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Roma 2013, vincitori: Tir trionfa, Matthew McConaughey e Scarlett Johansson migliori attori

Il film italiano diretto da Alberto Fasulo ha vinto il Festival di Roma battendo il favorito Her di Spike Jonze

pubblicato 16 Novembre 2013 aggiornato 31 Luglio 2020 07:41

La premiazione choc. Come a Venezia 2013, con Il Sacro Gra di Gianfranco Rosi, anche Roma 2013 ha voluto celebrare un docu-film italiano, ovvero Tir di Alberto Fasulo (visto proprio ieri, ultimo giorno). Sconfitto il favoritissimo della vigilia, ovvero Her di Spike Jonze, clamorosamente snobbato se non fosse per la ‘voce’ di Scarlett Johansson, incredibilmente eletta Miglior Attrice anche se ‘fisicamente’ assente (ma la Diva non è davvero mai stata così brava). Premio della giuria per il rumeno in bianco e nero Quod Erat Demonstrandum, con Matthew McConaughey meritatamente eletto Miglior Attore grazie a Dallas Buyers Club (anche Premio del pubblico) e il turco Ben o değilim (I Am Not Him) misteriosamente premiato con la Miglior Sceneggiatura. Pari in realtà a poche pagine e ad una manciata di battute. Follia allo stato puro. Come avvenuto 12 mesi fa, con le vittorie impronosticabili di Marfa Girl e di E la chiamano Estate, anche quest’anno i giurati hanno finito per stupire ed inevitabilmente dividere. Davvero inspiegabile il mancato trionfo di Her, capolavoro che rischia seriamente di fare incetta di nomination agli Oscar eppure ‘quasi’ snobbato da Gray&Co.

Menzione spaciale per Lanse gutou (Blue Sky Bones) di Cui Jian, con la sorpresa Sebunsu kodo (Seventh Code) due volte celebrato con il premio per la miglior regia, finito tra le mani di Kiyoshi Kurosawa, e il migliore contributo tecnico a Koichi Takahashi. Dimenticato anche Takashi Miike, per un’ottava edizione qualitativamente ‘interessante’ ma ancora una volta rovinata da una giuria sinceramente ingiustificabile.

I PREMI ASSEGNATI AI FILM IN CONCORSO
La Giuria Internazionale, presieduta da James Gray e composta da Verónica Chen, Luca Guadagnino, Aleksei Guskov, Noémie Lvovsky, Amir Naderi e Zhang Yuan ha assegnato i seguenti premi:

– Marc’Aurelio d’Oro per il miglior film: Tir di Alberto Fasulo
– Premio per la migliore regia: Kiyoshi Kurosawa per Sebunsu kodo (Seventh Code)
– Premio Speciale della Giuria: Quod Erat Demonstrandum di Andrei Gruzsniczk
– Premio per la migliore interpretazione maschile: Matthew McConaughey per Dallas Buyers Club
– Premio per la migliore interpretazione femminile: Scarlett Johansson per (la voce di) Her
– Premio a un giovane attore o attrice emergente: tutto il cast di Gass (Acrid)
– Premio per il migliore contributo tecnico: Koichi Takahashi per Sebunsu kodo (Seventh Code)
– Premio per la migliore sceneggiatura: Tayfun Pirselimoğlu per Ben o değilim (I Am Not Him)
– Menzione speciale: Cui Jian per Lanse gutou (Blue Sky Bones)

I PREMI ASSEGNATI AI FILM DEL CONCORSO CINEMAXXI
La Giuria Internazionale presieduta da Larry Clark e composta da Ashim Ahluwalia, Yuri Ancarani, Laila Pakalnina e Michael Wahrmann, ha assegnato i seguenti premi:
– Premio CinemaXXI per il miglior film (riservato ai lungometraggi): Nepal Forever di Aliona Polunina
– Premio Speciale della Giuria CinemaXXI (riservato ai lungometraggi): Birmingemskij ornament 2 (Birmingham Ornament 2) di Andrey Silvestrov e Yury Leiderman
– Premio CinemaXXI film brevi: Der Unfertige (The Incomplete) di Jan Soldat
– Menzione Speciale CinemaXXI cinema breve: The Buried Alive Videos di Roee Rosen

IL PREMIO ASSEGNATO AI FILM DEL CONCORSO PROSPETTIVE DOC ITALIA

La giuria presieduta da Marco Visalberghi e composta da Christian Carmosino, Gerardo Panichi, Giusi Santoro e Sabrina Varani, ha assegnato il:

– Premio Doc It – Prospettive Italia Doc per il Migliore Documentario italiano: Dal profondo di Valentina Pedicini
– Menzione Speciale: Fuoristrada di Elisa Amoruso

IL PREMIO PER LA MIGLIORE OPERA PRIMA/SECONDA

La giuria presieduta da Roberto Faenza e composta da Fausto Brizzi, Carlo Freccero, Alessandra Mammì, Valerio Mieli, Camilla Nesbitt e Andrea Occhipinti, ha assegnato il:
– Premio Taodue Camera d’Oro per la Migliore Opera Prima/Seconda: Out of the Furnace di Scott Cooper
– Premio Taodue Miglior produttore emergente: Jean Denis Le Dinahet e Sébastien Msika per Il sud è niente.

