Mickey 17 al cinema: 10 film su cloni e clonazione da vedere
Cineblog vi propone una lista di film sulla clonazione da vedere in occasione dell’uscita nei cinema italiani del nuovo film del premio Oscar Bong Joon Ho con protagonista Robert Pattinson.

È disponibile nei cinema italiani con Warner Bros Pictures Mickey 17, il nuovo film del regista premio Oscar per “Parasite”, Bong Joon Ho. Presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino, il film vede come protagonista Robert Pattinson nei panni di Mickey Barnes, un uomo che si ritrova nella particolare circostanza di prestare servizio a un titolare che esige l’impegno definitivo sul lavoro…ovvero morire, per vivere.
“Mickey 17” è un adattamento del romanzo fantascientifico Mickey 7 dello scrittore Edward Ashton che esplora il “paradosso del teletrasporto” noto anche come “paradosso dei duplicati”. Si tratta di un esperimento concettuale sulla filosofia dell’identità che sfida le intuizioni comuni sulla natura del sé e della coscienza, formulato dal filosofo britannico Derek Parfit nel suo libro del 1984 “Reasons and Persons”.
Mickey 17 – Il nuovo trailer ufficiale in italiano del film
Il romanzo è descritto come “The Martian incontra Dark Matter“, con il primo romanzo scritto da Andy Weir e adattato da Ridley Scott nel film del 2015 Sopravvissuto – The Martian con Matt Damon protagonista, mentre il secondo scritto da Blake Crouch è stato adattato dallo stesso Crouch nel 2024 in una omonima serie tv con Joel Edgerton e Jennifer Connelly disponibile su Apple TV+.
Cloni e clonazione in 10 film
Mickey 7 che nel film di Bong Joon Ho diventa Mickey 17, è un “sacrificabile”, un clone che dato per morto si rifiuta di lasciare che il suo sostituto Mickey 18 prenda il suo posto, un’eventualità che lo vedrebbe eliminato all’istante poiché non solo ritenuto suprefluo, ma anche in conflitto con una specifica legge che non permette a due cloni di coesistere. E’ proprio sulla tematica di “cloni & clonazione” che abbiamo stilato la nostra lista che trovate a seguire e che include 10 pellicole incentrate sulla clonazione che vanno dal dramma al thriller, dal film d’azione alla fantascienza a tutto tondo.
Se dovessimo indicare un primo esempio dell’utilizzo dell’elemento clonazione all’interno di una pellicola, come non pensare ai corpi in crescita all’intero dei “baccelloni” del classico L’invasione degli ultracorpi (1956) e del suo notevole remake Terrore dallo spazio profondo (1978)? Un sistema di invasione aliena silenziosa simile a quello che vedremo successivamente nel remake La cosa di John Carpenter, anche in quel caso il il parassita alieno “clonava” gli esseri umani con cui veniva a contatto allo scopo di mimetizzarsi e sopravvivere.
La nostra classifica non si occupa di film con alieni, ma affronta un po’ tutti i dilemmi etici e legati alla morale che sorgono rispetto all’utilizzo della clonazione umana. Immaginate cloni “coltivati” per utilizzarli come serbatoio d’organi? Come non pensare alla scena di “Matrix” in cui Neo si risveglia nel mezzo di una coltivazione di umani da parte delle macchine a scopo energetico? C’è poi la creazione di cloni basati su DNA di specie scomparse (vedi la serie Jurassic Park/Jurassic World) o addirittura di persone decedute allo scopo di riavere i propri cari. Con quest’ultima possibilità si aggiunge l’elemento immortalità che la clonazione potrebbe in qualche modo simulare. Infine c’è il dilemma se un clone dovrebbe essere cresciuto o meno con la consapevolezza del perché è stato creato e quale sia il suo scopo ultimo. in questo caso come con l’Intelligenza Artificiale che dovesse ipoteticamente ad un certo punto della sua evoluzione avere consapevolezza di se stessa e diventare senziente, un minimo di ribellione sarebbe qualcosa da attendersi? Nello specifico anche eventuali cloni umani alla stregua dei replicanti di Blade Runner si ribellerebbero ad un destino segnato? Tutte potenziali situazioni che hanno fornito parecchia materia prima all’immaginario non solo cinematografico, ma anche regolamentazioni nella vita reale, vedi la proibizione a livello globale della clonazione di esseri umani e una certa attenzione all’utilizzo e al coinvolgimento dell’I.A.. Dopotutto chi poteva immaginare negli anni ottanta il livello tecnologico che avremmo raggiunto in meno di cinquant’anni?
