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Venezia 2014: Leone d’Oro ad Andersson – tutti i premi

Roy Andersson si aggiudica il Leone d’Oro al Festival di Venezia 2014. Ad Hungry Hearts tutte e due le Coppe Volpi. Soprese Sivas e Ghesseha. Ecco tutti gli altri film premiati

pubblicato 6 Settembre 2014 aggiornato 30 Luglio 2020 22:26

Negli ultimi due giorni, forse senza troppe spiegazioni, avevamo cominciato a perdere fede nell’idea di uno svedese Leone d’Oro. E non che non ci sperassimo, anzi. A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence è senza dubbio il film di questa 71. edizione della Mostra di Venezia, ed i motivi abbiamo tentato di manifestarli già in sede di recensione.

E il resto? Beh, Hungry Hearts a nostro parere andava premiato, sebbene la Coppa Volpi ad Adam Driver ci ha un po’ colto di sorpresa. Nulla a che vedere, comunque, con il Premio Speciale della Giuria a Sivas e l’Osella a Ghesseha, che hanno rappresentato i veri ribaltoni della cerimonia. Superfluo aggiungere, se ci avete seguito, che per quanto ci riguarda ne esca ammaccato quantomeno Nobi (Fires in the Plain), evidentemente tagliato fuori per via di quanto Desplat ha chiarito ad inizio cerimonia riguardo il criterio di valutazione, basato sulla rilevanza del discorso politico messo in campo da ciascun film – anche se definire Nobi “neutrale” in tal senso, ci sembra un po’ sbrigativo. Ma tant’è.

Più che meritato il Premio Marcello Mastroianni, perché se mai ci sia stato una rivelazione quella è stata proprio il piccolo protagonista di Le dernier coup de marteau, Romain Paul. Riconoscimento doveroso verso lo stesso film, che una menzione, quale che fosse, effettivamente la meritava.

Esclusi d’eccellenza Birdman e gli americani in generale, che da questa edizione tornano a casa a bocca totalmente asciutta. E ci sarà da ragionare anche su questo dato, viste e considerate anche le polemiche pre-Mostra, con i vari Paul Thomas Anderson e David Fincher che hanno preferito preventivamente dirigersi altrove. Ad ogni modo per il momento è tutto. Avremo modo di congedarci come si deve dopo queste prime considerazioni post-premiazione. A voi tutti i premi.

PREMI

Leone d’Oro: A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence

Leone d’Argento: Andrei Konchalovski per The Postman’s White Nights

Gran Premio della Giuria: The Look of Silence

Premio Speciale della Giuria: Sivas

Coppa Volpi maschile: Adam Driver per Hungry Hearts

Colpi Volpi femminile: Alba Rohrwacher per Hungry Hearts

Premio Osella: Tales (Ghesseha)

Premio Marcello Mastroianni: Romain Paul per Le dernier coup de marteau

Diretta

Ci siamo. Pochi minuti ci separano dalla premiazione qui al Festival di Venezia 2014. A breve conosceremo quali sono i vincitori, per poi tirare le somme con le nostre considerazioni. L’unico consiglio è quello di restare incollati a questa pagina, che verrà aggiornata istantaneamente.

Ore 19.52: Paolo Baratta sale sul palco per consegnare il Leone d’Oro, che va ad Andersson per “A Pigeon Sat on a Banch Reflecting on Existence”. Lo volevamo e l’abbiamo avuto! Andersson dichiara che ai suoi alunni ha sempre consigliato di vedere una scena di “Ladri di biciclette”.

Ore 19.58: Chiude la premiazione il Presidente Paolo Baratta con un discorso inerente non solo la Mostra del Cinema ma l’intera opera della Biennale.

Ore 19.48: La miglior regia va ad Andrei Konchalovski per “The Postman’s White Nights”.