PREMIO BNL DEL PUBBLICO PER IL MIGLIOR FILM
Attraverso un sistema elettronico, il Festival ha previsto la partecipazione degli spettatori all’assegnazione del Premio BNL del Pubblico per il miglior film. I film che hanno preso parte all’assegnazione del premio sono quelli del Concorso. Il pubblico ha assegnato il:
– Premio BNL del Pubblico per il miglior film: Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée

PREMI CRITICA ON LINE
– Mouse d’Oro: Her di Spike Jonze
– Mouse d’Argento: Snowpiercer di Joon-ho Bong

PREMI COLLATERALI:

Premio centenario bnl:#100sec per il futuro
Ex aequo a Premonizione di Salvatore Centoducati e Futuro di Accursio Graffeo

Premio Studio Universal “A qualcuno piace corto”
Ivan Vilipaiev per Messaggio promozionale

Premio farfalla d’oro – Agiscuola
Dallas Buyers Club

Premio l.A.R.A. per il miglior interprete italiano

Valeria Golino per Come il vento

Premio Amc miglior montaggio
Johannes Yoshi Nakaijima per Tir di Alberto Fasulo

Premio Aic miglior fotografia
Yves Balanger per Dallas Buyers Club

Premio a.I.T.S. al miglior suono
Alessio Cremonini per Border

Premio “Chioma di Berenice” al miglior trucco e alla migliore acconciatura cinematografica
La luna su Torino

Premio “Maurizio Poggiali” per il miglior documentario
Mario Donfrancesco per The Stone River in concorso nella sezione prospettive doc italia

Roma 2013 – la premiazione in diretta

A poche ore dalla premiazione ufficiale del Festival Internazionale del Film di Roma ecco arrivare i vincitori del Mouse d’Oro, premio dei siti di cinema che ha ovviamente visto trionfare Her di Spike Jonze, votato come miglior film del Concorso dai collaboratori dei 78 siti che compongono la giuria. Mouse d’argento al miglior film fuori dalla competizione a Snowpiercer di Joon-ho Bong, altro capolavoro che Cineblog ha inevitabilmente acclamato.

Fin fai primi giorni del Festival Her ha convinto la giuria, ottenendo un consenso unanime, seguito a ruota da Dallas Buyers Club, altro titolo rivelazione del Festival. Nato nel 2009 su idea di Hideout.it, il Mouse d’Oro è cresciuto nel corso degli anni, arrivando a coinvolgere una giuria sempre più numerosa e variegata per un totale di 78 siti italiani di cinema e oltre 100 giurati. Il premio, nato per dare visibilità ai siti di cinema, è diventato un vero e proprio circuito di webzine, redazioni e blog che si occupano di informazione, critica, passione e servizi cinematografici. Un insieme di punti di vista e voci differenti, che attraverso il Mouse d’Oro “mediano” le loro preferenze, identificando film capaci di mettere d’accordo le diverse anime di un luogo vasto come il web. Un vero e proprio termometro che misura i gusti e le preferenze del pubblico interessato al cinema.

Verso le ore 19, immancabili, tutti gli altri premi.

Roma 2013 – chi vince? Her grande favorito – pronostici e chiusura con Tsui Hark

Il vincitore annunciato. Il vincitore di tutti sin dal 3° giorno del Festival Internazionale del Film di Roma, ovvero da quando si è presentato ad una plaudente stampa. Her di Spike Jonze dovrebbe avere il Marc’Aurelio d’Oro tra le mani. Dopo la scioccante premiazione di 12 mesi fa, subissata di fischi dai critici, l’ottava edizione della manifestazione non dovrebbe concedersi clamorose sorprese. Perché Her è un capolavoro che si farà sentire anche in casa Oscar. A James Gray, presidente di una Giuria assai variegata, il compito di riportare il premio negli Usa, un anno dopo la corona assegnata al discutibile Marfa Girl di Larry Clark.