- Mickey 17 – Il nuovo trailer ufficiale in italiano del film
- Cloni e clonazione in 10 film
- Moon di Duncan Jones (2009)
- I ragazzi venuti dal Brasile / The Boys from Brazil di Franklin J. Schaffner (1978)
- Noi / Us di Jordan Peele (2019)
- Non lasciarmi / Never Let Me Go di Mark Romanek (2010)
- Logan – The Wolverine di James Mangold (2017)
- Piscina Infinita / Infinity Pool di Brandon Cronenberg (2023)
- Oblivion di Joseph Kosinski (2013)
- The Island di Michael Bay (2005)
- Æon Flux – Il futuro ha inizio di Karyn Kusama (2005)
- Il sesto giorno di Roger Spottiswoode (2000)
- Mickey 17 – Il nuovo trailer ufficiale in italiano del film
- Cloni e clonazione in 10 film
- Moon di Duncan Jones (2009)
- I ragazzi venuti dal Brasile / The Boys from Brazil di Franklin J. Schaffner (1978)
- Noi / Us di Jordan Peele (2019)
- Non lasciarmi / Never Let Me Go di Mark Romanek (2010)
- Logan – The Wolverine di James Mangold (2017)
- Piscina Infinita / Infinity Pool di Brandon Cronenberg (2023)
- Oblivion di Joseph Kosinski (2013)
- The Island di Michael Bay (2005)
- Æon Flux – Il futuro ha inizio di Karyn Kusama (2005)
- Il sesto giorno di Roger Spottiswoode (2000)
Moon di Duncan Jones (2009)
Sam Bell (Sam Rockwell) è un’astronauta in missione sulla luna, da dove, con l’aiuto del suo computer Gerty, invia per tre anni alla Terra quantitativi di una risorsa energetica importante per il nostro pianeta. Verso il termine della sua permanenza sulla Luna, Sam ha un incontro ravvicinato che segnerà la sua vita.
- Si tratta del primo lungometraggio del regista Duncan Jones, figlio di David Bowie, che poi dirigerà il thriller di fantascienza Source Code (2011), il fantasy Warcraft – L’inizio (2016) e nel 2018 un altro thriller di fantascienza Mute, che Jones ha definito un “sequel spirituale” di “Moon” (nel film viene mostrato in televisione un tribunale pieno di cloni di Sam che presentano il loro caso). Inoltre un terzo capitolo, una graphic novel dal titolo Madi: Once Upon A Time in the Future, è uscita nel 2020.
- “Moon” ha fruito di un budget modesto (5 milioni di dollari)e ha incassato poco meno di 10 milioni di dollari in tutto il mondo, ma è stato ben accolto dalla critica che ha elogiato la performance di Rockwell. Il film ha vinto numerosi premi della critica e dei festival cinematografici, è stato nominato per il premio BAFTA per il miglior film britannico.
- Kevin Spacey ha letto la sceneggiatura e ha accettato di dare la voce al computer GERTY, ma solo quando il film fosse finito e se gli fosse piaciuto. Avendolo adorato, ha registrato le sue battute in mezza giornata.
- Inizialmente i realizzatori del film intendevano creare gli effetti speciali su un computer, con solo poche riprese del modulo. Dopo aver scoperto che sarebbe costato $ 500.000, sono tornati dai modellisti per chiedere quanto sarebbe costato creare gli ambienti con effetti pratici, e sono rimasti scioccati nello scoprire che sarebbe costato solo $ 47.000. Per risparmiare tempo e denaro, il team che ha creato gli effetti pratici ha trascinato alcuni dei paesaggi lunari sopravvissuti dalla serie tv Spazio:1999 fuori dal magazzino dei Pinewood Studios e li ha spostati a Shepperton dove sono stati rimodellati.
- Il film fa diversi riferimenti al capolavoro di fantascienza 2001: Odissea nello spazio (1968) di Stanley Kubrick. GERTY ha un aspetto e un suono simili a HAL 9000. Hanno anche un punto simile: quello di HAL è rosso e quello di GERTY è blu. Questo film coreografa scene nello spazio al ritmo della musica classica, proprio come fece Kubrick.
- Il film si apre con la frase “Where are we now?”, che è anche il titolo di una canzone del 2013 di David Bowie, il padre del regista.
I ragazzi venuti dal Brasile / The Boys from Brazil di Franklin J. Schaffner (1978)
Il mondo sembra aver ormai dimenticato i crimini nazisti. L’anziano ebreo Ezra Liebermann continua una sua battaglia contro i seguaci criminali di Hitler da Vienna, ma viene ritenuto un visionario. Un gruppo di giovani israeliani però tiene alta la guardia e dai loro sforzi si scoprirà che Il dottor Josef Mengele, ex chirurgo di Auschwitz, usando il metodo detto della “colonizzazione”, è riuscito a far nascere 94 discendenti di Hitler. I bambini sono stati fatti adottare da famiglie diverse quando compiranno 14 anni, i loro padri adottivi saranno eliminati in ciascuna delle nazioni dove sono nati e cresciuti. Ma le indagini di Lebermann metteranno Mengele e i suoi accoliti in allarme…
- Laurence Olivier ha ricevuto una nomination all’Oscar come miglior attore per il suo ruolo in questo film. La sua più recente nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista prima di questa era stata per Il maratoneta (1976) in cui interpretava il dottor Christian Szell, un criminale di guerra nazista basato sul dottor Josef Mengele. Per questo film, Olivier ha ricevuto la sua decima e ultima nomination all’Oscar, diventando l’attore più nominato fino a quel momento. Il suo record è stato poi superato da Jack Nicholson con 12 nomination.
