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Venezia 2016, voti e considerazioni finali

Pagellone finale per la 73esima Mostra Internazionale del CInema di Venezia.

pubblicato 11 Settembre 2016 aggiornato 30 Luglio 2020 05:53


E anche il sipario sulla 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dopo 11 giorni di proiezioni e conferenze, è ufficialmente calato. Un Festival mai come quest’anno tornato a battere bandiera a stelle e strisce, con film d’apertura, di chiusura e ben 7 titoli in Concorso in arrivo dagli States. E chi avrà vinto mai? Il filippino Lav Diaz, quasi snobbato dalla stampa internazionale a causa delle quasi 4 ore di durata (sala mezza vuota la sera della proiezione). Un titolo in b/n proiettato in coda, a 24 ore dalla chiusura dei giochi, e riuscito a ribaltare il tavolo dei pronostici. Noi di Cineblog, da subito, avevamo ipotizzato un possibile trionfo di The Woman Who Left, onestamente invendibile in sala e forse anche per questo motivo incoronato da una giuria che al cinema per ‘pochi’ e non per ‘tutti’ ha puntato. Ma questa è un’altra storia. Il cinema americano è comunque tornato in patria con le tasche piene di premi.

4 film su sette sono stati celebrati dalla giuria capitanata da Sam Mendes, con tanto di premio speciale assegnato al criticatissimo The Bad Batch, peggior titolo del Concorso secondo il giudizio della stampa nazionale e internazionale (qui sotto il ‘daily’ conclusivo con tutti i voti). Riconoscimenti per Jackie, che avrebbe probabilmente meritato un premio più consistente rispetto alla ‘sola’ sceneggiatura (se non il Leone la regia), e per Animali Notturni di Tom Ford, arrivato inaspettatamente ‘secondo’ in questa speciale competizione che si chiama Mostra. Palmares lunghissimo grazie ad un sorprendente ex-aequo per la regia. Immotivato il riconoscimento ad Amat Escalante, regista del pessimo La región salvaje, affiancato dal grande vecchio Andrei Konchalovsky e dal suo Paradise. Dispiace per Arrival di Denis Villeneuve, del tutto snobbato, così come per Voyage of Time di Terrence Malick. Insieme a La luce sugli oceani di Derek Cianfrance sono questi 3 gli unici americani che non hanno vinto niente. Trionfo dovuto per la stupenda Emma Stone di La La Land, così come per l’eccezionale Oscar Martinez de El ciudadano ilustre. Rispetto alle giurie passate questa trainata dal regista di American Beauty ha provato ad accontentare tutti, assegnando premi con il bilancino.

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Chiara la strada percorsa dai selezionatori, che hanno provato ad inserire all’interno del Concorso tutti i tipi di Cinema su piazza, passando con coraggio dai titoli più commerciali (Piuma) a quelli più artisticamente ‘estremi’ (Spira Mirabilis). Una svolta resa ancora più marcata dalla nuova sezione Cinema nel Giardino, pensata per il pubblico più trasversale possibile. Filo conduttore di questa 73esima edizione la fede in Dio, con la religione vera co-protagonista di una Mostra che ha completamente cannato le scelte legate al cinema tricolore. Male, malissimo i tre film in corsa per il Leone, con l’applauditissimo Indivisibili di Edoardo De Angelis inspiegabilmente relegato nella sezione “Giornate degli Autori”. Il ritorno di massa del cinema americano, con attese anteprime mondiali finalmente scippate al Festival di Toronto, ha riportato la stampa estera sul tappeto rosso veneziano, con relative passerelle pregne di divi che hanno affollato il red carpet di curiosi e fan. Scene di sana isteria che negli ultimi anni si erano perse di vista, purtroppo. Ad aiutare, in tal senso, non solo un cinema mediamente di buona qualità ma anche il bel tempo che per quasi due settimane ha imperversato, con temperature elevate e ricche giornate di sole. Alberto Barbera, tornato direttore a fine 2011, ha iniziato a raccogliere i frutti di un quinquiennio che ha visto arrivare al Lido film poi trionfatori agli Oscar come Gravity, Birdman e Spotlight, in attesa della più che probabilme camionata di candidature che travolgerà La La Land. L’appuntamento per la 74esima edizione, ovviamente, è già stato dato: 30 agosto 2017. Al prossimo anno.

Film in Concorso
La La Land, regia di Damien Chazelle – voto 8.5
The Bad Batch, regia di Ana Lily Amirpour – voto 5
Une vie, regia di Stéphane Brizé – voto 7
La luce sugli oceani, regia di Derek Cianfrance – voto 5
El ciudadano ilustre, regia di Mariano Cohn – voto 7.5
Spira mirabilis, regia di Massimo d’Anolfi, Martina Parenti – voto 4
The Woman Who Left, regia di Lav Diaz – voto 7
La región salvaje, regia di Amat Escalante – voto 3
Animali notturni, regia di Tom Ford – voto 6.5
Piuma, regia di Roan Johnson – voto 6
Paradise, regia di Andrei Konchalovsky – voto 6
Brimstone, regia di Martin Koolhoven – voto 5
On the Milky Road, regia di Emir Kusturica – voto 6.5
Jackie, regia di Pablo Larraín – voto 8
Voyage of Time, regia di Terrence Malick – voto 7
El Cristo Ciego, regia di Christopher Murray – voto 4
Frantz, regia di François Ozon – voto 7.5
Questi giorni, regia di Giuseppe Piccioni – voto 4.5
Arrival, regia di Denis Villeneuve – voto 7.5
Les Beaux Jours d’Aranjuez, regia di Wim Wenders – voto 4

Film fuori concorso

I magnifici 7, regia di Antoine Fuqua – voto 5
Hacksaw Ridge, regia di Mel Gibson – voto 6
À jamais, regia di Benoît Jacquot – voto 3
Gantz:O, regia di Yasushi Kawamura – voto 5
Tommaso, regia di Kim Rossi Stuart – voto 4
The Young Pope, regia di Paolo Sorrentino – voto 8
The Bleeder, di Philippe Falardeau – voto 5

Documentari

Safari, regia di Ulrich Seidl – voto 6
American Anarchist, regia di Charlie Siskel – voto 7

Orizzonti

King of the Belgians, regia di Peter Brosens – voto 8.5
Liberami, regia di Federica Di Giacomo – voto 4
Boys in the trees, regia di Nicholas Verso – voto 5.5

Cinema nel Giardino

Franca: Chaos and Creation, regia di Francesco Carrozzini – voto 5
L’estate addosso, regia di Gabriele Muccino – voto 4.5
Pets – Vita da animali, regia di Chris Renaud, Yarrow Cheney – voto 6.5
Robinù, regia di Michele Santoro – voto 7

Giornate degli Autori

Indivisibili, regia di Edoardo De Angelis – voto 7.5
La ragazza del mondo, regia di Marco Danieli – voto 6
Rocco, regia di Thierry Demaiziere e Alban Teurlai – voto 4.5

Venezia Classici

David Lynch: The Art Life – voto 8