Dietro Her ancora film a stelle e strisce grazie all’intenso e commovente Dallas Buyers Club di Jean-Marc Vallée. Film importante, travolto dagli applausi e trascinato da due attori in stato di grazia. Matthew McConaughey e Jared Leto, trasformati nel fisico pur di riuscire a rendere credibile il difficile compito loro assegnato. Sarebbe ineccepibile un doppio Marc’Aurelio d’Argento come Migliori Attori del Festival. Senza se e senza ma, anche se i rumor dell’ultima ora vorrebbero Christian Bale nella Capitale proprio per ritirare il riconoscimento grazie alla sua intensa performance nel tutt’altro che esaltante Out of the Fornace. Ma sarà vero? Coraggioso e quasi avanguardista, invece, sarebbe un Marc’Aurelio d’Argento come Miglior Attrice per Scarlett Johansson, solo ‘voce’ nel film di Jonze, fisicamente mai presente ma probabilmente mai così brava nel suscitare credibili emozioni. Quando si dice il ‘peso’ di un corpo. E che corpo, in questo caso assente.

Il Gran Premio della Giuria Marc’Aurelio d’Argento o il Premio Speciale della Giuria Marc’Aurelio potrebbero vedere celebrato Takashi Miike, semplicemente straordinario con Mogura no uta, senza dimenticare l’italiano Take Five, il turco I Am Not Him, tanto criptico e criticato quanto conturbante, il brasiliano Entre Nós e l’iraniano Gass. A presentare la cerimonia di premiazione, alle ore 19, Anna Foglietta.

Al termine, alle ore 21, sarà la volta dell’ultimo Premio Ufficiale del Festival, il Maverick Director Award assegnato a Tsui Hark, regista, produttore e sceneggiatore che ha guidato la rivoluzione del cinema di Hong Kong a partire dalla fine degli anni Settanta. Il riconoscimento, dedicato ai maestri che hanno contribuito a inventare un cinema nuovo, verrà consegnato da uno dei primi esegeti in Europa del “fenomeno” Tsui Hark, il celebre regista francese Olivier Assayas, vincitore di un Golden Globe per la mini-serie tv “Carlos” e autore di film celebri come L’eau froide, Irma Vep, Les Destinées Sentimentales, Qualcosa nell’aria. L’evento Maverick Director Award di quest’anno verrà completato da una Masterclass con Tsui Hark, moderata da Olivier Assayas, Marie-Pierre Duhamel e Giona Nazzaro.

Il nuovo film di Tsui Hark, Young Detective Dee: Rise of the Sea Dragon 3D (Di Renjie: Shendu longwang 3D), prequel di Detective Dee e il mistero della fiamma fantasma, sarà presentato Fuori Concorso in prima internazionale dopo la cerimonia di premiazione. Cerimonia di cui vi daremo conto poco prima dell’ora di cena. Ergo, non perdeteci di vista. Perché Roma 2013 è arrivata alla sua conclusione.

Roma 2013 – 8° giorno – boom Hunger Games Day – Takashi Miike da premio – ultimi film in Concorso

Dal punto di vista qualitativo è stata forse la miglior giornata del Festival. Quella che ha visto l’Hunger Games Day scrivere la storia di questa manifestazione è stata infatti una giornata pregna di eventi e di ottimi titoli. A partire proprio da La ragazza di Fuoco, sorprendente sequel che ha giustamente entusiasmato non solo i fan ma anche la stampa, per poi passare al secondo ed ultimo film italiano in Concorso, Take Five, frizzante, interessante e a caccia di un premio. Riconoscimento che non potrà mancare per Takashi Miike, semplicemente straordinario con il suo Mogura no Uta, presentato in anteprima mondiale ed accolto da un fiume di applausi a fine proiezione. Tantissimi anche i curiosi che hanno assistito alla ‘chiacchierata’ pubblica con Checco Zalone, sbarcato al Festival da Re del Box Office, per un penultimo giorno che ha così festeggiato un’edizione fortunata sotto tutti i punti di vista.

Oggi, venerdì 15 novembre, si chiuderà il Concorso. Mancano all’appello solo due film per poi dare la parola ai giurati. Il primo sarà Another Me, adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo della scrittrice Cathy MacPhail diretto dalla regista e sceneggiatrice spagnola Isabel Coixet, celebre per film come La mia vita senza me (in concorso al Festival di Berlino, vincitore di due Premi Goya), La vita segreta delle parole (presentato alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia e poi premiato con quattro Goya, fra cui miglior film e miglior regista), Lezioni d’amore e Map of the Sounds of Tokyo (in concorso al Festival di Cannes).