Ore 19.38: Ce lo siamo chiamati. Alba Rohrwacher si aggiudica la Coppa Volpi femminile: “grazie alla Giuria. Grazie ad Adam. Grazie a Saverio che è un artista coraggioso, senza il quale non sarebbe esistito il film. Fare questo film con lui è stato molto più che vincere il premio: un’avventura emozionante ed indimenticabile”. Segue immediatamente il Gran Premio ad Oppenheimer per “The Look of Silence”. Il regista si sofferma sull’attuale situazione in Indonesia, cercando di sensibilizzare l’Occidente e dicendosi soddisfatto della reazione al Festival. Tim Roth, subito dopo aver consegnato il premio, sottolinea che si tratta di uno “spettacolare capolavoro!“.

Ore 19.37: Coppa Volpi ad Adam Driver per Hungry Hearts. Consegna Verdone. Attenzione perché qui ci scappa il bis.

Ore 19.33: Tutto come programma per il Premio Mastroianni. Vince il bravo Romain Paul per “Le dernier coup de marteau”.

Ore 19.31: Premio per la miglior sceneggiatura Rakhshan Banietemad e Farid Mostafavi all’unico film diretto da una donna in Concorso, ossia “Tales (Ghesseha)”.

Ore 19.25: Sale sul palco la Giuria di Venezia 71. Qualche parola da parte di Alexandre Desplat, il quale comincia col ringraziare Baratta e Barbera per l’accoglienza. La scelta dei premi si è basata tenendo conto della portata politica dei film. Premio Speciale della Giuria al turco “Sivas” di Kaan Müjdeci.

Ore 19.24: La giuria di Orizzonti sale sul palco per ufficializzare i suoi premi. Il miglior cortometraggio è “Maryam” di Sidi Saleh (Indonesia). Migliore interpretazione maschile va a Emir Hadžihafizbegović per “These are the Rules”. Premio speciale della Giuria a “Belluscone. Una storia siciliana” di Franco Maresco. Miglior regia a Naji Abu Nowar per “Theeb”. Miglior film della sezione Orizzonti è invece nuovamente “Court” di Chaitanya Tamhane.

Ore 19.14: Tocca alla migliore opera prima Luigi De Laurentiis. A consegnare il premio Ambra Angiolini, insieme alla Giuria presieduta da Alice Rohrwacher. E vince “Court” di Chaitanya Tamhane.

Ore 19.12: “Animata Resistenza” vince nella categoria “Venezia Classici” come miglior documentario. Quanto al miglior film restaurato, vince “Una giornata particolare” di Ettore Scola, che avevamo in ogni caso segnalato ore fa tra i premi collaterali.

Ore 19.08: Sul palco la madrina Luisa Ranieri, cui tocca dare inizio alle danze. Visibilmente emozionata, ci invita a continuare a parlare e scrivere del Festival.

Ore 19.04: Il red carpet ha finora confermato che le previsioni fossero quantomeno fondate. Ci sono tutti: Konchalovski, Andersson, Costanzo, Rohrwacher, Romain Paul etc. Potenzialmente siamo lì.

Konchalovski in pole per il Leone d’Oro? – Roy Andersson in smoking all’Excelsior

Ore 17.50: Abbiamo volutamente aperto su questo tweet, perché tra le tante, inevitabili voci che si rincorrono, questa sembra essere l’unica certezza: che il palmares è ancora in bilico. Non per la Giuria, certo, ma è pur vero che il movimento va intensificandosi di minuto in minuto.

Attualmente, quasi (quasi!) contro ogni pronostico, The Postman’s White Nights di Andrei Konchalovski sembra essere il favorito per il Leone d’Oro? Possibile? Possibile. Certo è che il russo difficilmente tornerà a casa all’asciutto, e gli unici altri premi che ci vengono in mente potrebbero essere o il Leone d’Argento o il Gran Premio della Giuria.