- Ezra Lieberman è basato sul famoso cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal, che a quanto si dice non era molto soddisfatto della performance di Laurence Olivier nel film.
- La storia combina due generi che erano molto popolari negli anni ’70: il thriller cospirativo che coinvolge criminali di guerra nazisti fuggiti (Dossier Odessa del 1974, Il maratoneta del 1976, La Formula del 1980, Goldengirl – la ragazza d’oro del 1979) e i film horror fantascientifici che coinvolgono bambini pericolosi alterati da mezzi sovrannaturali o scientifici (L’esorcista del 1973, Il presagio del 1976 con Gregory Peck nel cast e Brood – La covata malefica del 1979).
- Il film fu candidato a tre premi Oscar, ma non vinse nessuna statuetta. Ironicamente, fu Laurence Olivier a interpretare il cacciatore di nazisti, e non Gregory Peck nel ruolo principale più sostanzioso, a essere candidato come miglior attore.
- Questo film descrive i miti popolari su Mengele che viveva nel lusso in una grande tenuta, protetto da guardie armate e che conduceva ancora i suoi vili esperimenti medici. In realtà, il dottore viveva un’esistenza misera, non conduceva alcun tipo di esperimento medico ed era terrorizzato dalla possibilità di essere rapito come Adolph Eichmann.
- Il film termina nel febbraio 1979, poco dopo la morte del dottor Josef Mengele (Gregory Peck). Quando il film fu girato, il vero Mengele era ancora vivo e viveva a San Paolo, in Brasile. In una bizzarra coincidenza, il film predisse accuratamente il mese della morte del vero Mengele. Morì il 7 febbraio 1979 all’età di 67 anni, solo quattro mesi dopo l’uscita del film. Mengele annegò dopo aver subito un ictus mentre nuotava in un resort costiero a Bertioga, in Brasile. Il cacciatore di nazisti Simon Wiesenthal, su cui era basato l’Ezra Lieberman di Laurence Olivier, continuò a dare la caccia a Mengele per diversi anni dopo, senza sapere che era morto. Nel 1985, le autorità tedesche localizzarono diversi amici di Mengele in Brasile, che li condussero alla sua tomba, dove era stato sepolto con il nome di “Wolfgang Gerhard”. Il corpo fu riesumato e fu identificato positivamente come quello di Mengele dai patologi forensi. Questa identificazione fu poi confermata dal test del DNA nel 1992.
Noi / Us di Jordan Peele (2019)
Ambientato ai giorni nostri lungo l’iconica costa della California del Nord, Noi segue Adelaide Wilson (Lupita Nyong’o), una donna che torna alla sua casa d’infanzia sul mare con il marito Gabe (Winston Duke) e i due figli (Shahadi Wright Joseph e Evan Alex) per un’idilliaca vacanza estiva. Tormentata da un trauma irrisolto del suo passato e sconvolta da una serie di inquietanti coincidenze, Adelaide sente crescere e materializzarsi la sua ossessione e capisce che qualcosa di brutto sta per accadere alla sua famiglia. Dopo un’intensa giornata trascorsa in spiaggia con i loro amici, i Tyler (Elisabeth Moss, Tim Heidecker, Cali Sheldon e Noelle Sheldon), Adelaide e la sua famiglia tornano a casa. Quando cala l’oscurità, i Wilson vedono sul vialetto di casa la sagoma di quattro figure che si tengono per mano. “Noi” traccia la contrapposizione fra un’affettuosa famiglia americana e un terrificante e misterioso avversario: i sosia di ciascuno di loro.
- Jordan Peele ha dato al cast undici film horror da guardare in modo che avessero “un linguaggio condiviso” durante le riprese: Lo squalo (1975), L’altro delitto (1991), Shining (1980), Babadook (2014), It Follows (2014), Two Sisters (2003), Gli uccelli (1963), Funny Games (1997), Martyrs (2008), Lasciami entrare (2008) e The Sixth Sense – Il sesto senso (1999).
- Il versetto biblico che compare continuamente in “Noi” (Geremia 11:11) recita: “Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io faccio venir su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò”.