Se alle ore 22 scoccherà l’ora del pazzesco Mogura no uta di Takashi Miike, alle ore 17 il programma porterà in sala la proiezione di Tir, prima opera narrativa di Alberto Fasulo, regista del documentario Rumore bianco, selezionato in molti festival internazionali e distribuito in sala in Italia. Al MAXXI ore 10, invece, si terrà una tavola rotonda dal titolo “Il cinema di genere in Italia tra ieri e oggi” per riflettere a 360 gradi sul cinema di genere in Italia. Disprezzato dalla critica colta, è tornato prepotentemente alla ribalta grazie all’entusiasmo di un pugno di agguerriti critici che lo hanno studiato e ne hanno tessuto le lodi incuranti degli strali dei benpensanti. La tavola rotonda – alla quale sono attesi, insieme al “tarantiniano italofilo” Eli Roth, Enzo G. Castellari, Umberto Lenzi, Sergio Martino, Mario Caiano, Marcello Avallone, Alberto De Martino, Antonio Manetti, Marco Manetti, Cosimo Alemà – sarà seguita dalla proiezione di I Tarantiniani di Steve Della Casa e Maurizio Tedesco.

Roma 2013 – 7° giorno – è l’Hunger Games Day – arrivano Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth e Josh Hutcherson

La quiete prima della tempesta. Giornata tutt’altro che passata inosservata quella di ieri al Festival di Roma, grazie all’impresentabile Gods Behaving Badly, al delizioso Il Paradiso degli Orchi, all’inedito Wes Anderson targato Prada e al Premio alla Carriera postumo assegnato a Aleksej Jurevič German, regista russo celebrato con la prima mondiale del suo ultimo film É difficile essere un dio, la cui lavorazione è durata decenni.

Tutto questo per arrivare a oggi, giorno che vedrà migliaia di ragazzi e ragazze in arrivo da tutta Italia, con pullman e treni da tempo prenotati. Il motivo? Facile a dirsi. L’anteprima nazionale di Hunger Games – La ragazza di fuoco di Francis Lawrence, pronto non solo a farsi vedere alle ore 19 in Sala Sinopoli, ma anche a sfilare sul red carpet con i suoi protagonisti: Jennifer Lawrence, Liam Hemsworth e Josh Hutcherson, per la prima volta nella Capitale per trainare il secondo capitolo della fortunata saga editoriale ideata da Suzanne Collins.

Ma il Concorso, visto che Hunger Games non ne fa parte, va ovviamente avanti. Alle 17 scoccherà l’ora di Volantin cortao di Diego Ayala e Anibal Jofré, due giovani promettenti registi cileni, mentre alle 22.30 andrà in scena Take Five di Guido Lombardi, secondo ed ultimo film italiano in Concorso. Il regista napoletano, dopo le collaborazioni con Antonio Capuano, Paolo Sorrentino e Abel Ferrara, ha diretto il suo primo lungometraggio nel 2011, Là-bas-Educazione criminale: la pellicola, presentata alla Mostra di Venezia e premiata con il Leone del Futuro per la migliore opera prima, venne candidata come Miglior film d’esordio al David di Donatello e ai Nastri d’argento. Con la sua opera seconda, Lombardi racconta la storia di cinque “irregolari”, tutti uniti da un sogno, quello di arricchirsi. Uno di loro si ritrova un giorno nel caveau della Banca Partenope a causa di una perdita della rete fognaria; e gli viene un’idea…

Roma 2013 – 5° giorno – tutti pazzi di Eli Roth – arrivano Wes Anderson e Roman Coppola

Una giornata ricca ed intensa, quella vissuta ieri al Festival Internazionale del Film di Roma. Pronti via ed Eli Roth ha concesso alla stampa una ricca colazione ‘umana’ con l’ottimo The Green Inferno, suo atteso ritorno dopo 6 anni di buio e clamoroso omaggio a Cannibal Holocaust del 1980. Presentatosi in conferenza stampa nel pomeriggio, Roth si è poi concesso alle domande dei presenti con molta eleganza e simpatia, dimostrando a sorpresa di essere mostruosamente logorroico. Risposte da 10 minuti. La povera interprete ha finito l’impresa con una flebo attaccata al braccio.

Perplessità, tante perplessità ha invece suscitato I Corpi Estranei, primo film italiano in Concorso al Festival, con un Filippi Timi come al suo solito in grande forma ma aihnoi ‘vittima’ di una sceneggiatura eccessivamente povera e ridondante. A sorpresa, e per la gioia dei pochi giornalisti che si sono presentati alla proiezione, Marco Muller ha voluto ‘regalare’ una seconda visione di Fear of Falling, prima mondiale firmata Jonathan Demme 12 ore prima da quasi tutti disertata causa orario improbabile e sala stracolma. Allo scoccare della mezzanotte, piccola curiosità, gli spettatori hanno festeggiato i settant’anni dell’attore e commediografo Wallace Shawn, protagonista del film, sulle note di “Happy Birthday”. Sul palco anche il regista e gli attori Lisa Joyce e Jeff Biehl. In serata, ma senza regista e/o attori presenti sul red carpet, è stata invece la volta di Out of the Fornace, titolo questa volta in Concorso, di buona fattura ma privo di pathos ed anima.