Intano il regista di A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence, lo svedese Roy Andersson, è stato avvistato in smoking all’Excelsior. Qui sotto le prove. Inutile dire che la cosa ci gratifica, anche perché, contro tutto e contro tutti, si continua a sperare in quello che a nostro parere sarebbe un più che meritato Leone d’Oro. Con lui si sono (ri)visti al Lido la Rohrwacher e Costanzo. Qualcuno parla addirittura del cast di Sivas (Coppa Mastroianni? Mmmhhh…). State con noi per ulteriori aggiornamenti.

Tutti i premi collaterali

Il Lido è in fermento (si fa per dire) in attesa della premiazione delle 19. Le voci si rincorrono già e la lista dei papabili va facendosi inesorabilmente sempre più corta. La rete ha fatto quadrato sui seguenti nomi fino ad ora, che a quanto pare si spartiranno il palmares, ossia Oppenheimer, Iñárritu, Costanzo ed Andersson. Se così fosse, noi felici.

Ad ogni modo, in attesa di tornare live con voi, stemperiamo l’atmosfera con la lista dei non pochi premi collaterali. Noi, ovviamente, siamo ancora più che operativi, oltre che recettivi. Stiamo infatti tentando di intercettare la qualsiasi, tra voci che si rincorrono e si smentiscono a vicenda. Attualmente, basandoci anche su quanto traiamo dai premi qui sotto, Birdman e The Look of Silence sono in pole position quanto all’indice di gradimento. Significherà anche poco, ma è interessante notare che due dei film più amati della Mostra risalgano proprio ai primissimi giorni del Festival.

Non resta che darvi appuntamento tra qualche ora, quando vi metteremo al corrente dell’aria che tira qui al Lido. Per ora non ci congediamo con i già citati premi collaterali.

Premio FIPRESCI a “The Look of Silence” di Joshua Oppenheimer

Premio Schermi di qualità – Carlo Mazzacurati ad “Anime nere”

Premio Soundtrack Stars a “Birdman” di Alejandro González Iñárritu

Leoncino d’oro Agis a “Birdman” di Alejandro González Iñárritu

Venice Days Award a “Retour à Ithaque” di Laurent Cantet

Premio del pubblico Raro Video delle Settimane della Critica a “No One’s Child” di Vuk Ršumovic

Premio Venezia Classici a “Una giornata particolare” (1977) di Ettore Scola

Green Drop Award 2014 a “The Postman’s White Nights” di Andrei Konchalovsky

Premio Padre Taddei a “Birdman” di Alejandro González Iñárritu

Label Europa Cinemas a “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo

PREMI CRITICA ONLINE
Mouse d’Oro a “The Look of Silence” di Joshua Oppenheimer
Mouse d’Argento al miglior film fuori della competizione ad “Olive Kitteridge” di Lisa Cholodenko

PREMI PASINETTI
Miglior film: “Anime nere” di Francesco Munzi
Miglior Attore Maschile: Elio Germano (“Il giovane favoloso” di Mario Martone)
Miglior Attrice Femminile: Alba Rohrwacher (“Hungry Hearts” di Saverio Costanzo)
Premi Pasinetti speciali per la regia a Saverio Costanzo per “Hungry Hearts”; a Pierfrancesco Favino, protagonista e produttore “Senza nessuna pietà” (Orizzonti); e a Ivano De Matteo per “I nostri ragazzi” (Giornate degli Autori)

Future Film Festival Digital Award a “Birdman”

Premio L’Oreal Paris a Valentina Corti

Premio Queer Lion a “Les nuits d’été” di Mario Fanfani

Premio Piccioni per la miglior soundtrack ad Apparat per “Il giovane favoloso”

Premio Brian degli atei a “Mita Tova”

Premio Fedic a “Io sto con la sposa”

Premio Cicae per fim di Orizzonti a “Heaven knows what”

Premio Lanterna Magica a “Le dernier coup de marteau”

Premio Open a Ra di Martino per “The show MAS go on”

Premio HRN per i diritti umani ex aequo a “Io sto con la sposa” e “The look of silence”

Best innovative budget a “Italy in a day”

Premio Civitas vitae a “Dancing with Maria”