- Oltre a Geremia 11:11 che è stato visto due volte scritto su un cartello, i numeri 11:11 appaiono frequentemente in tutto questo film. Quando Gabe sta guardando una partita di baseball in TV, l’annunciatore dice che la partita è in pareggio 11-11. Quando Addie e Jason stanno parlando nella sua stanza, l’orologio digitale segna le 23:11. Inoltre, un addetto del luna park nel 1986 e uno dei gemelli dei giorni nostri indossano entrambi una maglietta della band Black Flag, il cui logo è costituito da quattro barre nere verticali che ricordano il numero 1111. E ancora alla fine del film quando l’ambulanza sta guidando lungo la strada ventosa, la telecamera si sposta e mostra l’ambulanza contrassegnata con il numero 1111.
I personaggi di Duke Nicholson si chiamano Danny e Tony, e Jordan Peele ha detto all’attore di interpretare la parte come Lloyd il barista di Shining (1980), non realizzando all’epoca che Duke è il nipote di Jack Nicholson. Anche l’inquadratura dall’alto dei Wilson che guidano verso la casa delle vacanze, insieme ai discorsi e ai modi sincronizzati dei gemelli, è un riferimento a Shining (1980). - Il fast food in cui mangia la famiglia si chiama “Copperpots”, un cenno a Chester Copperpot, il leggendario cacciatore di tesori del film I Goonies (1985) a cui viene fatto riferimento molte volte nel film.
- Nella scena iniziale in cui è in onda lo spot “Hands Across America”, una copia VHS di C.H.U.D. (1984) può essere visto sullo scaffale a sinistra del televisore. CHUD è un film horror di fantascienza cult su un gruppo di creature sotterranee che vivono in tunnel sotto New York, simili alle “ombre” sotterranee di “Noi”. Un altro nastro VHS visibile su quello scaffale è una copia di Ho perso la testa per un cervello (1983), un riferimento sia alla connessione dual-anima tra i Tethered e le loro controparti in superficie, sia al precedente film di Jordan Peele, Scappa – Get Out (2017), che prevedeva la sostituzione parziale del cervello.
- Il concetto di “tethered” è prefigurato dalla pubblicità di Hands Across America all’inizio, che dice “sei milioni di americani si legheranno insieme” (una scelta molto insolita di parole per parlare di tenersi per mano). Adelaide da bambina ha visto questo annuncio, quindi questo spiega anche perché ha familiarità con la parola un po’ arcaica e la usa per spiegare le connessioni tra i doppelgänger.
Non lasciarmi / Never Let Me Go di Mark Romanek (2010)
Tre amici (Carey Mulligan, Andrew Garfield e Keira Knightley) trascorrono l’infanzia nel collegio inglese di Hailsham, un luogo apparentemente idilliaco, dove scoprono un segreto oscuro e angoscioso riguardante il loro futuro. Quando si lasciano alle spalle il rifugio del collegio e si avviano inesorabilmente al destino sconvolgente che li attende da adulti, i tre amici si riuniscono per fronteggiare neri segreti della loro adolescenza: loro sono dei cloni, il cui scopo è donare organi.
Prologo: “La svolta nella scienza medica arrivò nel 1952. I dottori ora potevano curare ciò che prima era incurabile. Nel 1967, l’aspettativa di vita superò i 100 anni.”
- Lo sceneggiatore e produttore Alex Garland ha chiesto a Kazuo Ishiguro i diritti del suo romanzo prima che finisse di leggerlo. Ishiguro, l’autore del romanzo originale, ha ricevuto il premio Nobel per la letteratura nel 2017.
- Una sottotrama che è stata eliminata dal film era che i cloni erano stati geneticamente modificati in modo che fossero sterili. Questo fornisce una spiegazione per il titolo della canzone preferita di Kathy. I bambini sono stati cresciuti nella piena consapevolezza di ciò che sarebbe seguito. Una breve vita senza possibilità di avere figli. Quando la giovane Kathy abbraccia il cuscino e ascolta la canzone “Never Let Me Go”, il romanzo chiarisce che il cuscino rappresenta un bambino immaginario.
- La voce narrante di Kathy alla fine del film di Mark Romanek (2010): “Quello di cui non sono sicura è se le nostre vite siano state così diverse da quelle delle persone che salviamo. Siamo tutti completi. Forse nessuno di noi capisce davvero cosa abbiamo vissuto o pensa di aver avuto abbastanza tempo”.
- Il regista Mark Romanek ha sottolineato che tutti devono chiarire il rapporto con la propria mortalità: o andare contro di essa o trovare un modo per aggirarla, come fa il personaggio Tommy, l’acquiescenza dei cloni che riecheggia aspetti del background britannico-giapponese dell’autore originale Ishiguro. Romanek sperava che il pubblico ddel film si sarebbe ricordato di ciò che è importante: amore, comportamento e amicizie. Ha ricordato una e-mail di uno spettatore: “Ho visto il tuo film e mi ha fatto piangere e non reagivo emotivamente a un film in quel modo da anni. E ho chiamato mio padre, perché ho capito che non gli parlavo da 3 settimane e gli ho detto quanto lo amo e quanto apprezzo il fatto che sia stato un bravo padre”.