Nella speranza che la pioggia che da 48 ore bagna a corrente alternata il red carpet capitolino ci dia tregua, oggi piomberanno all’Auditorium Parco della Musica Wes Anderson e Roman Coppola, pronti ad incontrare il pubblico e a presentare in prima mondiale il corto Castello Cavalcanti. Altra anteprima molto attesa, perché dalla lavorazione durata decenni, quella di É difficile essere un dio, ultimo film di Aleksej Jurevič German, celebrato con il Premio alla Carriera in presenza della moglie e del figlio.

Due i film in Concorso. Lanse gutou, opera prima del padre del rock cinese Cui Jian, e Sebunsu kodo di Kiyoshi Kurosawa, uno dei capofila del cinema di genere giapponese, autore di film di culto come Kairo e Tôkyô sonata (vincitore del premio Un Certain Regard e di numerosi altri riconoscimenti). Due, infine, i film Fuori Concorso in programma, ovvero Gods Behaving Badly di Marc Turtletaub, con protagonisti Christopher Walken, John Turturro e Sharon Stone, e Au bonheur des ogres di Nicolas Bary, mix fra commedia e thriller tratto dal primo dei romanzi del fortunato ciclo dello scrittore francese Daniel Pennac, che vedono protagonista Benjamin Malaussène, “professione: capro espiatorio”.

Roma 2013 – 4° giorno – delude Romeo e Giulietta – arrivano Out of the Furnace e The Green Inferno

Romeo e Giulietta al mattino, Alex De La Iglesia in replica al pomeriggio, ben due film in Concorso, uno danese l’altro rumeno, e in serata Jonathan Demme, con un’attesa anteprima mondiale privata persino della ‘canonica’ proiezione stampa. Nel mezzo, inattesa ed improvvisa, non solo tanta pioggia ma anche un crollo delle temperature. Se venerdì a Roma c’erano ancora 23 gradi, ieri la colonnina è scesa fino agli 11, portando un anticipo di inverno sul Festival Internazionale del Film. Pronto a ripartire quest’oggi con un cartellone clamorosamente ricco.

Arrivati esattamente a metà dell’ottava edizione, il red carpet romano si prepara ad accogliere l’atteso Out of the Furnace di Scott Cooper, regista di Crazy Heart, gangster-movie interpretato da divi del calibro di Christian Bale, Woody Harrelson, Casey Affleck, Forest Whitaker, Willem Defoe, Zoë Saldana e Sam Shepard, per poi lasciare strada al ritorno cinematografico di Eli Roth. The Green Inferno il titolo della pellicola, chiamata a far rinascere il cannibal-movie all’italiana. Doccia fredda dell’ultima ora: ad accompagnare Out of the Furnace, in Concorso, l’ombra di nessuno. Sarebbero infatti saltati sia Bale, dato addirittura per certo nel programma, che il regista. Staremo a vedere.

Ma quello di oggi è anche il giorno del primo film italiano in Concorso, ovvero I corpi estranei di Mirko Locatelli, regista de Il primo giorno d’inverno, film d’esordio presentato alla 65. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Protagonista assoluto Filippo Timi. Fuori Concorso scoccherà l’ora di Border, nuovo film di Alessio Cremonini, all’esordio da regista dopo l’esperienza come assistente fatta accanto a Ettore Scola ne La cena e come sceneggiatore di Voci di Franco Grimaldi e Private di Saverio Costanzo. Ancora Fuori Concorso il pubblico potrà assistere alla proiezione di un film giallo-rosa, Je fais le mort di Jean-Paul Salomé, regista celebre a livello internazionale per i suoi Belfagor – Il fantasma del Louvre e Arsenio Lupin. Il programma di CinemaXXI ospiterà infine la proiezione di Racconti d’amore di Elisabetta Sgarbi, uno tra i più originali nuovi talenti del cinema italiano.

