazione hollywoodiana. Forse nulla sarà più come prima (recensione).
2) Toy Story 3 – La grande fuga ex-aequo Inside Out: quando la Pixar fa la Pixar, difficilmente è eguagliabile. Da una parte un sequel apparentemente impossibie, dall’altra una storia originale che trasuda originalità, ingegno ed emozioni (recensione e recensione).
1) Si Alza il Vento di Hayao Miyazaki: l’ultimo capolavoro del più grande narratore d’animazione vivente (recensione).