- Keira Knightley ritiene che la storia del film sia allarmante, ma ha affermato che il film riguarda “di più la capacità dell’umanità di guardare dall’altra parte”. “Sai infatti che la tua morale può andare a farsi benedire se pensi di poter sopravvivere in un certo modo, qualunque sia la tua morale”.
- L’attivista per i diritti degli animali Jon Hochschartner ha tracciato dei parallelismi tra l’allevamento di cloni e lo status di merce degli animali. Il personaggio Tommy paragona il destino dei cloni agli animali da allevamento: “Immagino che abbiate entrambi sentito che Hailsham è chiuso. Le uniche scuole rimaste ora, si sente dire che sono come allevamenti intensivi”, dice, suggerendo che altre istituzioni trattano i bambini dei donatori in modo eccezionalmente pessimo.
Logan – The Wolverine di James Mangold (2017)
In un futuro prossimo, un esausto Logan (Hugh Jackman) si prende cura di un malato Professor X (Patrick Stewart) in un nascondiglio al confine con il Messico. Ma i tentativi di Logan di nascondersi dal mondo e dalla sua eredità si rivelano inutili quando arriva la giovane mutante Laura aka X-23 (Dafne Keen) braccata da forze oscure.
- Nel film Hugh Jackman interpreta anche X-24, il perfido clone di Wolverine: a differenza di Laura, è un clone uguale all’originale; tuttavia, a causa del trattamento subito fin dalla sua creazione, ha un comportamento selvaggio e difficilmente tenuto a freno dal Dr. Zander Rice di Richard E. Grant.
- X-24 è basato su Albert (una versione robotica di Wolverine creata da Donald Pierce) e porta con sé le caratteristiche del rivale di Logan, Victor Creed (vestiti scuri, capelli rasati, comportamento animalesco).
- Jackman riflette sul calarsi nei panni di X-24: “Ero molto scettico all’idea di interpretare X-24. Ho capito cosa rappresentava e la tematica di combattere se stesso, ovviamente un elemento al centro di questo personaggio che non aveva completamente affrontato, quindi in un certo senso ho amato portare all’esterno quell’idea. Ma so inoltre come attore che i fan di Wolverine vengono da me ogni giorno se mi incontrano per strada e dicono ‘Vogliamo vedere quella versione istintiva e animalesca a livello folle di Wolverine’, giusto? Quello sembrava qualcosa che non avevamo visto del tutto e ho pensato ‘Jim se introducessimo a metà o vicino alla fine del film quella versione e in qualche modo stesse combattendo contro il nostro eroe, gli spettatori non saprebbero cosa pensare’. E mi ricordo che mi ha detto ‘Fidati di me, fidati di me, fidati di me'”.
- Nel film l’esordiente Dafne Keen interpreta Laura / X23, una misteriosa ragazza, che èoltre ad essere “molto” simile a Logan ne è anche alla figlia biologica poiché è un clone femminile creato con il DNA di Wolverine. Il personaggio X-23 ha debuttato nel cartone animato X-Men: Evolution (2000) ed è apparso anche nei fumetti Marvel. Inoltre, un tempo, ha assunto l’identità di Wolverine dopo l’arco narrativo “La morte di Wolverine”, fino al 2018. Dafne Keen ha ripreso il ruolo di X-23 nel recente Deadpool & Wolverine.
- Secondo quanto riferito dal regista James Mangold tra le fonti d’ispirazione del film ci sono: il racconto poliziesco L’uomo nel mirino (1977), i drammi Paper Moon – Luna di carta (1973), Little Miss Sunshine (2006) e The Wrestler (2008) e gli western I cowboys (1972), Gli spietati (1992) e Il cavaliere della valle solitaria (1953), Charles e Laura guardano quest’ultimo film come omaggio.
Piscina Infinita / Infinity Pool di Brandon Cronenberg (2023)
Mentre soggiornano in un resort su un’isola isolata, James (Alexander Skarsgård) ed Em (Cleopatra Coleman) si stanno godendo una vacanza perfetta tra spiagge incontaminate, personale eccezionale e prendendo il sole. Ma guidati dalla seducente e misteriosa Gabi (Mia Goth), si avventurano fuori dal resort e si ritrovano in una cultura piena di violenza, edonismo e indicibile orrore. Un tragico incidente li mette di fronte ad una politica di tolleranza zero per il crimine: o verrai giustiziato o, se sei abbastanza ricco da permettertelo, puoi invece guardarti morire.