Roma 2013 – 3° giorno – Her ha le mani sul Festival – arrivano Romeo e Giulietta

Il Festival Internazionale del Film di Roma ha trovato il suo vincitore al 2° giorno di competizione? Difficile fare previsioni sul futuro, ma certo è che superare Her, giustamente osannato ieri dalla stampa, sarà difficile se non impossibile. Spike Jonze ha messo almeno una mano sul Marc’Aurelio d’Oro del 2013, grazie ad un titolo elegante e visionario, divertente e commovente, poetico e retrò, fantascientifico e romantico. Un film portato avanti da un magnifico Joaquin Phoenix, protagonista insieme al regista della più inconcludente, cazzarona ed esilarante conferenza stampa della storia del Festival romano. Al suo fianco, sul red carpet per tutto il giorno bagnato da una pioggia battente, la splendida Scarlett Johansson, sbarcata a Roma anche se solo ‘voce’ di colei che farà innamorare Joaquin all’interno della pellicola. Ovvero un sistema operativo.

Se il pomeriggio ha visto scendere in campo il pallone di calcio grazie all’animato Metegol 3D, un’altra attesa terza dimensione ha preso vita grazie al kolossal russo Stalingrad 3D, per poi cedere strada a Il venditore di medicine di Antonio Morabito e con Claudio Santamaria, oltre al curioso Song’e Napule dei Manetti Bros.

Altra giornata ricca quella di oggi, visto l’arrivo di Romeo e Giulietta. Rilettura del celebre classico di William Shakespeare firmata dal regista e sceneggiatore Carlo Carlei, il film diverrà realtà sul red carpet dell’Auditorium grazie all’attore e modello Douglas Booth, star della serie BBC Grandi Speranze, all’attore e produttore Damian Lewis, protagonista di Homeland – Caccia alla spia e a Christian Cooke, interprete della miniserie televisiva di Channel 4 The Promise; accanto a loro l’attrice colombiana Nathalie Rapti Gomez, vista persino nell’italiano Baciamo le mani – Palermo New York 1958 targato Canale 5.

Film italiani Fuori Concorso grazie a La Santa di Cosimo Alemà, film che unisce immaginario western “sudista”, scene drammatiche e sequenze di azione pura, racconta la storia di quattro forestieri all’inseguimento di un sogno: rubare la statua della Santa del paese. Premiere mondiali con Gass dell’iraniano Kiarash Asadizadeh e Sorg og glæde, ultimo film del pluripremiato cineasta danese Nils Malmros, autore di pietre miliari come Lars Ole 5.C e Kundskabens Træ.

Incontro imperdibile alle ore 18 in sala Petrassi con l’immenso Spike Jonze, protagonista di una Cinechat in collaborazione con Studio Universal, mentre c’è grande attesa nei confronti di Fear of Falling, nuovo lungometraggio del premio Oscar® Jonathan Demme, protagonista nel pomeriggio di ieri di un incontro pubblico con gli spettatori. Perché il Festival di Roma, in questo 2013, è tornato Festa.

Roma 2013 – 2° giorno – Dallas Buyers Club conquista tutti – oggi arriva Her di Spike Jonze

La giornata di ieri ha seminato certezze lungo l’arco delle ricche 24 ore. Dallas Buyers Club non tornerà negli States a mani vuote da questo Festival, perché acclamato da tutta la critica e da subito tra i favoriti per il Marc’Aurelio d’Oro. Nel caso in cui la straordinaria pellicola di Jean-Marc Vallée non ce la dovesse fare, è a dir poco scontato immaginare un trionfo firmato Matthew McConaughey. Altro giro altra ruota con l’organizzazione del Festival, che al secondo giorno ha iniziato a dare i numeri. Il sottoscritto ha infatti scoperto a malincuore che è ‘vietato’ entrare in sala con uno zainetto sulle spalle. Anche se contenente solo e soltanto pressbook, una penna, 3 caramelle e 2 cioccolatini? Esatto. Neanche mi chiamassi MacGyver. Decisioni dall’alto. Disco verde invece per borse e tracolle. Ma non per gli zaini, da spedire in guardaroba. Vera e propria discriminazione ‘fashion’. Peccato che il guardaroba dell’Auditorium apra alle 9 del mattino. E a che ora sarà mai la prima proiezione di giornata? Alle 9, per l’appunto. Velo pietoso poi sulla programmazione di alcuni proiezioni stampa di film in Concorso in sale minuscole come il Teatro Studio, con l’inevitabile conseguenza di non poter assistere alla pellicola per mancanza di poltrone, in un sabato che ha visto ‘esplodere’ il Parco della Musica ideato da Renzo Piano grazie allo sbarco di Jared Leto e dei ‘suoi’ 30 Second to Mars. Centinaia le fan ululanti e pressanti a bordo red carpet, innevato per la passerella del mastodontico protagonista animale di Belle e Sebastien e ovviamente travolto dagli applausi al passaggio dell’immenso John Hurt. Standing ovation mattutina anche per il folle, delirante e fantastico nuovo film di Alex De La Iglesia, Le streghe Zugarramurdi, premiato a tarda sera da Valeria Marini (?!?), mentre ha clamorosamente deluso il ritorno in sala di Davide Ferrario.