- Brandon Cronenberg, figlio di David Cronenberg, ha scritto la sceneggiatura originale del film basata su esperienze reali che il regista ha avuto in brutte vacanze e dalla storia di fantascienza sull’uccisione di cloni che stava scrivendo.
- In un’intervista del 2023 con Fangoria, Brandon Cronenberg ha parlato di come un’esperienza di vacanza nella vita reale abbia ispirato il film: “Il film è iniziato come un racconto breve sulla prima esecuzione e, mentre lo stavo espandendo in un lungometraggio, continuavo a tornare a una vacanza che ho fatto circa 20 anni fa in un resort all-inclusive nella Repubblica Dominicana. Era surreale, perché ti prendevano in autobus nel cuore della notte, quindi non potevi vedere nulla del paese. Ti lasciavano semplicemente in questo complesso del resort, che era in realtà circondato da una recinzione di filo spinato. Non potevi andartene, proprio come nel film, e c’era una specie di città finta dove potevi andare a fare shopping. Il ristorante cinese e l’orribile discoteca nel film sono entrambi basati su quel vero resort; la scena con l’uomo sul quad sulla spiaggia inseguito dalle guardie è realmente accaduta. E poi, alla fine della settimana, ti prendevano in autobus durante il giorno e potevi vedere il vero paese circostante immediato, che era molto povero. C’erano persone che vivevano in baracche. Quel contrasto era ovviamente orribile, ma anche surreale, perché ti rendevi conto che non eri mai entrato nel paese; eri semplicemente catapultato in questa strana tasca di una specie di dimensione alternativa che era appena cresciuta fino a diventare questa pacchiana immagine speculare della realtà alla Disneyland”.
- Il titolo “infinity Pool” fa riferimento ad un modello di piscina noto come piscina a sfioro, chiamata anche piscina infinita o piscina a sfioro infinito, è una piscina in cui l’acqua scorre verso uno o più bordi ribassati, producendo l’effetto ottico di nuotare in una vasca senza confini, poiché l’acqua sembra fondersi con il cielo oppure con il mare o l’oceano. Tali impianti sono realizzati spesso in località esotiche o proprietà esclusive e di lusso, e sono utilizzate anche in campo pubblicitario.
- Si dice che a Robert Pattinson sia stato offerto il ruolo principale e che l’attore abbia rifiutato.
Oblivion di Joseph Kosinski (2013)
Anno 2077: Jack Harper (Tom Cruise) è uno degli ultimi riparatori di droni operanti sulla Terra ormai evacuata. Prima di abbandonare definitivamente il pianeta ha il compito di recuperare dalla superficie terrestre le ultime risorse vitali, perchè segnata da decenni di guerra contro la terrificante minaccia di alieni che divorano quel che resta. Jack ha quasi portato a termine la sua missione: nell’arco di due settimane, raggiungerà gli altri sopravvissuti su una colonia lunare lontano da quel mondo ormai dilaniato, che per lungo tempo è stato la sua casa. Vivendo e perlustrando i cieli mozzafiato da migliaia di metri d’altezza, l’esistenza di Jack vacilla quando salva una bella straniera da una navicella precipitata davanti ai suoi occhi. Al di là di ogni logica, l’arrivo di questa donna innesca una serie di eventi che costringono Jack a rivedere la sua visione del mondo e del passato, tanto da fargli nascere un senso dell’eroismo che non immaginava lui stesso di avere. Il destino dell’umanità quindi, ora è esclusivamente nelle mani di un uomo che pensava che il nostro mondo fosse perso per sempre.
- Il progetto “Oblivion” è nato come un trattamento di 8 pagine scritto da Joseph Kosinski pubblicato nel 2007 in formato graphic-novel. Il progetto è stato successivamente sviluppato in una racconto illustrato rilasciato in concomitanza con l’uscita del film.
- A Joseph Kosinski e Claudio Miranda non era piaciuto l’ampio uso di mascherini e blue screen in Tron: Legacy a tal punto che per questo film hanno voluto cristallo, specchi e superfici lucide per il set della torre di vetro. Il cielo filmato è stato proiettato su uno schermo di 13 metri composto da 21 monitor. Il video è il risultato di tre settimane di riprese dalla sommità del vulcano Haleakala a Maui, Hawaii. Le camere con finestre erano illuminate dalla luce di quelle proiezioni. I monitor hanno preso 10 settimane ai tecnici per l’installazione e messa a punto. Alla fine il team di produzione ha ricevuto i complimenti degli attori per quella scenografia, Tom Cruise ha dichiarato che la torre di vetro era uno dei suoi set cinematografici preferiti di sempre.
- Il libro che Jack trova è “Canti di Roma antica” di Thomas Babington Macaulay. La poesia che inizia a leggere è Orazio. Basato sulla storia romana, la città inadeguatamente difesa è sotto attacco da parte degli Etruschi. Orazio è a capo di un distaccamento a cui è stato assegnato il compito impossibile di difendere un ponte nella città. Orazio e due compagni lo attraversano e combattono gli invasori mentre il resto del distaccamento lavora per distruggere il ponte. Orazio ordina ai suoi due compagni di tornare a Roma mentre lui rimane a combattere il nemico da solo. Quindi, con il ponte distrutto e senza alcuna speranza di sopravvivenza, Orazio salta nel fiume indossando la sua armatura completa e muore piuttosto che arrendersi. Un tema chiave nel verso che legge è quello della morte, “per le ceneri dei suoi padri e i templi dei suoi dei”. Come si vedrà, l’identità degli “dei” di Jack diventa un fattore determinante in questo film.
- Quando Jack arriva per la prima volta alla sua casa privata sul lago, mette il libro “Canti di Roma antica” che ha recuperato dalle rovine della New York Public Library sopra un altro libro, che si rivela essere una copia del romanzo “Racconto di due città” di Charles Dickens. Entrambe le opere letterarie parlano di persone che ottengono la libertà dall’oppressione, in linea con il tema del film. “Racconto di due città” e “Oblivion” finiscono entrambi con uno stratagemma messo in atto dai personaggi principali. “Racconto di due città” parla anche di due uomini che sembrano “quasi identici” innamorati della stessa donna, uno è suo marito e l’altro un amico di famiglia. Ambientato durante la Rivoluzione francese, l’amico prende il posto del suo doppelganger, il marito della donna che ama, per salvarlo dalla ghigliottina e muore al suo posto in modo che la coppia possa scappare e vivere. Ciò si riflette anche in questo film.
- Nella casa in cui vivono Jack Harper e Victoria c’è una scala che raffigura una doppia elica di DNA, suggerendo che i suoi abitanti siano dei cloni.
The Island di Michael Bay (2005)
Lincoln Sei Echo (Ewan McGregor) è un residente di una struttura controllata del ventunesimo secolo. Come tutti gli abitanti di questo ambiente controllato a vista, Lincoln spera di essere scelto per andare nell'”isola”, l’ultimo luogo incontaminato del pianeta. Quando scopre che tutta la sua esistenza è una bugia e che lui vale molto più da morto che da vivo, decide di tentare la fuga nel mondo esterno insieme alla bella Jordan Due Delta (Scarlett Johansson). I due intraprendono così una corsa spietata per salvare le loro vite contro le forze dell’istituto che una volta li ospitava e che ora dà loro una caccia spietata.
- “The Island” è descritto come un mix di film di fantascienza distopici degli anni ’60 e ’70 che raccontano di personaggi in fuga come Fahrenheit 451, THX 1138 di George Lucas, The Clonus Horror e La fuga di Logan.
- Robert S. Fiveson, regista di The Clonus Horror (1979), ha intentato una causa per violazione del copyright contro DreamWorks e Warner Brothers. La causa ha citato quasi cento punti di somiglianza tra “Clonus” e questo film e la corte ha stabilito che Fiveson aveva presentato un caso che andava indagato. Prima che il caso potesse andare a processo, DreamWorks ha raggiunto un accordo extragiudiziale con i querelanti per una compenso non rivelato a sette cifre.
- Michael Bay ha detto agli attori che interpretavano i cloni che erano essenzialmente bambini. “Ecco perché molti di loro hanno questo tipo di innocenza infantile qui, ed è stato divertente per gli attori interpretarla.”
- (a circa 1h e 15 min) La concept car futuristica Lexus rossa guidata da Tom Cruise in Minority Report (2002) può essere vista parcheggiata sulla strada quando Lincoln e Jordan chiedono a un uomo alcune informazioni. Altre versioni modificate della stessa auto vengono viste guidare per le strade pochi istanti dopo.
Æon Flux – Il futuro ha inizio di Karyn Kusama (2005)
Nel XXV secolo, in seguito a un disastro industriale, l’umanità è ridotta a 5 milioni di abitanti che vivono in una città controllata da telecamere di sicurezza e circondata da un muro. Sebbene nessuno lo sappia, l’unico modo per riprodursi è la clonazione. Aenon Flux (Charlize Theron) appartiene a un gruppo di ribelli e avrà il compito di proteggere la comunità da innumerevoli minacce esterne.
Prologo: “2011. Un virus uccide il 99% della popolazione mondiale. Uno scienziato, Trevor Goodchild, sviluppa una cura. I cinque milioni di sopravvissuti vivono a Bregna, l’ultima città sulla Terra. La dinastia Goodchild governa per 400 anni. I ribelli emergono per sfidare il regime di Goodchild.”