Giornata sulla carta ricchissima quella di oggi, con l’allerta meteo che guarda in cagnesco il programma ideato dagli organizzatori del Festival. Sul tappeto rosso di Roma sfileranno infatti Scarlett Johansson, Joaquin Phoenix e Rooney Mara, nella Capitale insieme a Spike Jonze per l’attesissimo Her, in Concorso e tra i favoriti per il trionfo finale, e senza dimenticare gli incontri pubblici con i grandissimi Jonathan Demme ed Álex de la Iglesia. C’è curiosità anche per Stalingrad di Fedor Bondarchuk, primo film russo prodotto completamente con la tecnologia del 3D ma anche primo film non statunitense che adotta il formato Imax, così come per Come il vento di Marco Simon Puccioni, ispirato all’avventura umana di Armida Miserere, una delle prime donne a dirigere un carcere. Protagonisti Valeria Golino, Filippo Timi, Francesco Scianna e Chiara Caselli, che saranno sul red carpet alle ore 19.30. Alle ore 22.30, invece, in Sala Santa Cecilia i Manetti Bros. presenteranno il loro nuovo lavoro, Song’e Napule, brillante mix fra il musicarello e il poliziottesco.

Tornando al pomeriggio imperdibile l’appuntamento con Metegol 3D di Juan Josè Campanella, premio Oscar® al miglior film straniero nel 2010 con Il segreto dei suoi occhi e in questo caso ‘animato’ con un film presentato Fuori Concorso in collaborazione con Alice nella città. Una domenica di passione, in conclusione, da ‘leggere’ e vivere, come sempre, qui su Cineblog.

Roma 2013 – 1° giorno – tutti pazzi di Snowpiercer – oggi arriva Dallas Buyers Club

La straordinaria prima proiezione con Snowpiercer; l’apertura ufficiale con l’Ultima ruota del Carro; l’interessante debutto targato Alice nella città con Il mondo fino in Fondo; e per finire il primo film in Concorso di questa ottava edizione, ovvero il turco Ben o Degilim – I’m not Him. Prime ventiquattrore a tutto tondo per il Festival Internazionale del film di Roma, tra pellicole che hanno suscitato entusiasmi, sorrisi, interesse e sbadigli. Come tradizione insegna.

A folgorare la stampa il primo film in lingua inglese dell’immenso Bong Joon-ho, post-apocalittico e travolgente nel portare in sala una disumana umanità rinchiusa all’interno di un treno in corsa, e qualitativamente meritevole di apertura ufficiale, affidata invece al gradevole ma flebile L’ultima ruota del Carro di Giovanni Veronesi, trascinato con convinzione e credibilità da uno splendido Elio Germano. Affascinante anche se imperfetto il debutto in sala di Alessandro Lunardelli con Il mondo fino in Fondo, film presentato nella sezione Alice per la Città con Luca Marinelli e Filippo Scicchitano protagonisti, mentre poco prima dell’ora di cena si è faticato nel digerire e sopportare il lento e lynchiano I am not Him, titolo a cui Muller ha affidato il compito di inaugurare il Concorso per la stampa.

Altro giorno, primo sabato e calendario ricchissimo quello di oggi. Tutto avrà inizio con l’attestssimo Dallas Buyers Club, ultimo lavoro del regista e sceneggiatore canadese Jean-Marc Vallée, autore di C.R.A.Z.Y , The Young Victoria e Café de Flore. Protagonisti, e in odore di Oscar, Matthew McConaughey, Jennifer Garner e Jared Leto, presente sul red carpet capitolino insieme ai ‘suoi’ Thirty Seconds to Mars, mentre nel pomeriggio andrà in scena Manto Acuífero di Michael Rowe, tra i registi all’avanguardia del cinema messicano contemporaneo, autore di Año bisiesto, vincitore della Camera D’Or a Cannes nel 2010. Secondo film della “Trilogia della Solitudine” (cominciata proprio con Año bisiesto), Manto Acuífero sarà il terzo film in Concorso visto all’Auditorium. Ma non è finita qui. Alle ore 16, in due sale differenti, prenderanno vita Belle et Sébastien di Nicolas Vanier, con tanto di red carpet condito da fiocchi di neve che accoglieranno il celebre cagnolone insieme al regista, e un incontro pubblico con il leggendario John Hurt, straordinario interprete inglese la cui carriera abbraccia quattro decenni di cinema al servizio di registi come Alan Parker, Ridley Scott, David Lynch, Michael Cimino, Sam Peckinpah, Gus Van Sant, Robert Zemeckis.

Altro orario ed altre sale per La luna di Torino di Davide Ferrario e soprattutto Le streghe Zugarramurdi, nuovo film di Álex de la Iglesia, tra i protagonisti del cinema di genere contemporaneo e domenica 10 novembre a Roma per incontrare il pubblico. Tutto questo programma, ovviamente, sarà sviscerato e raccontato nell’arco della giornata sempre su Cineblog. Quindi non perdeteci di vista.

Roma 2013 – si parte – via al diario giornaliero

Ci siamo. Finalmente ci siamo. L’ottava edizione del Festival Internazionale del Film di Roma prenderà vita oggi, con l’inaugurazione affidata a L’ultima ruota del carro di Giovanni Veronesi e il red carpet consegnato alla ‘capitolina’ Sabrina Ferilli, affiancata da Elio Germano, Alessandra Mastronardi e Ricky Memphis.

Tutto è pronto. L’Auditorium Parco della Musica si è come ogni anno rifatto il trucco. Noi di Cineblog seguiremo l’intera manifestazione per il settimo anno consecutivo, il secondo targato Marco Muller dopo le enormi difficoltà organizzative vissute 12 mesi fa. Vero è che anche il Festival di Roma ha dovuto ‘tagliare’ il proprio budget, ma con un intero anno di lavoro alle proprie spalle l’ex Direttore della Mostra del Cinema di Venezia non aveva più scuse, tanto dall’essere riuscito a ‘costruire’ un buon programma. Il ritorno alla ‘Festa’ del passato, da più parti invocato dopo la balbettante edizione del 2012, è stato sposato dallo stesso Muller, per un evento che vedrà diversi divi Hollywoodiani sfilare sul tappeto rosso.

Parliamo di Joaquin Phoenix, Scarlett Johansson, Jennifer Lawrence, Rooney Mara, Jared Leto, John Hurt, Sophie Turner, Liam Hemsworth, Josh Hutcherson, Wallace Shawn, il nuovo ‘Romeo’ Douglas Booth, Damian Lewis e Gregg Sulki. Dall’Oriente, mercato assai caro a Muller, arriveranno Sean Lau, Nick Cheung e Louis Koo, la modella e attrice Ni Hongjie, i giapponesi Toma Ikuta e Satoshi Judai. Dalla Russia ci sarà spazio per Leonid Yarmolnik e Petr Fedorov, Maria Smolnikova e Yanina Studilina, mentre dall’Italia sfileranno Elio Germano, Filippo Timi, Valeria Golino, Isabella Ferrari, Claudio Santamaria, Alessandro Haber, Alessandra Mastronardi, Ricky Memphis, Giampaolo Morelli, Alessandro Roja, Serena Rossi, Francesco Scianna, Chiara Caselli, Daria Pascal Attolini, Salvatore Striano, Salvatore Ruocco, Carmine Paternoster, Peppe Lanzetta, Antonio Pennarella, Tony Laudadio, Renato Rossi (Howard Ross), Adriano Bellini (Kirk Morris), Sergio Ciani (Alan Steel), Mimmo Palmara, Giovanni Cianfriglia e Rosalba Neri.

Insomma, in quanto a ‘glamour’ ce ne sarà per tutti i gusti, con paparazzi accontentati e ‘cinefili’ soddisfatti, viste le masterclass firmate Jonathan Demme, Wes Anderson, Roman Coppola, Spike Jonze, John Hurt, Álex de la Iglesia e Checco Zalone. Tanti nomi, tanto cinema, diviso in sezioni e appuntamenti, mostre fotografiche e anteprime, con un programma stampa talmente articolato da fare impazzire chi, come il sottoscritto, dovrà e vorrà seguire ‘tutto’ ma avrà difficoltà a farlo causa proiezioni multiple in sale differenti e allo stesso orario. Sarà dura, ma ce la faremo. A costo di sdoppiarmi.

C’è attesa nella giornata di oggi per la proiezione mattutina di Snowpiercer, kolossal fantascientifico firmato da Bong Joon-ho con un cast all-star che comprende Chris Evans, Tilda Swinton, Ed Harris, Alison Pill, Jamie Bell, Octavia Spencer e il grande attore inglese John Hurt. Ancora poche ore, ovviamente, e potrete leggere la recensione in anteprima su queste pagine. Così come per tutti (o quasi) gli altri film del Festival. Basta seguirci, che ce vo’.

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