- Il film è basato sull’omonima serie tv fantascientifica d’animazione creata dal coreano Peter Chung, propdotta da MTV Animation e trasmessa su MTV dal 1991 al 1995.
- Molti costumi di Charlize Theron, in particolare il suo tailleur bianco asimmetrico, erano pezzi di alta moda contemporanea dello stilista Jean-Paul Gaultier.
- Nei contenuti extra del DVD, si scopre che la città di Bregna ha la forma di un uovo, come riferimento ai miti della creazione in cui il mondo è nato da un uovo.
- Secondo gli sceneggiatori Phil Hay e Matt Manfredi, la “malattia industriale”, che uccide la maggior parte della popolazione mondiale all’inizio del film, è stata causata da cibo geneticamente modificato.
- Michelle Rodriguez era stata originariamente scelta per interpretare la protagonista quando il film è stato annunciato nel 2003. Ache Demi Moore e Nocole Kidman sono state prese in consideraizone per il ruolo principale. La regista Karyn Kusama e Nicole Kidman collaboreranno in seguito per il dramma poliziesco Destroyer (2018).
- E’ stato realizzato anche un videogioco per fare da ponte tra la serie animata e il lungometraggio. Nel film, Æon si rende conto che Una è stata clonata dalla rivelazione degli occhi. Nel videogioco Æon Flux, Una Flux ha l’eterocromia: un occhio blu e uno verde.
- Il personaggio di Sophie Okendo, Sithandra, era originariamente chiamato “Scaphandra” nella serie animata; come la sua controparte aveva un paio di mani al posto dei piedi e altre “strane modifiche del corpo” (una delle quali era un arpione e cavi che le uscivano dalla lingua). Scaphandra era anche un doppio agente per Trevor, che alla fine l’ha tradita per ottenere il suo materiale genetico.
Il sesto giorno di Roger Spottiswoode (2000)
Dopo la clonazione riuscita della pecora Dolly negli anni ’90, la clonazione artificiale di animali è diventata comune entro il 2015. La clonazione umana è invece proibita dalle leggi del “sesto giorno”, a seguito di un tentativo fallito. Nonostante ciò un affarista senza scrupoli e il suo socio, stimato scienziato, decidono di speculare sull’ingegneria genetica e trarre profitto dalla clonazione di esseri umani. A causa di un grave errore però clonano l’uomo sbagliato Adam Gibson (Arnold Schwarzenegger) che, ignaro di tutto, si trova costretto a lottare per riconquistare la sua identità.
- Il titolo si riferisce alla narrazione della creazione nella Genesi condivisa tra le religioni abramitiche, dove Dio creò per ultimi Adamo ed Eva il sesto giorno, dopo che erano stati creati piante, animali e uccelli e prima che il Signore si riposasse il settimo giorno.
- L’introduzione al film ci fornisce una cronologia delle innovazioni nella tecnologia della clonazione. C’è una voce sulla clonazione di una pecora, che è attribuita a “Due scienziati pionieri, i dottori Lerrad Yarg e Phillip Slanigan, entrambi del Rosaritio Institute”. Nella vita reale, i due scienziati pionieri erano Keith Campbell e Ian Wilmut, del Roslin Institute in Scozia. L’anno era il 1996, non il 1997. Il nome della pecora, “Dolly”, è corretto. Dolly è vissuta fino al 2003, dopo essere stata soppressa a causa di una malattia polmonare e di una grave artrite, che si diceva non fossero correlate al processo di clonazione.
- La trama principale del film riguarda la clonazione umana illegale a seguito del divieto imposto dal governo. L’allora presidente degli Stati Uniti Bill Clinton (il cui ultimo anno in carica è stato lo stesso anno in cui è uscito questo film, il 2000) ha effettivamente vietato la clonazione umana e ha proibito l’utilizzo di fondi federali per tale scopo durante la sua presidenza. Nel 2015, l’anno in cui è ambientato il film, 70 paesi avevano legalmente vietato la clonazione umana.
- Il film segna il debutto cinematografico dell’attore Terry Crews che tornerà a recitare con Schwarzenegger ne I mercenari – The Expendables (2010) e i suoi due sequel (anche se Crews e Schwarzenegger non hanno condiviso scene nel primo). Crews ha recitato anche in Terminator Salvation (2009) che presentava un personaggio generato al computer con le sembianze di Schwarzenegger nell’originale Terminator, ma non Schwarzenegger stesso.
Altri film su cloni e clonazione: Gemini Man (2019) / Alien – La clonazione (1997) / Il Replicante (2001) / Womb (2010) / Star Wars – Episodio II – L’attacco dei cloni / Replicas (2018) / Codice 46 (2003) / Star Trek: La Nemesi (2002) / Dual (2022) Mi sdoppio in 4 (1996) / Repli-Kate (2002) / Cloned (1997)